(il Tempo) Socci. la Melandri e le domande imbarazzanti

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Telerissa a Excalibur, Socci censurato


Difeso da Cdl e Movimento per la Vita. L’opposizione chiede l’intervento di Vigilanza e Authoritydi


GIULIA CERASOLI

PROCESSATO dalla sinistra che invoca la Vigilanza e l’intervento dell’Authority, difeso dalla Cdl e osannato dal Movimento per la vita. Socci il toscanaccio scatenato difende a spada tratta (magari in maniera un tantino aggressiva, ma, ricordate??? Anche il Santoro dei tempi d’oro non andava tanto per il sottile…) i valori fondamentali dei cattolici, quegli stessi cattolici che si sono anche sentiti offesi dalle battute della Guzzanti che definì «illegale» il crocifisso negli spazi pubblici, e la Melandri sbatte la porta offesa, anzi, indignata. È successo l’altra sera a «Excalibur», su RaiDue, nel corso dell’infuocata puntata sulla procreazione assistita, il tema più caldo e delicato del momento, che coinvolge testa, anima e corpo, il desiderio di maternità e l’etica della vita e della morte.
E ieri, all’indomani della telerissa su RaiDue, è scoppiato fragoroso il caso «Socci». «Intollerante», «invasato» e «interessato solo a tutelare il suo punto di vista» dipinge Socci la diessina Melandri e scrive una bella letterona al presidente donna di viale Mazzini e al CdA tutto: «Sono stata involontaria protagonista di una brutta pagina del servizio pubblico», dice nella missiva la Melandri, aggiungendo che Socci mette «sullo stesso piano embrioni, unghie e capelli». L’ex ministro della Cultura ringrazia però l’amica Annunziata per le dichiarazioni e Cattaneo e Marano «per le scuse che privatamente mi hanno rivolto». Ieri infatti il dg della Rai Flavio Cattaneo ha telefonato invitandolo a garantire rapporti più corretti con gli ospiti delle trasmissioni. Più dura l’Annunziata che ha definito il suo atteggiamento semplicemente «militante». «Arrogante e incivile», lo ha definito il presidente della Vigilanza, Petruccioli, mentre il consigliere dell’ordine dei giornalisti Salerno esprime la sua solidarietà a Socci «per gli attacchi strumentali da parte del centrosinistra». Socci tra l’altro si era già scusato subito con l’onorevole Melandri: «E sono pronto a ribadire le mie scuse. Ma per il resto ho fatto il mio dovere. E invece in alcune reazioni temo che ci sia un riflesso di censura, la tentazione di avere un’informazione monocorde», dice il conduttore di Excalibur. Con la Melandri – racconta Socci – ho provato a insistere su un aspetto, che riguardava la commercializzazione degli embrioni. Si trattava solo di una domanda. Ma che cosa vogliono fare? Vogliono forse censurare, imbavagliare la stampa? Mi sembra francamente che sia scattata un pò una reazione da regime».
L’opposizione infatti condanna Socci senza appello e chiede di portare il caso in Vigilanza. La Vigilanza si occuperà della questione», dichiara il capogruppo della Margherita in Vigilanza Paolo Gentiloni. «Non un conduttore Tv ma un crociato», lo definisce Giulietti.
La Cdl però difende difende il conduttore «un po’ rude» ma sincero e appassionato su un tema così difficile da trattare. Tutte «reazioni da regime» quelle della sinistra, secondo Alessio Butti (An) della Vigilanza. La domanda di Socci «era ineccepibile» e per questo ha messo in crisi la deputata dei Ds «al punto che la malcapitata non è stata in grado di rispondere e ha preferito darsela a gambe», sostiene il senatore Riccardo Pedrizzi, della consulta etico-religiosa di An, mentre Mario Landolfi parla di «note stonate e risposte postdatate», invitando però Socci a «impegnarsi fin dalla prossima puntata ad essere meno aggressivo nei toni pur salvaguardando il tratto urticante della sua trasmissione». Controcorrente decisamente il Movimento per la Vita che considera Socci il suo paladino: «Bravo Socci, la puntata di Excalibur ha toccato il cuore della questione della fecondazione artificiale


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..chiedo all ‘on. Giovanna Melandri: ma l’embrione può essere posto in vendita?


Da circa 30 anni, e cioè dalla sentenza della Corte Suprema degli USA che liberalizzò l’aborto negli States, ogni intervento legislativo in materia elude accuratamente la risposta al quesito fondamentale: chi è il nascituro? Anche la legge italiana sull’aborto, nella relazione di accompagnamento, afferma di non volersi porre il problema di quando inizia la vita. Nella trasmissione Excalibur di ieri sera Antonio Socci ha avuto il merito di porre con forza questo interrogativo che è fondamentale: se infatti la vita inizia a 3 mesi dopo il concepimento, o a 6 mesi, o al momento della nascita, non si comprende perché prima il nascituro non possa essere considerato alla stregua di un oggetto e quindi non possa essere commercializzato. Sarebbe ben strano se in ossequio al motto di Marx “non pensare, non farmi domande” Socci fosse censurato per aver semplicemente posto un quesito e insistito per avere una risposta. A proposito, chiedo all ‘on. Giovanna Melandri: ma l’embrione può essere posto in vendita? On. Alfredo Mantovano Sottosegretario al Min. degli Interni Comunicato stampa Roma, 12 dicembre 2003