Diciottesima Domenica del Tempo Ordinario

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Diciottesima Domenica del Tempo Ordinario – Ciclo A


Commento al Vangelo

[Mt 14,13-21] Udito cio`, Gesu` parti` di la` su una barca e si ritiro` in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo segui` a piedi dalle citta`. Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e senti` compassione per loro e guari` i loro malati. Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: "Il luogo e` deserto ed e` ormai tardi; congeda la folla perche' vada nei villaggi a comprarsi da mangiare". Ma Gesu` rispose: "Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare". Gli risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci!". Ed egli disse: "Portatemeli qua". E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunzio` la benedizione, spezzo` i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

1 – Contesto storico-geografico:
marzo del 29 d.C. (Vanetti); prima di Pasqua (cf Gv 6,4), con l'erba ancora verde (Mc 6,39; cf v. 19 e Gv 6,10), in prossimita` di Betsaida (Lc 9,10).

Perche' Gesu` si ritira in disparte?
a) Per evitare la persecuzione di Erode che lo credeva Giovanni Battista resuscitato (Crisostomo, Teofilatto, Eutimio); Gesu` e` padrone della sua ora e consegnera' la sua vita liberamente al momento giusto.
b) Per dare occasione di riposo spirituale ai discepoli che erano ritornati dalla loro missione (cf Mc 6,31)
c) Per mostrare ai futuri predicatori e carismatici come si debba fuggire il plauso delle folle e la vana gloria (C. a Lapide)

2 – Articolazione letteraria della pericope
La narrazione del miracolo si trova inclusa tra:
a) indicazione che Gesu' che si ritira in preghiera v 13 – v 23
b) indicazione dei suoi sentimenti e la sua sollecitudine per le folle v 14 – vv 22-23

Cf vv 22-23, non inclusi nella lettura liturgica, ma parti integranti della pericope: "Subito dopo ordino` ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. Congedata la folla, sali` sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù".

3 – Considerazioni
Il miracolo non e' solo un intervento dell'amore di Gesu' per l'umanita` bisognosa, ma il coivolgimento dei discepoli in questo stesso amore e in questo stesso intervento: "date voi stessi loro da mangiare": il miracolo anticipa sia la Pasqua (la moltiplicazione per eccellenza e` l'Eucaristia), sia l'attrazione dei discepoli nella sfera di una collaborazione indipensabile – per scelta divina – all'economia della salvezza.
Non e` piu` la manna che discende dal cielo (assenza di cibo, Dio e il popolo, senza intervento di alcuno), ma: il pane che c'e` gia`, moltiplicato miracolosamente da Gesu` e distribuito dai discepoli. La manna succedeva al nulla e pioveva dal cielo, il pane moltiplicato succede a cinque pani che ci sono gia` ed e` distribuito dagli apostoli. Viene cosi` rivelata la collaborazione della creatura umana, necessaria nella nuova Economia. Il discepolo che non riesce neppure ad immaginare che cosa Dio puo` fare per l'uomo ("Il luogo e` deserto ed e` ormai tardi; congeda la folla perche' vada nei villaggi a comprarsi da mangiare") si trova ora profondamente trasformato (vita di grazia, misericordia e zelo apostolico) e dispensatore delle ricchezze del Cuore di Cristo.

Ripercorriamo dunqe lo schema:
– salita al monte (contemplazione e partecipazione ai sentimenti di Cristo)
– offerta del nostro nulla (5 pani e 2 pesci)
– collaborazione con Cristo partecipando alla sua passione (pani-pesci/Eucaristia) e quindi cooperando nella distribuzione dei doni della redenzione ("date voi stessi loro da mangiare": sacramenti e immissione di grazia nel Corpo Mistico)
– risalita al monte (ritorno alla preghiera e – quando sara` ora – morte corporale e salita defintiva al cielo)

Affidiamo poi questo itinerario alla B.V. Maria, che per prima e in modo perfetto lo ha percorso (ad eccezione dell'"offerta del nulla", in quanto ella fu colmata di grazia fina dal primo istante della sua esistenza. La Madonna offrì non di meno in modo perfetto tutta se stessa).