Piùvoce.net 24 Novembre 2009
La vicenda di Brenda, corruzione e cocaina
Una domanda serissima si impone
IL MONDO DEI POTENTI E`SOTTO RICATTO?
La vicenda della morte di Brenda e tutto quanto riguarda il mondo che vi ruota attorno, al di là delle risultanze alle quali giungeranno gli investigatori, apre uno squarcio sul mondo dei potenti assai inquietante. La deriva morale in atto nel Paese tra coloro che hanno, o dovrebbero avere, responsabilità per la vita della comunità appare nella sua più cupa drammaticità. E non solo a livello nazionale, essa oramai colpisce anche le amministrazioni periferiche: quanti sono ad oggi i consiglieri, gli assessori e presidenti di Regione indagati per corruzione e malversazioni? Una deriva drammatica innaffiata da fiumi di cocaina, la droga dei potenti per definizione (ma oggi colpisce anche gli adolescenti). Cocaina che si porta dietro un ambiente di corruttori, spacciatori, prostitute, papponi e malavita organizzata che mette sotto ricatto interi pezzi di società civile, quella che spesso si presenta nei convegni. Nelle città del Nord un adulto su tre ha fatto uso almeno una volta della polvere bianca: serve per lavorare ad oltranza, per divertirsi e per fare sesso. E così al delirio di onnipotenza provocato dal potere per il potere (si va dal trans persino con l’auto di servizio) si aggiungono le sostanze chimiche e la cocaina che alterano progressivamente le condizioni fisiologiche del cervello. Si indebolisce il senso di responsabilità, si liberano gli istinti più profondi a caccia di esperienze sempre più estreme ed eccitanti. Il desiderio, che per l’uomo è prezioso e muove la speranza, si impregna di un nichilismo allucinato che fa confondere ciò che si desidera con ciò che può essere realizzato. Il rischio verrà sottovalutato, la temerarietà diverrà incoscienza irresponsabile, la prudenza intelligente diverrà spericolata e scioccamente ottimistica. Lo abbiamo più volte scritto: l’unica vera emergenza educativa è quella che tocca questo povero mondo di irresponsabili cui abbiamo affidato la fiducia e l’onore di dare una testimonianza pulita e sana di servizio alla comunità e dell’esercizio di un potere che costruisce bene comune. Oltre che provare compassione vorrei dire: quando è possibile e quando gli strumenti della democrazia ce lo consentono, mandiamoli a casa!
Edoardo Patriarca