Riflessioni e indicazioni pastorali sulle prossime elezioni amministrative
di S.E. Mons. Giampaolo Crepaldi
Arcivescovo-vescovo di Trieste
Le elezioni, siano esse politiche che amministrative, sono sempre un momento importante per una comunità. Sono infatti l’occasione per pensare a se stessa e al proprio futuro e per indicare programmi e nomi che possano interpretare questa idea di se stessa e del proprio futuro. E’ vero che nella nostra società i momenti decisionali della politica si sono moltiplicati e, si potrebbe dire, sono usciti dai tradizionali palazzi. C’è oggi una politica “diffusa” nella società e nel territorio.
Ciononostante, il momento elettorale conserva una sua indubbia importanza perché in esso il cittadino riflette non solo sui propri bisogni e interessi, ma sul “nostro” bene, il bene di tutti, il bene della comunità percepita come un tutto. E’ così anche per la comunità di Trieste. E’ così anche per le prossime elezioni amministrative.
Il mio compito, come vescovo di questa Chiesa, è di confermare che la comunità cristiana e la fede cristiana non sono estranee a questi momenti importanti della vita della comunità, anzi, dato che esse hanno a cuore l’uomo “via della Chiesa”, come scriveva nella sua prima enciclica, la Redemptor hominis, il Beato Giovanni Paolo II, non possono ritenersi estranee ai momenti in cui l’uomo decide di se stesso e del proprio futuro.
Non perché la fede cristiana fornisca ricette politiche o amministrative, ma perché ritiene di aver qualcosa da dire – e di fondamentale importanza – sul senso comunitario della vita umana e sul nostro destino.
E’ propriamente qui, sul tema dell’uomo e del suo destino – il suo “cos’è” e il suo “cosa deve essere” – che la fede cristiana scende nella pubblica piazza e fa la sua proposta a tutti gli uomini che cercano la verità.
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