Un film su Alfred Kinsey, il rivoluzionario dell’identità sessuale, riapre la questione sull’ideologia transgender.
Un intervento chirurgico banale che si trasforma in tragedia.
Un medico famoso, un’idea fissa.
Un bambino costretto a cambiare sesso.
Una lunga sequela di sofferenze.
Un libro che ha sconvolto gli USA e che Peter Jackson vorrebbe portare sul grande schermo. Nature or nurture? Natura o educazione?
La nostra identità di genere, ossia la coscienza
dell’appartenenza a un determinato sesso, delle differenze
con l’altro sesso, dei fattori psicologici e culturali
connessi al ruolo che gl’individui di un sesso o dell’altro
svolgono nella società, è inscritta profondamente nella
nostra natura o piuttosto è “socialmente costruita”, frutto
dell’apprendimento, come affermano da decenni attive culture
femministe e gay che accusano il maschio di aver progettato
la società occidentale allo scopo di conservare privilegi
economici e sociali?
Esistono una natura maschile e una natura femminile, o sono
mero esito di indottrinamento socioculturale?
Se un bambino, anziché giocare con pistole e soldatini,
giocasse con le bambole e i nastrini colorati, da adulto
gliene verrebbe un comportamento dolce e materno piuttosto
che virile e pragmatico?
C’era una volta Bruce
La drammatica storia di David Reimer sembra smentire
qualsiasi teoria “educativa” della sessualità.
David Reimer nacque il 22 agosto del 1965 a Winnipeg, in
Canada.
Allora non si chiamava David, bensì Bruce.
Nacque con un fratello gemello omozigote, Brian.
I due gemelli presentavano una fimosi piuttosto marcata, e i
genitori decisero di sottoporrli a un intervento di
circoncisione.
Un’operazione routinaria e banale, che tuttavia cambiò la
vita della famiglia Reimer e soprattutto di Bruce.
Il 27 aprile 1967 la madre, Janet Reimer, portò i suoi
bambini all’ospedale di Winnipeg come programmato,
nonostante sulla cittadina si fosse scatenata una tempesta
di neve.
Il medico che solitamente operava le fimosi era assente.
Il suo sostituto decise di non effettuare l’operazione con
un bisturi, ma con una macchina per cauterizzare.
Nel corso di un primo tentativo non riuscì ad incidere la
pelle.
Aumentò il voltaggio. Secondo fallimento.
Il voltaggio fu aumentato di nuovo. Il cauterizzatore bruciò
il pene di Bruce.
Non ci fu un tentativo su Brian. La sua fimosi si sarebbe
risolta spontaneamente dopo qualche mese.
Ron e Janet, i genitori di Bruce, si chiusero in un
isolamento assoluto, per la vergogna e il rimorso.
Una domenica sera, tuttavia, un uomo carismatico, suadente,
ben vestito e dall’eloquio forbito fece loro credere che
tutto si sarebbe risolto.
Che si sarebbero risvegliati dall’incubo e che la loro vita
sarebbe stata quella che avevano sempre sognato.
Quell’uomo era il dottor John Money, chirurgo del Johns
Hopkins Hospital di Baltimora; stava illustrando in
televisione i suoi successi nel campo del cambio di sesso.
Durante la trasmissione il dottor Money chiese a una donna,
decisamente affascinante e femminile, di entrare nello
studio e di sedersi accanto a lui.
Dopodiché spiegò che quella donna quattro anni prima si
chiamava Richard.
Qualche giorno dopo il dottor Money incontrò Ron e Janet.
Mantenne la sua imperturbabilità professionale, ma
l’occasione era ghiotta.
Fino a quel momento aveva operato persone con problemi di
ermafroditismo, ossia che presentavano organi genitali
appena abbozzati, oppure sia maschili che femminili; si
trattava di casi estremi, con una sessualità indefinita.
Ora, invece, non soltanto aveva la possibilità di
trasformare chirurgicamente un bambino nato con organi
genitali normali in una bambina; ma c’era pure un gemello
con lo stesso patrimonio genetico.
Era l’esperimento perfetto e gli veniva offerto su un piatto
d’argento.
Avrebbe dimostrato in maniera definitiva che l’identità di
genere è socialmente costruita e assolutamente indipendente
dal sesso genetico.
Una piccola operazione, bambole e nastrini, qualche dose
ormonale: questo è tutto ciò che serve per trasformare una
persona da maschio in femmina.
E per dimostrare che non esiste alcuna natura maschile o
femminile, alcun progetto divino, alcun ordine naturale
eterno e immutabile.
La pipì in piedi
Il 3 luglio 1967 il dottor Money asportò i testicoli di
“Brenda” Reimer e modellò lo scroto dandogli la forma delle
grandi labbra.
Ordinò a Ron e a Janet di vestirla come una bambina,
trattarla da bambina, parlarle come si parla a una bambina.
Una volta all’anno lui avrebbe effettuato una visita di
controllo. E tutto sarebbe andato bene.
Ma l’esperimento del dottor Money incontrò un ostacolo
imprevisto: Brenda.
Brenda (cioè Bruce, che nulla sapeva della sua nascita) si
muoveva, parlava e camminava come un maschietto; interveniva
a difendere il fratello facendo a botte con i compagni di
classe; rubava a Brian i giocattoli “da maschio” e i suoi
vestiti; faceva la pipì in piedi.
Le insegnanti, preoccupate per gli atteggiamenti poco
femminili di Brenda, convocavano continuamente i genitori e,
insieme a loro, facevano pressione su Brenda perché si
decidesse a comportarsi come avrebbe dovuto.
Brenda, dal canto suo, tentava in ogni modo di comportarsi
come una brava bambina per far felici genitori e insegnanti;
ma gli esiti erano sconfortanti.
Nel frattempo il rendimento scolastico della bambina
peggiorava; Brenda era sempre più chiusa e taciturna.
Le insegnanti cominciarono ad accennare ai genitori il
timore che Brenda fosse lesbica; suggerirono di portare la
bambina da uno psicoterapeuta, per indagare i sempre più
evidenti sintomi depressivi che la bimba mostrava.
Il dottor Money consigliò invece ai genitori di girare per
casa nudi e di frequentare spiagge per nudisti.
Sempre su suggerimento del dottor Money, Ron e Janet
vendettero ogni cosa, lasciarono il lavoro e andarono a
vivere in un camper, in una località montana, isolata e
scarsamente abitata.
Ma Brenda continuò a peggiorare.
Il fratello Brian mostrava atteggiamenti aggressivi nei
confronti degli altri ragazzi; Ron cominciò a bere
smodatamente.
Janet evidenziò disturbi psicologici e tentò il suicidio.
Chiese il divorzio.
Infine, un incendio distrusse il camper e con esso la
maggior parte delle loro cose.
I Reimer tornarono a Winnipeg nel novembre del 1976, nel
tentativo di ricostruirsi una vita; Brenda fu infine portata
da uno psicoterapeuta.
Ron e Janet avevano sempre portato i bambini dal dottor
Money, come concordato, una volta all’anno.
Ma i gemelli, Brenda in particolare, mostravano resistenze
sempre più violente.
I genitori non capivano: il dottor Money era sempre dolce e
gentile.
Non potevano immaginare ciò che accadeva nello studio mentre
loro aspettavano in sala o in albergo.
Non potevano sapere che Money esercitava su Brenda e Brian
violenze psicologiche, che mostrava loro fotografie e
filmini pornografici, che chiedeva loro di mimare rapporti
sessuali scattando fotografie.
Intanto Money insisteva perché Brenda fosse sottoposta a
un’operazione definitiva di scavo della vagina, ma Brenda
non ne voleva parlare; finse di accettare la terapia
ormonale, ma nella maggior parte dei casi riusciva a sputare
le pillole.
Per nascondere il seno e i fianchi cominciò a mangiare a
dismisura.
Quando Money, nel corso della visita del 1978, la fece
accogliere da un transessuale, Brenda fuggì terrorizzata e
disse ai genitori che si sarebbe suicidata piuttosto che
tornare in quello studio.
Da quel momento decise di smettere la commedia della brava
ragazza; rifiutò l’identità femminile e cominciò a
comportarsi da maschiaccio.
Due anni più tardi Ron chiese a Brenda di accompagnarlo a
prendere un gelato.
Le raccontò tutto: la circoncisione e quel che era seguito.
Brenda chiese semplicemente: “Qual era il mio nome?”.
Decise di farsi amputare il seno e cominciò a farsi chiamare
David.
David Reimer tentò il suicidio ingerendo un flacone di
antidepressivi della madre; in seguito comprò una pistola ed
entrò nello studio del medico che, quindici anni prima, gli
aveva bruciato la vita.
Non lo uccise; uscì dallo studio e gettò la pistola nel
fiume.
Nel 1981 si sottopose a un intervento per la costruzione di
un rudimentale pene; cominciò a farsi degli amici e a
frequentare le ragazze.
Nel 1986 si sottopose a un altro intervento di ricostruzione
del pene e nel 1989 sposò Mary, una giovane donna con tre
figli avuti da tre uomini diversi.
Decise di raccontare la sua storia al giornalista John
Colapinto; voleva denunciare gli esperimenti ai quali era
stato sottoposto ed evitare ad altre persone le sue
sofferenze.
L’esito di quell’incontro è il toccante libro As Nature Made
Him: the Boy Who was Raised as a Girl (2000), entrato fra i
best seller del New York Times e insignito di vari premi (ma
mai tradotto in Italia).
Il 5 maggio 2004 David Reimer si è suicidato.
E John Money è acclamato come uno dei più autorevoli
psicosessuologi americani.
Ora è il portabandiera della teoria secondo la quale la
pedofilia non sarebbe sinonimo di violenza sui bambini.
Roberto Marchesini
(C) Il Domenicale
19 marzo 2005