Socialismo: la solita chiesa di Stato per il Venezuela

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AMERICA/VENEZUELA – Appello dei Vescovi ai fedeli: non lasciatevi ingannare dalla auto-proclamata “Chiesa Cattolica Riformata” che “usurpa funzioni, sacramenti, organizzazione e paramenti dell’unica Chiesa cattolica”

(Agenzia Fides 4/7/2008)

Caracas (Agenzia Fides) – L’Arcivescovo di Maracaibo e Presidente della Conferenza Episcopale Venezuelana, Mons. Ubaldo Santana, ha lanciato un appello ai fedeli a “non lasciarsi ingannare” dall’auto-proclamata “Chiesa Cattolica Riformata”, che non è cattolica e pretende di “usurpare funzioni, sacramenti, organizzazione e vestiario dell’unica Chiesa Cattolica”. In un comunicato, Mons. Santana ha affermato che i promotori di questo gruppo cercano “di confondere in maniera diretta i credenti cattolici, oltraggiando il pensiero della fede e dividendo i membri della religione cattolica in tutto il Paese”.

Secondo quanto spiega un comunicato della Diocesi di Cabimas, lo scorso 25 giugno, due sacerdoti cattolici provenienti della suddetta Diocesi e dell’Arcidiocesi di Maracaibo, che avevano abbandonato il loro ministero in momenti diversi e rinnegato pubblicamente la fede cattolica attraverso i loro atteggiamenti e le loro parole, insieme a due pastori luterani hanno presentato una nuova Chiesa, denominata Chiesa Cattolica Riformata del Venezuela. Domenica 29 giugno, nel Tempio Luterano “San Paolo” di Città Ojeda, si è svolta una cerimonia durante la quale tre Vescovi, Dale Climie, Arcivescovo della Chiesa Anglicana Conservatrice degli Stati Uniti, Leonardo Marín, Primate della Chiesa Anglicana Latino-americana e Jorge Pérez, Vescovo del Messico, hanno consacrato Vescovi questi due venezuelani, per fondare la Chiesa Cattolica Riformata del Venezuela. “Pretende di ergersi come alternativa alla Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana, ed utilizza la stessa simbologia, vestiario, nomenclatura, titoli e servizi sacramentali e liturgici della Chiesa Cattolica. Pretendono anche di chiamarsi cattolici senza essere uniti nell’obbedienza né al Papa né alla gerarchia cattolica, simulando perfino l’ordinazione di nuovi Vescovi senza l’espresso mandato del Romano Pontefice”, si legge nel comunicato.
Di fronte a questa situazione, l’Episcopato di Cabimas ha pubblicato un comunicato nel quale viene respinta categoricamente questa nuova chiesa, disconosciuti i due Vescovi e riaffermata la loro fedeltà ed adesione alla Chiesa Cattolica, come unica e veramente fondata da Gesù Cristo, ed al Papa, Benedetto XVI, come legittimo Vicario di Cristo in terra. Lo stesso Episcopato fa notare inoltre che “gli insegnamenti di questo movimento sono in netta contrapposizione con quelli della Chiesa Cattolica, respingendo, oltre a principi di fede ed abitudini, la comunione con la Chiesa Cattolica nella persona del Papa, Successore di Pietro, e con il Collegio Episcopale”. Inoltre, “questo movimento non ha diritto alcuno di chiamarsi cattolico dato che il Codice di Diritto Canonico stabilisce che “nessuna associazione può chiamarsi ‘cattolica’ senza il consenso dell’autorità competente…” (C. 300)”. Il comunicato ricorda ulteriormente a tutti i fedeli che “questi sacerdoti sono incorsi in due gravi delitti sanzionati dal Codice di Diritto Canonico (Cfr. CC. 751; 1364 §1): eresia e scisma”.
Nel comunicato dell’Arcidiocesi di Maracaibo si invitano i cattolici “ad essere molto attenti e a non lasciarsi confondere da questo nuovo raggruppamento che realizza un’usurpazione irrispettosa ed ingannevole”, mantenendo il culto e la struttura organizzativa della Chiesa cattolica. Viene poi ricordato che tutti i fedeli cattolici, “siano essi chierici o laici, che si uniscano ed accettino le disposizioni e le credenze di un gruppo scismatico o eretico come l’auto-denominata Chiesa Cattolica Riformata incorrono in ex comunione a tenore del Canone 1364 del Codice di Diritto Canonico”.
Anche il Card. Jorge Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas, ha affermato che questa Chiesa “è un gruppo eterogeneo formato da dissidenti di varie chiese storiche”. Inoltre, “l’apparente finalità politica di questa associazione la destruttura come espressione autentica della fede cristiana. L’autentica Chiesa di Gesù Cristo ha come fine portare l’annuncio ed i doni di Cristo al mondo intero, indipendentemente dall’appartenenza politica e dell’adesione parziale dei fedeli”. (RG)