CorSera 07 marzo 2007
L’annuncio in un comunicato della sala stampa vaticana
Bagnasco: «Se il Papa chiama, si risponde»
L’arcivescovo di Genova succede al cardinale Ruini in carica dal 1991, che resta vicario del Papa ROMA – «Quando il Papa chiama, si risponde». Queste le prime parole dell’arcivescovo di Genova, monsignor Angelo Bagnasco, dopo la nomina ufficiale a presidente della Conferenza episcopale italiana. L’annuncio a mezzogiorno con un comunicato della sala stampa vaticana che ha confermato le voci insistenti degli ultimi giorni. Il nuovo presidente dei vescovi italiani succede al cardinale Ruini che era in carica dal 1991 e che resta vicario del Papa.
CONTINUITA’ – E’ fondato pensare che Bagnasco, vicino a Ruini e gradito al segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, gestirà la Cei in piena continuità con la linea di Ruini (che lo aveva voluto presidente del Consiglio di amministrazione del quotidiano Avvenire). Pur diversi nel temperamento – più battagliero il porporato più cauto l’arcivescovo è certo che nella sostanza Bagnasco si muoverà nel solco di Ruini. L’impronta lasciata dal cardinale di Sassuoli è profonda. La centralità della «questione antropologica», la fecondità del «progetto culturale», l’insistenza sui temi politici – da ultimo, la battaglia contro i Dico – rimarranno sicuramente centrali nel quinquennio di Bagnasco.
NOVITA’ – Non mancano però le novità. Dopo 16 anni infatti la stessa persona non assommerà su di sé la doppia carica di presidente dei vescovi italiani e di vicario del Papa: Bagnasco resterà a Genova, mentre Ruini rimarrà il «vice» del pontefice nella capitale.
L’ANNUNCIO – L’annuncio della nomina è stato diffuso in contemporanea, in Vaticano con un comunicato e a Genova con una lettera letta dallo stesso Bagnasco, visibilmente commosso. «Il Santo Padre ha accolto la rinuncia, per raggiunti limiti di età, presentata dall’emminentissimo cardinale Camillo Ruini all’incarico di Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ed ha nominato Presiedente della medesima Conferenza Episcopale Italiana mons. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova» si legge nela nota della Santa Sede. Bagnasco nella Sala della Curia del palazzo vescovile genovese ha ringraziato più volte il cardinale Ruini per questi lunghi anni alla presidenza della Cei e si è rivolto a tutti i vescovi italiani: «Sono certo – ha affermato – della preghiera vicendevole e della stima reciproca che già ci lega. A loro chiedo comprensione e collaborazione per camminare insieme guardando a Cristo, pastore grande delle anime, al Santo Padre, alla Chiesa che è in Italia e alla storia. La Chiesa come è noto è radicata nella storia e nell’ethos del nostro popolo grazie alla presenza diffusa delle parrocchie e delle aggregazioni laicali, la condivisione dei problemi della gente, all’attenzione concreta ai suoi bisogni spirituali e materiali. Nessuna situazione difficile la vede lontana o indifferente: essa è alleata dell’uomo».
«GRATO AL PAPA» – Nelle sue prime parole Bagnasco ha espresso gratitudine al Papa. «Esprimo a lui, vescovo di Roma e pastore della Chiesa universale, i sentimenti più profondi della mia gratitudine per l’atto di grande fiducia nell’affidarmi personalmente un compito così alto e impegnativo al servizio dei confratelli nell’ Episcopato. Alla chiamata del Santo Padre ho prontamente aderito rassicurato dalle sue autorevoli indicazioni, confidando nella grazia del signore e certo della benevola collaborazione di tutti». Bagnasco non è un cardinale: è molto probabile che lo diventerà nel secondo Concistoro dell’era di Benedetto XVI, in giugno (forse il 29, festa di San Pietro e Paolo).
GLI AUGURI DI RUINI – Il cardinale Ruini, che ha tenuto una breve cerimonia di commiato nella sede della Conferenza episcopale a Roma ha espresso al suo successore il suo «augurio più fervido e affettuoso per l’opera che lo attende, accompagnato da profonda amicizia».
07 marzo 2007