(Fides) La Resurrezione, mistero ragionevole

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 “Inchiesta sulla resurrezione”
Misteri, leggende e verità, dai Vangeli al Codice da Vinci
di Andrea Tornielli

«Due eccessi: escludere la ragione, non ammettere che
la ragione». Il famoso e lapidario detto dei Pensieri di
Pascal ben s’adatta al tema che Andrea Tornielli ha
voluto affrontare in ideale continuazione alla sua precedente
Inchiesta su Gesù Bambino. Scavando, infatti,
nella documentazione evangelica sulla risurrezione di
Cristo, si procede quasi come su un crinale tagliente
lungo il quale si devono muovere i piedi con molta circospezione,
col rischio costante di scivolare lungo il
versante in penombra della storia, ove conta solo ciò
che è validamente attestato e sperimentalmente documentato,
oppure di avviarsi lungo il versante abbagliante
della luce pasquale, della gloria e dell’esperienza
di fede.


Come scrive l’autore, «credere che Gesù sia risorto è
un atto di fede. Ma non si tratta di un atto di fede cieco,
di un autoconvincimento da parte di persone religiosamente
fissate». La ragione è, dunque, necessaria,
anche se non sufficiente. Significativo è il fatto che, a
differenza degli apocrifi, i Vangeli canonici non descrivano
l’atto della risurrezione in sé, lasciando in quel
punto «un fotogramma bianco», come suggestivamente
afferma Tornielli. Eppure quell’istantanea è circondata
da una sequenza di scene colme di dati e di eventi
che verso di essa convergono. «I Vangeli non sono
certamente verbali di polizia, il loro fine è certamente
rivolto all’annuncio e alla catechesi, ma non bisogna
mai dimenticare che l’oggetto della fede cristiana è un avvenimento che ci viene presentato come storico» (dalla introduzione di Gianfranco Ravasi)


 “Inchiesta sulla resurrezione”
Andrea Tornielli
2005 Società Europea di Edizioni S.p.A. – Milano – pp.224