VI – Cercano pari dignità i fedeli del rito straordinario

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2/8/2012

I pellegrini della messa antica

Anno della Fede: annunciato per il 3 novembre, in Vaticano, il primo raduno dei fedeli del «Summorum Pontificum». Che sperano in un intervento del Papa

Andrea Tornielli
Città del Vaticano

I fedeli che seguono la messa antica grazie al motu proprio Summorum Pontificum promulgato da Benedetto XVI nel 2007 si ritroveranno a Roma per un pellegrinaggio legato all’Anno della Fede, che si concluderà con una celebrazione nella basilica di San Pietro. L’annuncio è stato diffuso nelle ultime ore.
 


«Per iniziativa di vari rappresentanti di gruppi di fedeli laici, tra cui la Federazione Internazionale Una Voce e il Coordinamento Nazionale del Summorum Pontificum italiano, si è appena costituito a Roma il “Coetus internationalis pro Summorum Pontificum”, al fine di organizzare un pellegrinaggio internazionale delle associazioni, gruppi e movimenti pro Summorum Pontificum di Sua Santità Benedetto XVI nell’Anno della Fede. Il pellegrinaggio si concluderà con una celebrazione in San Pietro Sabato 3 Novembre 2012. Una presentazione ufficiale dell’evento è annunciata per il 10 settembre».


 
L’evento – spiegano gli organizzatori – vuole essere una «una grande mobilitazione a Roma, portando in pellegrinaggio e preghiera tutti i fedeli devoti alla sacra liturgia e al Santo Padre il Papa, il quale, ora più che mai, in tempi di attacchi alla sua sacra persona, ha bisogno della nostra manifestazione unanime di affetto, obbedienza e caritatevole sostegno. Cominciate ad organizzarvi».

 


 
Non sarà la prima volta che viene celebrata in San Pietro una messa secondo il rito romano del 1962, secondo l’ultimo dei messali che precedono la riforma liturgica post-conciliare. A presiederne una all’altare della Cattedra, era stato, il 17 maggio 2011 il cardinale tedesco Walter Brandmüller, a conclusione di un convegno dedicato al motu proprio Summorum Pontificum che si era tenuto a Roma.


 
Nulla è stato comunicato dagli organizzatori circa un eventuale incontro con il Papa, anche se il «Coetus internationalis pro Summorum Pontificum» spera che Benedetto XVI possa rendersi in qualche modo presente e rivolgere un saluto ai pellegrini che giungeranno a Roma da tutto il mondo.


 
Nel settembre 2010, a tre anni esatti dall’entrata in vigore del motu proprio era stata realizzata una statistica sulla situazione, resa disponibile dal gruppo «Paix Liturgique», in una newsletter. La rilevazione, non soltanto quantitativa ma anche qualitativa, riguardava trenta Paesi, quelli in cui il cattolicesimo è più saldamente presente: si era studiato il numero delle messe antiche disponibili, ma anche la loro frequenza e il loro orario, valutando, ad esempio, se si trattasse di orari adeguati per la famiglia. Era stata dunque monitorata la situazione in Spagna, Portogallo, Irlanda, Svizzera, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Gran Bretagna, Polonia, Francia, Paesi Bassi, Ungheria, Austria, Canada, Stati Uniti, Messico, Colombia, Cile, Brasile, Argentina, Australia, India, Filippine, Nuova Zelanda, Sud Africa, Gabon e Nigeria.


 
Le informazioni sono state attinte da almeno due fonti indipendenti l’una dall’altra. La messa tridentina viene celebrata in 1.444 luoghi. Di questi, 340 hanno la messa in un giorno durante la settimana; 313 hanno la messa domenicale ma non regolarmente e dunque non ogni settimana; 324 hanno la messa ogni domenica ma non in orario adeguato per le famiglie (vale a dire al di fuori dell’arco temporale compreso tra le 9 e le 12). Infine, 467 luoghi hanno messe ogni domenica con orario adeguato per le famiglie. In pratica c’è una messa «family friendly» ogni 3 (32,3 per cento), mentre una messa ogni quattro non è celebrata la domenica.


 
Interessante anche il paragone con le messe celebrate dalla Fraternità San Pio X, non conteggiate nella prima statistica, che ha invece preso in considerazione quelle celebrate secondo il motu proprio. Le messe gestite dai gruppi «lefebvriani» sono in tutto 690, praticamente una ogni due di quelle celebrate invece secondo il motu proprio e in piena comunione con Roma. Nonostante le difficoltà e le resistenze, la messa antica viene, seppur lentamente, conosciuta da un numero sempre maggiore di persone.

(fonte: Vatican Insider)