(ISIIN) Deceduto il prof. Cesare Mozzarelli

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ISTITUTO STORICO DELL’INSORGENZA E PER L’IDENTITA’ NAZIONALE


Milano


Con commozione e rammarico segnaliamo la scomparsa, il 18 settembre, dell’a­mi­co e maestro professor Cesare Mozzarelli.

Sofferente di cuore da diversi anni, le sue condizioni si erano nelle ultime settimane aggravate, sì da imporgli un trapianto cardiaco d’urgenza, avvenuto domenica 12 settembre, il cui decorso però non ha avuto l’esito da tutti atteso.




Da molti anni vicino al nostro sodalizio, ne ha condiviso e animato lo sforzo per l’elaborazione e la diffusione di una cultura storiografica non conformista, incoraggiando, affiancando, prestandosi a ogni nuovo impegno con giovanile combattività, nonostante lo stato di salute ultimamente mai del tutto felice.


Come studioso, Cesare Mozzarelli ha aperto, e non solo certamente nei confronti del nostro istituto, prospettive di ricerca innovative e feconde soprattutto riguardo ai principali snodi del processo di affermazione della civiltà moderna, nel nostro caso, soprattutto in merito al fenomeno delle reazioni popolari che si verificarono in Europa fra i secoli XVIII e XIX, e sulla questione dell’identità religiosa e culturale del nostro popolo.


Verso l’Istituto egli è stato altresì sempre prodigo di suggerimenti sui temi e sulla metodica della ricerca, nonché sagace ispiratore della sua azione su quel fronte, non il minore, della “battaglia delle idee”, che è — da sempre, ma soprattutto hic et nunc — la storiografia.




Mentre ne offriamo un rapida e del tutto provvisoria scheda bio-bibliografica, lo ricordiamo con affetto e gratitudine e ne affidiamo il nobile spirito al Signore della storia e alle mani materne della Vergine, castellana della sua e nostra Italia.




Marco Invernizzi


Oscar Sanguinetti




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Cesare Mozzarelli


(1947-2004)


Professore ordinario di Storia Moderna, con incarico presso la Fa­coltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: dal 1991 direttore dell’Istituto di Storia moderna e Contemporanea del me­desimo ateneo.




Nato a Mantova nel 1947, è allievo di Ugo Nicolini (1910-1984), con il quale, nel 1969, si laurea all’U­ni­ver­sità Cattolica con una tesi storico-giuridica; insegna per circa due anni a Bologna sotto la guida di Roberto Ruffilli (1937-1988); nel 1976 è professore in­ca­ri­ca­to e poi associato di Storia delle Istituzioni Sociali e Politiche presso l’Università di Trento, dove dal 1986 è divenuto ordinario della medesima disciplina, facendo ritorno all’U­ni­ver­sità Cattolica nel 1991. In parallelo con la cattedra milanese, ha pure insegnato per alcuni anni presso l’Università della Svizzera Italiana di Lugano.


È stato segretario del Centro Studi Internazionale Europa delle Corti, nonché fondatore e condirettore dei Cambridge Studies in Italian History and Culture, editi dalla Cambridge University Press, prima collana in lingua non italiana e pubblicata fuori d’Italia dedicata esclusivamente alla storia italiana; ha creato e diretto presso l’Università Cattolica gli Annali di storia moderna e contemporanea; è stato condirettore della rivista storica Cheiron. Materiali e strumenti di aggiornamento storiografico e della collana dei Quaderni, che la affianca; ha fondato con Mario Vaini e diretto la serie Fonti per la storia di Mantova e suo territorio. Dal 1999 era presidente dell’Istituto Mantovano di Storia Contem­po­ra­nea e socio corrispondente dell’Istituto Lombardo Acca­de­mia di Scienze e Lettere di Milano.


Attivo collaboratore del Progetto Culturale promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, al suo sviluppo ha dato attivo e intelligente contributo sia a livello centrale, che a livello locale, nella diocesi di Bergamo, in qualità di membro del Comitato Scientifico del Centro Culturale Nicolò Rezzara e di ideatore, con Rosanna Pavoni, del progetto del nuovo museo diocesano. Suoi anche l’idea, il progetto scientifico e il coordinamento del convegno nazionale Identità italiana e cattolicesimo. Una prospettiva storica, dell’11 e 12 ottobre 2001, dei cui atti ha poi curato la pubblicazione.




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Mozzarelli è stato uno dei maggiori storici italiani — forse il maggiore — delle aristocrazie e delle élites in età moderna nel nostro paese e in Europa. Di formazione storico-giuridica è stato sempre attento lettore della genesi e dell’evoluzione delle istituzioni che, nella loro lenta maturazione, hanno preparato la società contemporanea. Ma non ha mai trascurato l’humus sul quale quelle istituzioni sono fermentate, ovvero la cultura, le maniere, le tendenze, gli usi sociali, di cui è stato fine delineatore e analista, attraverso molteplici “finestre”, quali, per esempio, i livre de chevet — dal Cortegiano di Baldesar Castiglione (1478-1529) a Le notti romane di Alessandro Verri (1741-1816) o Corinne ou de l’Italie di Madame de Stäel (1766-1817) —, espressione caratteristica del sentire delle varie epoche e dei diversi ambienti.


Ha affiancato all’opera di ricerca e di insegnamento, un’instancabile azione di ani­ma­zione culturale, promuovendo fra l’altro numerosi convegni di studio, premi scientifici, mostre storiche e d’arte, e commemo­ra­zio­ni, in Italia e in altri paesi.




Con l’Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Nazionale ha collaborato in molteplici occasioni, ultime delle quali l’organizzazione del convegno scientifico Il cattolicesimo lombardo tra Rivoluzione francese, Impero e Unità, tenutosi a Milano nell’ottobre del 2003, dove ha tenuto una relazione su La «Biblioteca Ascetica» della marchesa Cavriani di Mantova, e l’incontro, promosso dal CNR, Per una memoria riconciliata. Problemi e prospettive della ricerca sull’identità nazionale alle soglie del terzo millennio, svoltosi nel marzo del 2004, in cui è intervenuto sul tema Identità religiosa e identità nazionale: un rapporto ancora da costruire?


Fra le iniziative avviate in collaborazione con lui, oltre a diversi progetti editoriali, ricordiamo l’importante convegno di studio su Milano e il 18 aprile 1948. La Chiesa, le forze politiche e la società civile, che si terrà a Milano il 3 e il 4 dicembre di quest’anno




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È autore di una moltitudine di libri e di saggi apparsi su riviste e su volumi, alcuni dei quali tradotti in inglese.


Ha collaborato a diversi quotidiani, fra cui l’Eco di Bergamo, il Giornale di Brescia, e Il cittadino di Lodi, come pure a periodici italiani e stranieri, fra cui Il Domenicale, Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, Annali Italiani. Rivista di studi storici, Il pensiero politico, Quaderni storici, Società e storia, Archivio Storico Lombardo, Archivio Storico Italiano, Passato e presente.




Fra le sue principali opere apparse in volume ricordiamo:




Per la storia del pubblico impiego nello stato moderno: il caso della Lombardia austriaca, Giuffrè, Milano 1972;


Il senato di Mantova. Origine e funzioni, Giuffrè, Milano 1974;


Modelli amministrativi e struttura sociale. Prospettive di ricerca sulla burocrazia milanese, in Quaderni storici, anno XXXVII, 1978;


Il magistrato camerale (1771-1786), Banca Commerciale Italiana, Milano 1979;


Giuristi e scienze sociali nell’Italia liberale. Il dibattito sulla scienza dell’amministrazione e l’organizzazione dello Stato, Marsilio, Venezia 1981;


Sovrano, società e amministrazione locale nella Lombardia teresiana (1749-1758), il Mulino, Bologna 1982;


Mantova e i Gonzaga dal 1382 al 1707, UTET, Torino 1987;


Il Ducato di Mantova (1382-1707), Storia d’Italia UTET, Torino 1987;


La storia, Vita e Pensiero, Milano 1998;


Villa, villeggiatura e cultura politica tra Cinque e Settecento. Riflessioni dal caso milanese, Vita e Pensiero, Milano 1997;


Per la storia dello stato di Milano in età moderna. Ipotesi di lettura, Vita e Pensiero, Milano 2000;


Oltre le riforme. Riflessioni circa l’attuale storiografia lombarda sul Settecento, in Archivio storico lombardo, anno CXXIV-CXXV, 1998-1999;


Dalla grazia cortigiana alla ragion di Stato cattolica, ovvero un percorso della legittimazione politica da Carlo V a Filippo II, Vita e Pensiero, Milano 2001.




Suoi saggi sono apparsi nei volumi collettanei:




L’eroe. Carriera e metamorfosi nel mondo moderno, numero monografico di Cheiron. Materiali e strumenti di aggiornamento storiografico, Centro di Ricerche Storiche e Sociali Federico Odorici, anno IV, n. 6, Brescia-Parma 1986;


L’ordine di una società alpina. Tre studi e un documento sul Principato vescovile di Trento in età moderna, Franco Angeli, Milano 1987;


Federico Confalonieri aristocratico progressista, Cariplo-Laterza, Bari-Roma 1987;


I ducati padani, Trento e Trieste, UTET, Torino 1992;


La Villa reale di Monza, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 1999;


Le insorgenze popolari nell’Italia napoleonica. Crisi dell’antico regime e alternative di costruzione del nuovo ordine sociale (Atti del convegno di studio, Milano, 25-26 novembre 1999), Ares, Milano 2001;


Grandezza e splendori della Lombardia spagnola 1535-1701, Skira, Milano 2002.




È stato curatore (da solo o con altri) dei volumi:




Patriziati e aristocrazie nobiliari. Ceti dominanti e organizzazione del potere nell’Italia centro-settentrionale dal XVI al XVIII secolo (Atti del seminario, Trento, 9-10 dicembre 1977), Libera Università degli Studi, Trento 1978;


La Corte nella cultura e nella storiografia. Immagini e posizioni tra Otto e Novecento, Bulzoni, Roma 1983;


Il Trentino nel settecento fra Sacro Romano Impero e antichi stati italiani (Atti del convegno di studi storici, Trento, 24-26 maggio 1984), il Mulino, Bologna 1985;


Governo della casa, governo della città, Astrea, Parma 1985;


Economia e corporazioni. Il governo degli interessi nella storia d’Italia dal Medioevo all’età contemporanea, Giuffrè, Milano 1988;


— “Famiglia” del principe e famiglia aristocratica, Bulzoni, Roma 1988;


Mantova 1430. Pareri dati a Gianfrancesco Gonzaga sul governo dello Stato, Arcari, Mantova 1990;


A. De Simoni, Memorie intorno la propria vita e scritti, Arcari, Mantova 1991;


L’ Europa delle Corti alla fine dell’antico regime, Bulzoni, Roma 1991;


Trento, principi e corpi. Nuove ricerche di storia regionale, Reverdito, Trento 1991;


Milano “Fin de siècle” e il caso Bagatti Valsecchi. Memoria e progetto per la metropoli italiana, Guerini e associati, Milano 1991;


G.B. Vigilio, L’Insalata. Cronaca mantovana del Cinquecento, Arcari, Mantova, 1992; — Il Governo della città nell’Italia giolittiana. Proposte di storia dell’amministrazione locale, Reverdito, Trento 1993;


Repubblica e virtù. Pensiero politico e monarchia cattolica fra XVI e XVII secolo, Bulzoni, Roma 1995;


La corte di Mantova nell’età di Andrea Mantegna. 1450-1550 (Atti del convegno Londra, 6-8 marzo 1992 – Mantova, 28 marzo 1992), Bulzoni, Roma 1997;


I tempi del Concilio. Religione, cultura e società nell’Europa tridentina, Bulzoni, Roma 1997;


I Farnese. Corti, guerra e nobiltà in antico regime (Atti del Convegno di studi, Piacenza, 24-26 novembre 1994), Bulzoni, Roma 1997;


Volti e memorie. I 125 anni della Società storica lombarda (Mostra documentaria e iconografica, Milano, 4 novembre-5 dicembre 1999), Cisalpino, Istituto editoriale univer­si­ta­rio, Milano 1999;


Milano 1848-1898. Ascesa e trasformazione della capitale morale, 2 voll., Marsilio Venezia-Museo Bagatti Valsecchi, Milano 2000;


Delectare, docere, movere. Linee teoriche e museologia del Museo Adriano Bernareggi Diocesi di Bergamo, Litostampa Istituto Grafico, Bergamo 2000;


Identità italiana e cattolicesimo. Una prospettiva storica, Carocci, Roma 2003.