(ZENIT) Il Papa diffamato in Inghilterra

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Un programma della BBC travisa due documenti vaticani per attaccare il Papa

Protesta dell’episcopato di Inghilterra e Galles  LONDRA, lunedì, 2 ottobre 2006 (ZENIT.org).- I Vescovi cattolici di Inghilterra e Galles hanno accusato la BBC di travisare due documenti del Vaticano per accusare Benedetto XVI della copertura di abusi sessuali di minori.

Secondo i presuli, il programma “Sex Crimes and the Vatican”, emesso dalla serie “Panorama”, è ingiustificato e fuorviante.

I responsabili del programma hanno affermato di aver svelato documenti vaticani volti ad evitare l’esame di denunce di abusi di minori e hanno accusato Papa Benedetto XVI di aver difeso i sacerdoti dalle indagini nel suo precedente ruolo di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

In realtà, il programma non fa alcuna rivelazione, perché i due documenti erano pubblici. In particolare, il documento del 1962 “Crimen sollicitationis”, emesso dalla Congregazione del Sant’Uffizio – la futura Congregazione per la Dottrina della Fede –, era già stato pubblicato anche da organi della stampa nel 2003, e non affronta in modo specifico il tema degli abusi sessuali.

La normativa, dall’altro lato, come hanno già spiegato in passato esponenti autorizzati della Santa Sede, in particolare l’allora segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, l’Arcivescovo Tarcisio Bertone, era già stata superata con la pubblicazione di documenti posteriori.

Il Cardinale Cormac Murphy-O’Connor, Arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Inghilterra e Galles, ha inviato questo lunedì una lettera a Mark Thompson, direttore generale della BBC, “per esprimere l’enorme dispiacere e allarme della comunità cattolica” per la trasmissione del programma.

“Nessuno può negare i devastanti effetti dell’abuso di bambini nella nostra società e il danno inflitto alle vittime e alle loro famiglie. Ciò è particolarmente vergognoso quando questo abuso viene commesso da un sacerdote ed è ovviamente legittimo diffondere elementi relativi a questo male”, ha riconosciuto il porporato.

“Ad ogni modo – ha aggiunto –, il vostro programma finisce per infliggere un grave danno a Papa Benedetto, guida di un miliardo di cattolici in tutto il mondo. E’ piuttosto chiaro, per me, che l’obiettivo principale del programma è cercare di collegare Papa Benedetto alla copertura degli abusi di bambini nella Chiesa cattolica. Ciò è malizioso e non rispondente a verità, e basato su una falsa presentazione dei documenti della Chiesa”.

“Non riesco a capire perché nessuno della vostra impresa abbia compiuto alcun tentativo di contattare la Chiesa cattolica in questo Paese per assistenza nella ricerca di informazioni accurate sulla questione”, ha aggiunto il Cardinale.

“Mi devo chiedere se all’interno della BBC non ci sia un persistente pregiudizio nei confronti della Chiesa cattolica – ha concluso –. Molti, non solo cattolici, si chiederanno se la BBC vuole ancora essere realmente obiettiva in alcune delle sue presentazioni”.

Da parte sua, monsignor Vincent Nichols, Arcivescovo di Birmingham e presidente dell’Ufficio Cattolico per la Protezione dei Bambini e degli Adulti Vulnerabili (COPCA, dalle iniziali in inglese), ha emesso questo lunedì un comunicato in cui riconosce che, “come diffusore di servizio pubblico, la BBC dovrebbe vergognarsi dello standard di giornalismo utilizzato per creare questo attacco ingiustificato a Papa Benedetto XVI”.

“Gli spettatori riconosceranno fin troppo bene le tattiche sensazionaliste e l’indirizzo fuorviante del programma, che utilizza vecchi filmati e interviste non datate. Sapranno che gli aspetti del programma fanno riferimento ad un attacco profondamente prevenuto contro una stimata guida religiosa mondiale. Minerà inoltre la fiducia pubblica in ‘Panorama’”, ha aggiunto.

Secondo il Vescovo, gli attacchi del programma contro il Papa sono “falsi e totalmente fuorvianti”.

“E’ falso perché travisa due documenti vaticani e li usa in modo piuttosto fuorviante per collegare gli orrori degli abusi di bambini alla persona del Papa”.

“Il primo documento, emesso nel 1962, non è direttamente collegato agli abusi sessuali di bambini, ma all’errato uso del confessionale – ha spiegato –. Questo è sempre stato un crimine molto serio nel diritto ecclesiastico. Il programma confonde l’errato uso del confessionale e i tentativi immorali di un sacerdote di mettere a tacere la sua vittima”.

“Il secondo documento, del 2001, ha spiegato il diritto ecclesiastico, assicurando che il Vaticano è informato di ogni caso di abuso di bambini e che ogni caso viene affrontato in modo adeguato”.

“Questo documento non ostacola le indagini delle autorità civili nelle denunce di abusi di bambini, né è un metodo di copertura, come il programma afferma ripetutamente. E’ una prova della serietà con cui il Vaticano affronta questi reati”.

“Dal 2001, il Cardinale Joseph Ratzinger, allora capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha compiuto molti passi per applicare il diritto ecclesiastico alle denunce e ai reati di abuso di bambini con minuziosità e scrupolo”, ha affermato il presule in rappresentanza dei Vescovi dell’Inghilterra e del Galles.
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