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Infatti oggi, 29 dicembre 2020, [è la data dell’invio della lettera] ho trovato questo articolo su Avvenire:
«Ufficio Cei per la famiglia. Vianelli: «Risposte nuove nell’Anno dell’Amoris laetitia»Luciano Moia martedì 29 dicembre 2020
Dai percorsi per i fidanzati, ai divorziati, alle COPPIE OMOGENITORIALI.
Parla Il direttore dell’Ufficio Cei…»«Ma anche qui servono competenze allargate che non si possono improvvisare. Come anche per l’accompagnamento dei figli delle persone separate o, con difficoltà ancora maggiori, a quelli che provengono da FAMIGLIE OMOGENITORIALI. «La pastorale evidentemente – fa notare padre Vianelli – non può lasciare indietro nessuno. Ma è certo che queste situazioni vanno seguite con prudenza e delicatezza. Se è vero che tutti i bambini sono uguali, e a tutti va dedicata la stessa attenzione, è anche vero che non tutte le SITUAZIONI FAMILIARI vanno messe sullo stesso piano. Ma, soprattutto nel caso delle FAMIGLIE OMOGENITORIALI, le questioni da tenere presenti sono tante e molto, molto complesse». Accogliere vuol dire mettere da parte lo stile di vita dei genitori?».
Siccome non è la prima volta che il suo giornale si discosta dall’insegnamento della Chiesa su Matrimonio e famiglia, sempre con articoli di Luciano Moia, mi chiedo che cosa si sta aspettando per correggere queste affermazioni contraddittorie, che creano non poca confusione nelle menti dei fedeli cattolici. Non sarebbe ora di fare piazza pulita di chi infanga l’insegnamento del Signore e della Chiesa, ritornando alla chiarezza dell’insegnamento che i papi (e soprattutto quel Papa che Francesco ha definito il «Papa della famiglia») hanno costantemente riproposto?
In sostanza devono essere chiare con estrema fermezza due cose:
- non esistono assolutamente “famiglie omogenitoriali”, ma coppie omosessuali a cui non compete mai e in nessun modo il titolo di ‘famiglia’; bisogna quindi rifiutarsi sempre di usare il termine famiglia per queste ‘coppie’;
- queste coppie non hanno “figli”, né naturali né adottivi, perché uno è figlio di un padre e di una madre, naturali o adottivi; bisognerebbe invece dire a gran voce che i fanciulli che sono stati consegnati forzatamente dallo Stato a queste coppie sono vittime di una iniquità gravissima e inaccettabile: come possiamo dormire sonni tranquilli mentre dei poveri fanciulli sono costretti a farsi ‘amare’ da due uomini (24 ore al giorno)?
Don Gabriele Mangiarotti
30 dicembre, 2020
P.S.: a tutt’oggi (2 gennaio 2021) non ho avuto alcuna risposta, purtroppo!
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È evidente che nella Chiesa di Cristo si sono infiltrati lupi travestiti da agnelli che sembrano seguire le direttive di Lucifero maestro di inganni e di divisioni
Dopo il quotidiano Avvenire, segue Famiglia Cristiana, più un Club che Famiglia che ha sposato teorie “sinistrate” e del quale da anni ho smesso di acquistare, anche la mia parrocchia l’ha sostituita con l’ottima rivista mensile di apologetica “Il Timone” che sa guardare con oculatezza e ragionare con obiettività senza scambiare il Vangelo con “l’aiuto ai più deboli” una politica di sinistra, che i più deboli ha dimenticato.
Lo scopo di questa deriva è insita nel progetto in corso da parte delle élites che dopo Papa Leone XIII cambiarono strategia infiltrandosi direttamente nelle fila dalla Chiesa. Oggi giornali come Avvenire, sono il frutto di una crisi annunciata e una maleducazione morale che abbraccia i temi progressisti aprendo la strada al dominio globale che si giustifica in quella che è chiamata IV rivoluzione industriale (The Great Reset) dove non deve più esistere identità nella tradizione né morale naturale ma solo l’uomo a servizio totale degli interessi finanziari dell’élite dominante. Forse servirà questo a far tornare all’uomo le domande originali su di sé, quando si accorgerà che destrutturando l’essere, di sè stesso non è rimasto nulla…