(Avvenire) Daniele Comboni e il primo ladino tra i santi del 2003

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Avvenire 8-3-2003

Daniele Comboni e il primo ladino tra i santi del 2003

Ieri i decreti per dodici nuove canonizzazioni Il 5 ottobre il rito anche per il fondatore dei Verbiti

Da Roma Mimmo Muolo

Il 2003 non sarà solo l’anno della beatificazione record di madre Teresa di Calcutta. Il 2003 non sarà solo l’anno della beatificazione record di madre Teresa di Calcutta. Anche Daniele Comboni, già beato, sarà proclamato santo. E insieme al vescovo missionario conosceranno, sempre entro l’anno in corso, il definitivo onore degli altari altri 11 beati, tra i quali tre italiani. Il Papa, infatti, ha presieduto ieri nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico un concistoro ordinario pubblico che ha di fatto dato il via libera per la canonizzazione dei dodici nuovi santi della Chiesa cattolica. Alla presenza del Pontefice, di una trentina di cardinali e di oltre quaranta arcivescovi e vescovi, è stato il prefetto della Congregazione per le cause dei santi, cardinale José Saraiva Martins, a compiere la perorazione prevista dal rituale. E al termine il Papa ha deciso di iscrivere nell’albo dei santi i nuovi dodici nomi. Giovanni Paolo II ha anche annunciato le date delle cerimonie che saranno tre e sono state fissate per le domeniche 4 e 1 8 maggio e per il 5 ottobre prossimi. In quest’ultima data, che avrà una connotazione più missionaria, verrà canonizzato il beato Daniele Comboni, vescovo e fondatore dei Missionari comboniani del Cuore di Gesù e delle Suore missionarie comboniane Pie Madri della Nigrizia. Insieme con lui saranno canonizzati anche il fondatore dei Verbiti, Arnold Janssen, e un sacerdote altoatesino della stessa Società religiosa, Joseph Freinademetz, che sarà il primo santo dei ladini.

La prima cerimonia in ordine di tempo sarà comunque quella del 4 maggio, quando sarà elevato all’onore degli altari un primo gruppo di cinque Beati spagnoli. Si tratta di Pedro Poveda Castroverde, un sacerdote martire, fondatore dell’Istituzione Teresiana; due fondatrici di Istituti religiosi (Genoveva Torres Morales, che ha dato vita alle suore dette “Angeliche”, e Angela de la Cruz, che ha fondato le Sorelle d ella Compagnia della Croce); un sacerdote gesuita, José Marìa Rubio y Peralta; e una suora carmelitana, Marìa Maravillas de Jesùs.

Due settimane dopo, il 18 maggio, saranno canonizzati il vescovo fondatore della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore, Józef Sebastian Pelczar, e tre fondatrici di Istituti femminili, due delle quali italiane: Maria De Mattias (1805-1866, fondatrice della Congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo), Virginia Centurione vedova Bracelli (figlia del Doge di Genova, vissuta dal 1587 al 1651, fondatrice delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario) e Urszula Ledóchowska, dalla cui iniziativa sono nate le Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante. Oltre ai quattro italiani, dunque, ci saranno cinque spagnoli, due polacchi e un olandese. Durante il suo pontificato, Papa Wojtyla ha finora proclamato 1305 beati e 465 santi.