Mons. Jedraszewski (Cracovia): difendere la famiglia dalle lobbies LGBT

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Le parole pronunciate dall’arcivescovo Marek Jedraszewski durante il suo discorso in occasione dell’anniversario dell’insurrezione di Varsavia, conclusasi con la distruzione della capitale polacca:

Non esiste più un’epidemia e piaga rossa (il riferimento è alla dittatura comunista, ndr) ma ne sta nascendo una nuova, quella creata dalla cultura degli Lgbt e delle bandiere arcobaleno, minaccia per i valori e per la solidità sociale e familiare della nostra nazione”.

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L’arcivescovo di Cracovia Marek Jedraszewski, vicepresidente della Conferenza Episcopale Polacca, è intervenuto coraggiosamente a difesa della famiglia, ribadendo l’insegnamento tradizionale della Chiesa.
In Polonia l’episcopato, non dimentico del magistero di San Giovanni Paolo II, ha ribadito in più occasioni l’importanza e la centralità della famiglia, mantenendo anche negli ultimi sinodi sulla famiglia una posizione di fermezza, che ripropone tutta la dottrina morale cattolica.

Con parole molto incisive, si è richiamato alla storia polacca, in cui i valori cristiani e i diritti umani sono stati negati dall’ideologia comunista.
L’ideologia LGBT, che si basa sulla negazione della verità intorno alla persona umana, creata maschio o femmina, e soprattutto sulla negazione dei principi morali, pertanto viene accostata alla criminale ideologia comunista.

In comune, queste due ideologie hanno la negazione della verità, dalla quale scaturisce inevitabilmente il peccato, sia per gli atti gravemente contrari al VI comandamento sia per lo spirito di aperta ribellione alla verità cristiana con cui questi atti sono giustificati e addirittura esaltati dall’ideologia LGBT.

Le parole del Presule, pertanto sono opportune affinché tutto il popolo cristiano prenda piena coscienza del pericolo dell’ideologia gender, anche di fronte all’acquiescenza di molti canali di disinformazione che dipingono gli atti peccaminosi come questioni private di cui la società non dovrebbe occuparsi e nel contempo propugnano i falsi “diritti” per le persone omosessuali, in nome dei principi di libertà e uguaglianza intesi in un senso radicalmente anticristiano.
Quest’inganno sottile ma pericoloso è paragonato a un’epidemia di peste, proprio per il rischio che un’ideologia anticristiana possa attecchire in un paese le cui radici cristiane sono salde e che rimarrà fedele alla verità evangelica se saprà seguire le parole sagge dei suoi coraggiosi pastori.
AM

Fonti:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/04/polonia-il-vescovo-di-cracovia-non-esiste-piu-unepidemia-e-piaga-rossa-ma-ne-sta-nascendo-una-nuova-quella-creata-dalla-cultura-lgbt/5367411/

https://newsmondo.it/polonia-arcivescovo-di-cracovia-comunita-lgbt/esteri/

https://www.repubblica.it/esteri/2019/08/03/news/polonia_l_arcivescovo_di_cracovia_la_comunita_lgbt_e_come_un_epidemia_e_la_piaga_rossa_-232722225/

Questo articolo ha 5 commenti

  1. Ivan

    È una metastasi, e va combattuta con fede, con coraggio contro questa decadenza di valori e del tutto è possibile fare. Gesù aiutaci.

  2. Pasquale Montemurro

    Condivido pienamente.

  3. Grazia Sena

    Sono completamente d’accordo con le affermazioni coraggiose del primate polacco che accosta alla dittatura comunista la dittatura del pensiero unico lgbtche sta inquinando e confondendo la società attentando non solo alla famiglia ma soprattutto alla religione cattolica che ,,senza demonizzare nessuno ,,deve tenere saldi i valoriprofessati anzitutto da Gesù che ha dato la vita per noi e la sua dottrina non ammetteva sconti ,ne se ne ma ,si sì ,no no

  4. Sena Grazia

    Condivido perfettamente quanto ha detto il primate polacco equiparando le due dittature

  5. Tiziano

    Speriamo sia il prossimo Papa

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