I Vescovi portoghesi si mobilitano contro il gender nelle scuole.

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Contro la circolare che “ufficializza l’ implementazione dell’ideologia gender nelle scuole”:
raccolte di firme, lettere a ministri, diffusione di documenti del Magistero e della CEP.

I vescovi portoghesi si uniscono alle preoccupazioni di alcuni settori della società civile sull’introduzione nelle scuole dell’insegnamento dell’ideologia di genere. Un provvedimento in questo senso è stato approvato il 16 agosto dal Consiglio dei Ministri.

Si tratta del decreto n. 7247/2019 dei Ministeri dell’Istruzione e per l’uguaglianza e la cittadinanza, che “stabilisce le misure amministrative” per l’attuazione delle disposizioni di una legge varata nel 2018. Contro la misura è stata lanciata una petizione che ha sinora raccolto più di 32 mila firme.

Uno strumento di “indottrinamento”

La Conferenza episcopale portoghese (Cep), da parte sua, ha rilanciato on-line un suo documento pastorale sull’argomento pubblicato nel 2013. Nel testo, intitolato “La visione cristiana della sessualità. A proposito dell’ideologia di genere”, la Chiesa di Lisbona mette in guardia sui tentativi di introdurre l’insegnamento della teoria di genere nelle scuole, definito uno strumento di “indottrinamento” e un tentativo di fare passare le tesi di questa ideologia “come un dato scientifico condiviso ed indiscutibile”. Un’ideologia che vuole determinare una “rivoluzione antropologica”, mettendo in secondo piano l’identità sessuale “come condizione naturale e biologica”. Infatti, “invece di sesso (fondamentale per identificare una persona), si parla di genere (costruzione culturale e psicologica di un’identità); invece di uguaglianza tra uomini e donne, si parla di uguaglianza di genere, mentre la famiglia è sostituita da le famiglie”.

Rispettare il diritto dei genitori di scegliere l’educazione dei loro figli

Questo articolo ha 2 commenti

  1. Dino Ildefonso Pegoraro

    Grazie per avermi accolto nel vostro Gruppo. Sono onorato e felice. Dopo una vita da Cristiano vero, dove ho iniziato come Aspirante nell’Azione cattolica, poi dirigente e presidente. Dopo il matrimonio ho continuato con spiegare il Catechismo ai ragazzi delle elementari, ed ora aiuto i ragazzi delle medie a studiare e a fare i compiti in una Parrocchia in provincia di Milano. Ho conosciuto papa Paolo VI da vicino, poi sono fans di papa Giovanni XXIII e di Benedetto XVI, mi fermo quì, per non dire eresie! Grazie. Che il Signore ci benedica, ci protegga e ci aiuti in questo mondo dove il demonio sta lavorando a tempo pieno! Con stima e rispetto, porgo i miei cordiali Saluti, Dino Ildefonso Pegoraro. (c’è un perchè mi chiamo Ildefonso!)- Corsico (Milano)

  2. Fabio Rombolà

    Buon pomeriggio, apprezzo moltissimo la Vostra sensibilità e discrezione a richiamare la nostra attenzione sul tema della teoria gender che, qualcuno, vuole imporci come dogma attraverso l’arma subdola della “normalità “.
    Nessuno, compreso lo Stato, ha il diritto di imporre a noi genitori come educare i nostri figli, nè di imporci un modello culturale, quale la teoria gender, dispensatrice di morte spirituale e di possibili gravi turbe psicologiche.
    È fondamentale che il Papa assuma una posizione chiara su questa ideologia che potrebbe condurre alla distruzione della famiglia, come oggi la conosciamo, peggio ancora dell’umanità. Come affermava San Jose Maria Escrivà de Balaguer, il Cristiano è chiamato ad assumere le proprie responsabilità. Cordiali saluti. Fabio Rombolá

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