Opzione Benedetto di Rod Dreher, che il New Yorker ha definito «il più discusso e il più importante libro religioso del decennio», continua a far parlare di sé e a muovere pensieri e azioni, nel mondo cattolico e non solo.
In questi giorni è uscito sul mercato statunitense il libro Costruire l’Opzione Benedetto – Una guida pratica per la costruzione della comunità cristiana basata sulle idee formate da Dreher, a firma della scrittrice convertita Leah Libresco.
Il libro si propone un obiettivo semplice, ma nel contempo alto: rendere carne, in quel modo tutto pragmatico che caratterizza l’universo femminile, la lungimirante ipotesi formulata da Dreher che, seppure non fosse questo l’intento dell’autore, per alcuni critici rischia di essere interpretata in maniera troppo rigida, con una sorta di isolamento dal mondo da parte dei cattolici.
La domanda da cui parte la Libresco è: «Cosa puoi fare nelle prossime settimane per pregare e stare assieme ai tuoi amici?». Il tutto per dare vita a comunità cristiane solide, sull’impronta di quelle monastiche benedettine, dove ogni fratello si cura del benessere dell’altro. «Si tratta – scrive la CNS – di creare opportunità nella tua vita per interagire maggiormente con la tua comunità di fede, in modo che tu possa amarli e pregare meglio per loro. Si tratta di invitare le persone e dar loro da mangiare e pregare insieme, anche se pensi che il tuo appartamento sia troppo piccolo o che la tua cucina sia troppo disordinata o la tua agenda troppo occupata».
Come si diceva, in Costruire l’Opzione Benedetto si scende molto nel concreto e si invita all’azione. Per prima cosa, l’autrice va a sfatare quelle che possono essere le più comuni paure o esitazioni nel mettersi a organizzare eventi “comunitari”: dalla casa, al cibo, al tempo, o altro.
Risolto questo passaggio, la Libresco suggerisce quindi di dare vita a eventi con un fine specifico e ben dichiarato, in maniera tale che ne aumenti l’attrattiva: per esempio, afferma, anziché organizzare una cena anonima in un qualsiasi giorno dell’anno, perché non programmare una cena in onore del Santo che la Chiesa festeggia in quella giornata? Così facendo, infatti, si mette in evidenza agli invitati che un loro rifiuto comporterebbe l’attesa di un anno affinché si possa ripetere lo stesso evento. Naturalmente, poi, nel fare le proposte va anche privilegiata la varietà, al fine di riuscire a coinvolgere categorie di amici diversi: una volta si farà una processione mariana, un’altra volta una serata di giochi da tavolo, un’altra ancora si proporrà la visione di un film a sfondo religioso… e ognuno sarà libero di aderire al momento a lui più affine.
Questi, in estrema sintesi, i contenuti di Costruire l’Opzione Benedetto. Un libro che è tuttavia importante non leggere in maniera “dogmatica”, come affermato dalla stessa Libresco: «L’obiettivo non era quello di consegnarti il miglior evento o le migliori pratiche in scatola chiusa, semplicemente da sperimentare con le persone. La domanda è: come lasci spazio ai tuoi amici per soddisfare i loro bisogni, per lasciare spazio allo Spirito Santo? Penso che questa sia la cosa principale, ci sono molti modi per amare i nostri amici».
«Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici», riporta il Vangelo di Giovanni (15,13). E il bene in assoluto più grande che si può fare a una persona è quello di aiutarla a camminare verso e con Cristo nei tanti eventi che costellano la quotidianità di ognuno, per giungere alla gioia piena.
di Giulia Tanel, per http://www.iltimone.org/news-timone/guida-pratica-femminile-costruire-lopzione-benedetto/
L’”Opzione Benedetto” è un libro che propone una strategia di sopravvivenza per i cristiani in un mondo post-cristiano.
Bella idea sia da leggere che da regalare