Avvenire – Scola: Verità e misercordia non possono essere disgiunte

Verso il Sinodo

Scola: Fede e matrimonio rapporto da ripensare

Luciano Moia – 21 settembre 2015

In qualche modo la Chiesa di Milano una prima risposta “sinodale” l’ha già data. La creazione dell’Ufficio diocesano per l’accoglienza dei coniugi in crisi, entrato in funzione da pochi giorni, risponde infatti all’appello del Papa a proposito della necessità di aprirsi, con spirito di rinnovata fraternità, alle urgenze delle coppie a “rischio esplosione”. «Un impegno gravoso, ma Francesco ha invitato i vescovi a farsi carico delle famiglie ferite. E noi andiamo avanti», osserva il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano.

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CR – Lo scontro finale è sulla famiglia, preghiamo per il Sinodo

Corrispondenza romana 16-9-2015

Le profezie di Nostra Signora del Buon Successo

(di Cristina Siccardi) Il sito vocedipadrepio (http://www.vocedipadrepio.com/files/2008_03_ita_5.pdf) nel 2008, in occasione della chiusura della XX Settimana della Fede nell’arcidiocesi di Lecce (16 febbraio), pubblicò una profezia che la Serva di Dio Suor Lucia di Fatima (Suor Maria Lucia del Cuore Immacolato) rivelò al cardinale Carlo Caffarra fondatore del Pontificio Istituto per Studi su Matrimonio e Famiglia. All’inizio del lavoro affidatogli da Giovanni Paolo II, il Cardinale scrisse a Suor Lucia dos Santos.

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il Giornale – Attenti al neo-linguismo che cerca di ingannare

il Giornale 4/9/15

Dicono "formazione sociale" per far passare le nozze gay

I politici che chiedono il voto per difendere il matrimonio tradizionale si vergognano a far approvare le unioni civili. Ma spostare l'attenzione dalla realtà alle parole è ipocrita

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www.chiesa

(fonte: www.chiesa)

QUALE TIPO DI MISERICORDIA PASTORALE?
di Robert Sarah

I "Lineamenta" indicano che, nel contesto ecclesiale molto più ampio descritto da "Evangelii gaudium”, il nuovo percorso segnato dal sinodo straordinario ha come suo punto di partenza le ”periferie esistenziali", che richiedono un approccio pastorale caratterizzato da una "cultura dell'incontro capace di riconoscere l’opera libera del Signore anche fuori dai nostri schemi consueti e di assumere, senza impaccio, quella condizione di 'ospedale da campo' che tanto giova all’annuncio della misericordia di Dio" (introduzione alle domande dopo la “Relatio synodi", parte prima).

La domanda da porsi, allora, è: quali sono queste periferie esistenziali nel nuovo contesto socio-culturale nel quale ci troviamo di fronte oggi?

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CR – I vescovi della Nigeria a difesa della famiglia e del diritto naturale

Corrispondenza Romana 15-7-2015

I vescovi della Nigeria denunciano il diktat occidentale

(di Lupo Glori) Lo scorso 8 luglio la conferenza episcopale della Nigeria, guidata da Sua Ecc. Mons. Ignatius Ayau Kaigama, ha diramato un duro e fermo comunicato nei confronti dei crescenti pericoli provenienti dalla deriva omosessualista dell’Occidente, intitolato La nostra posizione su matrimonio, famiglia e società umana.

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il Timone – Il governo non si illuda: le sentinelle restano in piedi

IL GOVERNO RENZI STA GIÀ TRADENDO IL MILIONE DI PERSONE ANTI-GENDER. LE SENTINELLE TORNANO IN PIEDI

Il Senato ha votato la fiducia al governo sul decreto della “Buona scuola” in cui è stato inserito un emendamento che apre all’introduzione dell’ideologia di genere nell’insegnamento curricolare di ogni ordine e grado. Il tutto avviene, ovviamente, parlando di lotta alla violenza di "genere", una parola inventata dal nuovo vocabolario del pensiero unico per eliminare le differenze sessuali che permettono invece all'uomo di completarsi. Da quando questa parola fu introdotta nelle Carte delle Nazioni Unite negli anni Novanta, fu sancita ufficialmente una divisione identitaria pericolosa.

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cc – Alle prossime elezioni sapremo chi punire

Cocente delusione

Autore: Amato, Avv. Gianfranco   Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele
Fonte: CulturaCattolica.it

venerdì 26 giugno 2015
Riportiamo il Comunicato Stampa dei Giuristi per la Vita, a proposito di quanto accaduto in Senato. La questione educativa è questione di vita o di morte di un popolo, a cui non si possono piegare altri interessi

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Family day annacquato e tradimento dei politici

Ncd partito senza identità Vota pure l'ok al "gender"

Gli alfaniani si piegano a Renzi anche sui temi etici.
Il partito di Alfano si indigna per l'emendamento sulla parità di genere. Ma l'indignazione sale e scende a comando fino a scomparire miracolosamente quando è il momento di votare la fiducia a Renzi.

 

Se si tratta di cavalcare la protesta di una gremita piazza cattolica, che rappresenta pure una bella fetta di elettori, allora Alfano alza la voce contro un governo che, a dire del ministro dell'Interno, vuole plagiare le nuove generazioni, annullando le differenze tra maschile e femminile.

Se invece si tratta di restare fermi sui principi sbandierati il giorno prima e dunque poi, coerentemente, votare contro il provvedimento che contiene quella norma definita tanto pericolosa all'improvviso Ncd scopre che in effetti no, quel rischio di corrompere i bambini non esiste più.

Basta ricostruire la storia di questo tanto famigerato emendamento per poi liberamente giudicare di che cosa si stia parlando e soprattutto se l'interesse a singhiozzo mostrato da Ncd non sia soltanto un modo per acquistare visibilità.

In Commissione Cultura della Camera il 15 maggio scorso, oltre un mese fa, viene approvato un emendamento alla riforma della scuola per promuovere «l'educazione alla parità di genere, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni» nelle scuole. L'intento è quello di evitare discriminazioni e violenze e infatti l'emendamento viene sottoscritto non soltanto dal Pd ma anche da Mara Carfagna ed Elena Centemero di Forza Italia e da Bruno Molea di Scelta Civica. Nessuna indignazione da parte degli alfaniani che si limitano, attraverso Eugenia Roccella, a presentare un ordine del giorno che conferma la necessità del consenso informato da parte dei genitori per tutte le attività scolastiche extracurriculari. Principio già previsto nell'ordinamento scolastico. L'odg viene approvato. Il ddl scuola, votato anche da Ncd, passa al Senato.

Durante questo passaggio però si attiva una mobilitazione nel vasto popolo delle associazioni cattoliche, sollecitata anche da articoli critici e preoccupati come quelli scritti da Mario Adinolfi per La Croce . «La prevenzione “di tutte le discriminazioni” quasi ovunque serve a legittimare corsi strapagati con fondi pubblici per propagandare le teorie gender», scrive tra l'altro Adinolfi. E così senza l'avallo ufficiale della Chiesa e della Cei o “coperture” politiche (come invece era avvenuto per il Family day del 2007) questa mobilitazione porta un milione di persone in piazza a Roma per dire “no” al matrimonio gay e al rischio della diffusione della teoria gender nelle scuole. Ed è a questo punto che l'indignazione dell'Ncd di nuovo torna a salire al punto da sollecitare un incontro urgente con il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, prima che si voti la fiducia al ddl scuola al Senato. L'incontro, richiesto dai senatori Maurizio Sacconi, Nico D'Ascola, Aldo Di Biagio, Roberto Formigoni, Carlo Giovanardi, Giuseppe Marinello e Gaetano Quagliariello, si è svolto ieri mattina poco prima del voto di Palazzo Madama. Certo, se Renzi non avesse ottenuto la fiducia il governo sarebbe caduto e con esso anche le poltrone ministeriali due delle quali occupate da Ncd (Interno e Salute). E dunque nuovamente l'indignazione degli alfaniani si scioglie come neve al sole. Al termine dell'incontro con la Giannini e il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, Area Popolare Ncd-Udc diffonde una nota per confermare di aver ricevuto rassicurazioni sul fatto «che le attività formative in questione sono riferibili all'educazione contro ogni forma di violenza fisica o psichica». E vai col voto di fiducia.

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RP – Il popolo di San Giovanni e coloro che ne hanno paura

SAN GIOVANNI/20 GIUGNO: CE N’EST QU’UN DEBUT, CONTINUONS LE COMBAT – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 21 giugno 2015

Sabato 20 giugno un popol s’è desto. Da una folla immensa e colorata un grande sì alla famiglia e un inequivocabile ‘No pasaran’ all’indottrinamento gender e ai disegni di legge Cirinnà, Scalfarotto e Fedeli. Sarà ascoltata? Un duro richiamo alla realtà per il segretario generale della Cei Galantino, per i vertici di CL, per l’associazionismo cattolico collaterale al potere e per il governo del ‘cattolico’ Renzi.

 

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