Domenica verrà proclamato beato il Vescovo che sfidò Hitler
Il Papa lo venererà al termine della cerimonia, presieduta dal Cardinale Saraiva Martins CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 6 ottobre 2005 (ZENIT.org).- Nella Basilica di San Pietro, durante la Santa Messa, domenica mattina il Cardinale José Saraiva Martins beatificherà il Vescovo di Münster (Germania) che condannò i programmi di eutanasia e la persecuzione degli ebrei da parte del nazismo.
Seguendo le nuove disposizioni in materia, l’Ufficio per le Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha precisato in una nota che nella data suddetta, durante l’Eucaristia, il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi “darà lettura della Lettera Apostolica con la quale il Sommo Pontefice iscrive nell’albo dei Beati il Servo di Dio Clemens August Graf von Galen (1878-1946), Vescovo”.
“Con la Beatificazione di questo generoso Pastore del gregge di Cristo – aggiunge la nota – la Chiesa ci invita a imitare, nelle vicissitudini del nostro tempo, la sua testimonianza coraggiosa e fedele”.
Al termine della cerimonia, Benedetto XVI si recherà in Basilica per venerare le reliquie del nuovo beato, salutare i presenti ed impartire la benedizione apostolica.
Il Cardinale Clemens August von Galen divenne famoso con l’appellativo di “Leone di Münster” per il fervore con cui levò la propria voce contro Hitler.
Vescovo di Münster durante il periodo nazista, si batté per i diritti dei poveri e dei malati, protestando con forza contro l’eutanasia, il sequestro di monasteri e conventi e la persecuzione degli ebrei o l’espulsione di religiosi.
Per non creare sollevazioni in seguito alle denunce mosse dal presule, il 3 agosto 1941 Hitler emanò un ordine per bloccare ufficialmente l’esecuzione del programma di eutanasia, che non venne più ripreso in larga scala anche se la pratica venne portata avanti in situazioni particolari e segretamente.
Pio XII, secondo quanto si è appreso nel corso del processo di beatificazione, leggeva attentamente le sue omelie e lo presentò come un “eroe” ai sacerdoti tedeschi della Westfalia.
“Difese il popolo dagli errori e dalle aggressioni del nazionalsocialismo, rischiando l’arresto e la morte. Il Sommo Pontefice Pio XII lo creò cardinale, ma dopo un mese morì santamente di peritonite”, ha ricordato il Cardinale Saraiva Martins il 20 dicembre scorso, data in cui la Santa Sede ha promulgato il decreto di riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione.
Il miracolo che ha aperto le porte alla beatificazione si riferisce al caso di un giovane studente indiano, Henrikus Nahal, che nel 1995 guarì completamente da una malattia dopo essere ricorso all’intercessione del futuro beato. In base alle indagini vaticane, è stato dimostrato che non esiste alcuna spiegazione medica possibile per tale evento.
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