(GWN) Quante attenzioni per gli animali!

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Green Watch n.3 — gennaio 2003

GWN ­ A fine novembre, l¹agenzia ZENIT ha presentato una singolare rassegna
di notizie – di cui forniamo una sintesi qui di seguito – che testimoniano
di quella crescente e non di rado esagerata attenzione per gli animali che
comporta spese molto considerevoli quando in molte parti del mondo ci sono
ancora esseri umani che vivono anche peggio degli animali.
Dove vanno i soldi?

Il 20 novembre scorso, l¹OMS, l¹UNICEF e la Banca Mondiale hanno rilasciato
un comunicato stampa molto preoccupante circa ³lo stato delle vaccinazioni a
livello mondiale² nel quale si afferma che ³se non saranno prese azioni
strategiche e urgenti per chiudere il buco nei finanziamenti per la ricerca
e la copertura mondiale delle immunizzazioni, il mondo assisterà al grande
ritorno di vecchie malattie e all¹insorgere di nuove infezioni². Gro
Harlem-Brundtland, direttore generale dell¹OMS, ha spiegato che in molte
regioni del mondo, come nell¹Africa sub-sahariana, ³è più la regola che
l¹eccezione, per i bambini, morire per le comuni malattie infantili come il
morbillo, che da solo provoca 700.000 vittime l¹anno. L¹aiuto internazionale
ai paesi in via di sviluppo ammonta oggi a 1,56 miliardi di dollari;
aggiungerne altri 250 milioni porterebbe le vaccinazioni ad altri 10 milioni
di bambini e ulteriori 100 milioni di dollari consentirebbero la diffusione
dei nuovi vaccini contro l¹Hiv, l¹epatite B e la Haemophilus influenza di
tipo B, che causano un milione di vittime l¹anno solo tra i bambini².
Nello stesso giorno, l¹Associated Press ha comunicato l¹avvio della
pubblicazione di Palm Beach Pet Society, una rivista esclusivamente dedicata
agli animali domestici di Palm Beach, in Florida. Intenzione dell¹editrice
Joanne Cutner è ³programmare gli eventi sociali canini più importanti di
ogni stagione, presentare le ultime novità delle cucce e, in generale, tutte
le mode che rendono gli esemplari di razza pura dal pedigree incontaminato
il cuore dei discorsi nelle sessioni settimanali di toeletta². Oltre,
ovviamente, a garantire che le bestiole siano trattate allo stesso livello
dei loro padroni. Già prima, per la verità, gli animali da compagnia di Palm
Beach davano feste di compleanno da più di mille dollari e scodinzolavano
indossando collari da 75 e maglie da 100 dollari. Non va dimenticato il
capitolo assicurazioni: in Gran Bretagna, secondo Euromonitor, più del 13%
degli oltre 14 milioni tra cani e gatti sono assicurati. In Canada’ la moda
è molto più recente, risale al 1° di agosto, ma il direttore della campagna
assicurativa per gli animali domestici è convinto che i suoi connazionali
non saranno tanto insensibili da rifiutare polizze da 15 dollari al mese per
coprire le spese veterinarie in caso d¹investimento automobilistico. Conta,
dunque, di generare entro il 2028 un giro d¹affari da 222 milioni di dollari
l¹anno.

La vita degli animali conta più di quella degli esseri umani.

Questo è quanto emerge confrontando due notizie distanti tra loro appena due
giorni. Il 20 ottobre scorso, infatti, The Narragansett Times, un quotidiano
di Rhode Island, ha riportato della sconvolgente lezione tenuta alla locale
Università statale da Dan Brock, membro del Dipartimento di Bioetica Clinica
dell¹Istituto Nazionale di Sanità di Bethesda, nel Maryland. Premettendo il
suo sostegno per il riconoscimento del ³pieno e uguale stato morale delle
persone disabili², il professore ha dissertato sull¹utilità d¹impedire la
nascita di persone gravemente disabili, che risulterebbe in ³meno sofferenze
e perdita d¹opportunità nel mondo² nascondendo l¹origine della sua
convinzione, l¹unico vero triste parto, nella banale considerazione che ³se
per una persona nata è una disgrazia essere cieco o con capacità cognitive
gravemente menomate, perché allora non prevenire queste condizioni in chi
ancora deve nascere?².
Per gli animali, invece, non ci si arrende mai pur di salvarli tutti. The
Independent di Londra riportava, il 22 ottobre, di un gruppo di attivisti
per i diritti degli animali che si è fermamente opposto all¹abbattimento di
alcune foche malate. Da notare che il provvedimento era stato deciso dalla
Scottish Society for the Prevention of Cruelty to Animals (un¹associazione
animalista) per evitare che il virus che le aveva infettate contagiasse
altre foche e mettesse in pericolo l¹80% della popolazione britannica di
pinnipedi. Invece, gli Avvocati degli Animali hanno preteso e ottenuto
l¹allestimento di aree d¹isolamento dove raccogliere e curare le foche
malate sperando di poterle reinserire in mare aperto.
Forse bisogna attendere che anche l¹uomo diventi una specie in via
d¹estinzione per ottenere un simile attaccamento alla vita anche del più
debole esemplare…

Sensibilità verso gli animali

Anche per quanto riguarda il cinema si sono verificate situazioni
sorprendenti e ovviamente non si vogliono discutere le scelte degli artisti,
ma quelle di chi dovrebbe applicare le norme del buon senso alle opere dei
primi. Il 21 ottobre scorso, di nuovo nel Regno Unito, il British Board of
Film Classification (l¹ufficio britannico per la censura cinematografica) ha
approvato intatto l¹ultimo film di Gaspar Noe, ³Irréversible², benché questo
contenga una scena di stupro, con la giustificazione che ³non ci sono
immagini esplicite di sesso e [la scena] non è costruita per eccitare². Per
comprendere pienamente il fatto, va ricordato che la censura anglosassone è
sempre stata piuttosto accorta e sicuramente più rigida di quella nostrana.
Eppure anche su The British daily Guardian ha trovato spazio, due giorni
dopo, un articolo solidale con la decisione dei censori, che, però, non
mancava di ricordare, forse con superiorità, come in precedenza quel film
era stato definito ³un misogino, disgustosamente sensazionalista, gratuito e
grottesco esempio di Omachismo ingiustificato¹². Effettivamente la BBC aveva
riportato, il 26 Maggio, che durante la proiezione di ³Irréversible² al Film
Festival di Cannes, ben 250 persone avevano abbandonato la sala e,
addirittura, si era reso necessario somministrare ossigeno ad altre 20
svenute in sala.
Ben altre attenzioni sono rivolte agli animali. Il 14 novembre, su The
Telegraph, è stato scritto della vivace polemica scoppiata tra i censori
(sempre quelli britannici) e gli avvocati che curavano gli interessi di John
Malkovich per l¹ammissione del suo ultimo film, ³The dancer upstairs², al
Film Festival di Londra. Incredibile il motivo della discussione: il film
racconta come la guerriglia del gruppo Sendero luminoso abbia destabilizzato
il Perù negli anni ¹80 e ¹90 e, ricostruendo uno dei tipici attentati
compiuti dai guerriglieri maoisti, mostra una gallina e un cane, con dei
candelotti esplosivi legati addosso, che vengono incitati lungo le vie dei
villaggi per farli esplodere nelle aree più affollate. Ebbene, anche se,
indubitabilmente, le esplosioni non sono reali e non vi sono stati
maltrattamenti su quegli animali, la commissione dei censori è riuscita a
notare che questi erano ³chiaramente angosciati² (!) ed ha richiesto il
taglio delle scene. Al contrario, non ha avuto nulla da eccepire sulle scene
in cui erano dei bambini a subire lo stesso trattamento! Alla fine, per
decenza, i censori hanno desistito e ammesso il film senza tagli. Buon per
lui che Malkovich l¹abbia presa a ridere domandandosi se fosse stato
consultato uno psichiatra veterinario.
Veramente, ci sarebbe da ridere se non fosse da piangere. (M.R.)