Avvenire – Importante sentenza, ma attenti all’unione simil-matrimoniale

La Cassazione parla però di diritti che non sono affatto automatici come sostiene: siamo sicuri che le unioni civili (omo o etero) siano utili "allo sviluppo della personalità umana"? (ndr)

Avvenire 9/2/15

Cassazione: non esiste diritto alle nozze gay

Niente matrimonio e pubblicazioni di nozze per le coppie omosessuali: l'Europa e la Costituzione – afferma la Cassazione – non impongono al legislatore di estendere il vincolo del matrimonio alle persone dello stesso sesso che, invece, hanno il diritto ad uno "statuto protettivo",
già 'azionabile', con diritti e doveri delle coppie di fatto.

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il Timone – Sentinelle, una silenziosa battaglia per la libertà di tutti

SENTINELLE, IN PIEDI!
Sono aggredite, insultate e ridicolizzate, abbandonate persino da molti nella Chiesa, eppure costituiscono l'unica novità in un Paese alla deriva
Autore: Vincenzo Sansonetti

Rovereto, domenica 5 ottobre 2014. Manca una manciata di minuti alle 16 quando un commando di decine di anarchici vestiti di nero irrompe in piazza Loreto. Hanno il volto scoperto, sanno che nessuno li fermerà e li identificherà. Ingiuriano i presenti, li chiamano «omofobi» e «fascisti», intimano loro di andarsene. Poi cominciano a lanciare uova: un prete è colpito alla tempia, una donna viene strattonata, presa a calci e minacciata. Un altro dei presenti riceve una testata sul setto nasale e finisce in ospedale con la faccia spaccata. Minuti interminabili, poi il blitz finisce e i facinorosi lasciano la piazza, uscendo dal vicolo da dove erano entrati. Un sacerdote colpito alla tempia è portato via dal 118. La polizia arriverà mezz'ora dopo i fatti.
Torino, stesso giorno e stessa ora. Qui le forze dell'ordine invece ci sono e solo il loro impegno straordinario impedisce che un gruppo di esaltati dilaghi in piazza Carignano pronto ad aggredire. Si "limitano" a urlare al megafono tutto il loro odio con insulti, bestemmie e oscenità, galvanizzati dai flash dei fotografi. Una mamma crolla e porta via il figlio di dieci anni da quella gazzarra: a casa il bambino rimarrà in stato di choc per tutto il pomeriggio. Sempre il 5 ottobre, ma siamo a Bologna, nota culla della democrazia. Qui all'assalto si presentano in quattrocento, militanti dei centri sociali, contro cinquanta inermi padri e madri di famiglia. Manganellate a volontà, teste spaccate e sangue, lancio di bottiglie di vetro: una sfiora la testa di una bimba di sei anni. Una mamma che spinge una carrozzina con un piccino di pochi mesi è ricoperta di ingiurie e sputi. A Napoli lancio di uova, solite irriferibili bestemmie urlate al megafono, solita fantasia di volgari insulti, cori osceni e gay che si baciano con ostentazione davanti ai bambini dopo aver gettato anche addosso a loro preservativi pieni d'acqua. A Pisa prendono di mira una madre che ha con sé i cinque figli. Circondano il minore, 11 anni, che legge accanto a uno dei fratelli, e l'apostrofano così: «Che razza di genitori hai che ti portano in questo posto? Fanno schifo i tuoi!». E poi: «Per cosa manifesti? Che ne sai tu dell'amore?»; finché il ragazzino non scoppia in lacrime. E loro, esultanti: «Bene che pianga!».

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VoF РIl solo peccato oggi ̬ difendere il magistero della Chiesa

 

Cardinal Baldisseri altra confusione, dice la coalizione pro-famiglia

 

Posted on January 25, 2015

ROMA, 25 Gennaio 2015: I commenti del Cardinal Lorenzo Baldisseri hanno ulteriormente minato l’insegnamento della Chiesa riguardo all’indissolubilità del matrimonio, ad affermarlo è Voice of the Family, una coalizione internazionale di gruppi pro-famiglia.

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www.chiesa – Il rischio capitale della comunione ai divorziati risposati

Fonte www.chiesa.espresso.it

LA PROPOSIZIONE N. 52 DEL SINODO STRAORDINARIO SULLA FAMIGLIA

di Velasio De Paolis

Il tema dell'accesso ai sacramenti, specialmente all'eucarestia, da parte dei divorziati risposati é stato oggetto di riflessione nel sinodo straordinario dei vescovi dello scorso mese di ottobre. A questo fa riferimento la proposizione n. 52 della "Relatio" finale, che dice:

"Si è riflettuto sulla possibilità che i divorziati e risposati accedano ai sacramenti della penitenza e dell’eucaristia. Diversi padri sinodali hanno insistito a favore della disciplina attuale, in forza del rapporto costitutivo fra la partecipazione all’eucaristia e la comunione con la Chiesa ed il suo insegnamento sul matrimonio indissolubile. Altri si sono espressi per un’accoglienza non generalizzata alla mensa eucaristica, in alcune situazioni particolari ed a condizioni ben precise, soprattutto quando si tratta di casi irreversibili e legati ad obblighi morali verso i figli che verrebbero a subire sofferenze ingiuste. L’eventuale accesso ai sacramenti dovrebbe essere preceduto da un cammino penitenziale sotto la responsabilità del vescovo diocesano. Va ancora approfondita la questione, tenendo ben presente la distinzione tra situazione oggettiva di peccato e circostanze attenuanti, dato che 'l’imputabilità e la responsabilità di un’azione possono essere sminuite o annullate' da diversi 'fattori psichici oppure sociali' (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1735)".

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il Foglio – Sul filo dell’eresia

il Foglio

Separare pastorale e dottrina è “sottile eresia”, dice il cardinale Müller

di Matteo Matzuzzi | 04 Dicembre 2014 ore 06:30

Roma. Sappiano, i padri sinodali che tra poco meno d’un anno si ritroveranno a Roma per la grande assemblea ordinaria sulla famiglia cui seguiranno le decisioni papali, che il confine tra ciò che è conforme all’insegnamento di Cristo e l’eresia è sottile. E’ stato chiaro, il prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, il cardinale Gerhard Ludwig Müller, aprendo la sessione plenaria della commissione teologica internazionale di cui è presidente. E’ inconcepibile, ha detto, separare la dottrina dalla pastorale, dicendo che la prima nessuno la discute mentre sulla seconda si può agire allo scopo di svecchiarla e adeguarla alle esigenze mutate della società contemporanea. “Ogni divisione tra la teoria e la prassi della fede sarebbe il riflesso di una sottile eresia cristologica di fondo”, ha avvertito Müller, aggiungendo che ciò “sarebbe frutto di una divisione nel mistero del Verbo eterno del Padre che si è fatto carne. Sarebbe l’omissione della dinamica incarnazionista di ogni sana teologia e di tutta la missione evangelizzatrice della chiesa”. Non è sfuggito, ai presenti, che il più autorevole sostenitore della liceità di operare quella divisione sia il cardinale Walter Kasper, autore della relazione concistoriale sulla famiglia dello scorso febbraio e lodato pubblicamente dal Papa perché capace di fare quella “teologia in ginocchio” senza la quale si rischia di “dire tante cose senza capire niente” (parole pronunciate da Francesco solo due giorni fa nella consueta omelia a Santa Marta).

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Tempi.it – Il figlio dono o diritto?

Tempi.it

I nostri figli non hanno bisogno di genitori perfetti, ma di adulti affamati di verità e bellezza

novembre 26, 2014 Massimo Camisasca

«Diventare mamma e papà significa somigliare di più a Dio, ma anche diventare più figli». Spettacolare discorso del vescovo di Reggio Emilia. Dal gender all’eterologa, dal senso del dono a Chiara Corbella

Di seguito pubblichiamo il “discorso alla città” pronunciato da Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, il 24 novembre in occasione della festa del patrono san Prospero. È un discorso lungo e meraviglioso, con alcuni passaggi spettacolari.

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Tempi.it – La triste fine di una delle ultime aziende italiane

Barilla, la rieducazione nordcoreana è completa. Un premio Lgbt per essersi «sottoposta a evoluzione pro diritti gay»

Tempi.it novembre 20, 2014 Redazione

L’azienda ha ottenuto 100 punti su 100 nella classifica delle imprese “friendly” stilata da Human Rights Campaign. Washington Post: «Da paria a testimonial del diritti gay»

Come spiega in questo articolo Sandhya Somashekhar, la «social change reporter» del Washington Post, la rieducazione di Barilla adesso può considerarsi conclusa. L’azienda, osserva la giornalista, «è passata da paria a testimonial dei diritti gay», e infatti ieri ha ricevuto «un punteggio perfetto», 100 punti su 100, nel Corporate Equality Index, la classifica delle imprese gay friendly stilata dalla Human Rights Campaign, una delle più importanti organizzazioni Lgbt. Si tratta, scrive la Somashekhar, di «una giravolta che mette in luce come le aziende, che in genere evitano le controversie, sono sempre più costrette a prendere posizione nella battaglia culturale sui diritti gay e sul matrimonio tra persone dello stesso sesso – e come le forze pro-gay siano decisamente in vantaggio».

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il Foglio – B XVI ribadisce l’impossibilità della comunione ai risposati

Il Foglio

Perché (e quando) B-XVI ha cambiato idea sull’ostia ai divorziati risposati

di Matteo Matzuzzi | 20 Novembre 2014 ore 06:30

Roma. Che il professore cattedratico a Ratisbona Joseph Ratzinger, quaranta e più anni fa, la pensasse come Walter Kasper sulla misericordia da usare nei confronti dei divorziati risposati, non è una novità. Il saggio in cui il futuro Pontefice scriveva che “nel caso in cui il secondo matrimonio avvenga dopo diverso tempo e sia vissuto nello spirito della fede, e siano rispettati obblighi morali nei confronti dei bambini e della nuova moglie”, è noto da decenni, presente sugli scaffali delle biblioteche nella sezione teologica e brandito come fosse il libretto rosso maoista dai principali gruppi progressisti d’Europa, primo fra tutti Noi siamo chiesa.

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CC – Contro la dittatura gender difendiamo i nostri figli!

Chi pecora si fa lupo lo mangia (bis)

culturacattolica.it – domenica 16 novembre 2014

di Gianfranco Amato

A proposito della contestazione omosessualista della richiesta dei responsabili dell'IRC della Diocesi di Milano, prontamente onorata dalle scuse dell'incaricato diocesano, ecco il Comunicato Stampa dei Giuristi per la Vita

Sua Santità Papa Francesco nel discorso alla Delegazione dell’Ufficio Internazionale Cattolico dell’Infanzia, tenuto l’11 aprile 2014, ha espresso questo giudizio durissimo: «Occorre sostenere il diritto dei genitori all’educazione dei propri figli e rifiutare ogni tipo di sperimentazione educativa sui bambini e giovani, usati come cavie da laboratorio, in scuole che somigliano sempre di più a campi di rieducazione e che ricordano gli orrori della manipolazione educativa già vissuta nelle grandi dittature genocide del secolo XX, oggi sostitute dalla dittatura del “pensiero unico”».
Se è vero che anche oggi quella che il Pontefice definisce la “dittatura del pensiero unico” tenta di impedire che si sappia cosa accade negli attuali “campi di rieducazione” (come avveniva con i lager, i gulag e i laogai), è altrettanto vero che una Chiesa fedele al mandato ricevuto da Cristo e attenta all’esortazione del Suo Vicario, non può farsi intimidire.
I genitori hanno diritto di sapere come lo Stato provvedere all’educazione dei propri figli, e la Chiesa non può nascondersi di fronte alla grave situazione denunciata dal Papa, ma anzi ha il dovere di compiere la propria missione portando la luce della Verità anche là dove il potere pretende di mantenere angoli bui e zone d’ombra.
La Storia ha insegnato che cedere dinanzi al volto intollerante di ogni dittatura – come quella che stiamo vivendo, magistralmente chiamata dal Santo Padre “dittatura del pensiero unico” – non ha mai pagato e continua a non pagare. I recenti episodi di assalto al Duomo e ai locali della Curia milanese stanno lì a dimostrarlo.

IL PRESIDENTE
(Avv. Gianfranco Amato)

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