P. Tomas Tyn O.P., La Beata Sempre Vergine Maria Madre di Dio

P. Tomas Tyn O.P., “La Beata Sempre Vergine Maria Madre di Dio. Omelie Mariane di P. Tomas Tyn O.P.“, NUOVA EDIZIONE, arricchita dall’unica corretta biografia esistente, a firma della Dott.ssa Rosanna Schinco (Associazione Figli Spirituali di Padre Tomas Tyn, c/o, Via Altopiano 77, 40044 Sasso Marconi BO).

 

Nel 1968, grazie al conseguimento di una borsa di studio, un diciottenne nato in Moravia (Cecoslovacchia) riesce a passare i confini del blocco socialista dominato dall’URSS e giunge in Francia. La sua famiglia – padre e madre sono psichiatri -, sempre grazie a sotterfugi dovuti alle loro spiccate qualità professionali, erano riusciti a raggiungere l’Occidente libero pochi mesi prima.
Tomas – questo il nome del ragazzo – è un giovane di forte costituzione, un gigante alto circa un metro e ottantacinque, all’apparenza del peso di settantacinque chili, biondo e con gli occhi azzurri, dai lineamenti tipicamente slavi. L’aspetto di forza e sicurezza, tuttavia, contrasta con il suo atteggiamento: uno sguardo diretto e penetrante ma modesto e sereno, un piglio deciso ma attentissimo alla sensibilità e comprensione dell’interlocutore, una voce maschia e potente ma dal tono dolcissimo, sempre pronta a tacere per ascoltare.  (altro…)

Continua a leggereP. Tomas Tyn O.P., La Beata Sempre Vergine Maria Madre di Dio

Dell’origine della festa dei defunti

RICORRENZE: dell’origine della festa dei defunti – tratto da “Catechismo di perseveranza” – di mons. G. Gaume

 

Festa dei morti. — Nel giorno dell’Ognissanti la Chiesa è tutta intenta a scuotere le fibre del nostro cuore; e ben si scorge che mira a compiere un importante disegno e ad ottenere un grand’effetto, vale a dire il disgusto della terra, la brama del cielo, la compassione reciproca, la carità universale fra i suoi figli. Se nel mattino di quella giornata memorabile la magnificenza delle sue cerimonie, l’allegrezza de suoi inni presentano l’espressione di una gioia senza amarezze, la sera, ai suoi cantici si mescolano lunghi sospiri ed un palese colore di mestizia. Ed infatti ecco la scena; già in parte cambiata, prendere tutt’altro aspetto. Ai canti della gioia, ai sospiri dell’esilio succedono lugubri suoni; neri ornamenti, quali simboli di gramaglia e duolo surrogansi ai piviali arabescati d’oro; noi più non vediamo nel santo tempio fuorché un monumento funebre dipinto con imagini di scheletri, di teschi, di ossa.

(altro…)

Continua a leggereDell’origine della festa dei defunti

(Avvenire) Questa sera la 2^ puntata su santa Bakhita

Avvenire 3 Aprile 2009
LA FICTION
La vita di suor Bakhita diventa un romanzo tv
L’importante è non guardarla con l’atteggiamento del bio­grafo. Perché Bakhita, la mini­serie che Raiuno manda in onda do­menica 5 e lunedì 6 aprile, non rac­conta per filo e per segno la vita della suora canossiana sudanese, ex schia­va, vissuta in Veneto alla fine dell’ 800 e canonizzata nel 2000 da Giovanni Pao­lo II. Per usare le parole della produt­trice Ida Di Benedetto e degli sceneg­giatori ( Filippo Soldi, Filippo Gentili e Dino Leonardo Gentili), «Bakhita, co­me tutti i film, è un’opera artistica. Se ci fossimo attenuti alla biografia, a­vremmo finito per fare un documenta­rio» .

(altro…)

Continua a leggere(Avvenire) Questa sera la 2^ puntata su santa Bakhita