(RV) La croce svela il vero volto di Dio e dell’uomo

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Radio Vaticana 30/3/2010

Il cardinale Ruini presenta i testi delle meditazioni che animeranno la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo

In libreria da oggi i testi delle meditazioni della Via Crucis che sarà presieduta dal Papa Venerdì Santo alle 21.15 al Colosseo.
Autore dei testi è il cardinale Camillo Ruini, già presidente della Conferenza episcopale italiana. Trentamila le copie stampate dalla Libreria Editrice Vaticana. Le illustrazioni che arricchiscono la pubblicazione riproducono la Via Crucis della prima metà dell’800 di Joseph Führich che si trova nella Chiesa di San Giovanni Nepomuceno di Vienna. L’introspezione, il dolore e la speranza sono i temi proposti dal cardinale Ruini. Luca Collodi lo ha intervistato. R. – In maniera molto semplice, io ho cercato di riflettere sui testi dei Vangeli. Ho letto una sinossi, Matteo, Marco, Luca, Giovanni, i quattro evangelisti che specialmente nel racconto della Passione sono facilmente disponibili in questo modo, uno accanto all’altro. Leggendo quei testi mi sono rafforzato meglio nella convinzione che avevo un po’ anche prima, e cioè che la cosa più semplice era cercare di presentare che ciò che è accaduto nella Passione di Cristo è anche il significato di ciò che è accaduto, un significato che ha molti livelli di profondità.

 
D. – Qual è il messaggio che passa attraverso questa sua riflessione, eminenza?

 
R. – Il messaggio centrale mi sembra questo: in Gesù crocifisso, vediamo il vero volto dell’uomo e anche il vero volto di Dio. Ricordiamo la Gaudium et Spes dove dice che nel mistero del Verbo incarnato trova piena luce il mistero dell’uomo, proprio alla luce del mistero di Dio e dell’amore di Dio. Penso che è nella sua Croce, e naturalmente nella Risurrezione – croce e Risurrezione alla fine sono inseparabili – che questo mistero del Verbo incarnato, il senso dell’Incarnazione di Cristo si rivela nella sua pienezza, e così noi veniamo rivelati a noi stessi. Dice in proposito il testo della Gaudium et Spes: rivela l’uomo all’uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione. Naturalmente, ho anche riflettuto sulla debolezza umana, sulla colpa umana – sulla profondità della colpa umana – ma di più sulla misericordia di Dio, sull’amore di Dio.

 
D. – Nel corso degli anni, che importanza ha avuto la Via Crucis al Colosseo che si svolge a Roma, sede del cristianesimo universale?

 
R. – Ha una grande importanza non solo perché tanti partecipano e perché è trasmessa in mondovisione, ma perché aiuta ad andare al cuore del mistero della Pasqua: aiuta la gente che vi partecipa, che è la gente più varia, una varia umanità, e questa gente ha voglia di entrare nel Mistero. Io penso che quanto più andiamo all’essenziale, tanto più rispondiamo anche alla vera attesa.

 
D. – Eminenza, di fatto, la Chiesa sta vivendo un momento di grande sofferenza…

 
R. – Certo, è un momento di sofferenza anche per lo spirito col quale spesso viene posta all’attenzione: uno spirito non solo polemico, ma che vorrebbe sradicare la fiducia nella Chiesa – e io temo, alla fine, la fede Cristo, la fede in Dio, dal cuore degli uomini. Questo è un altro motivo di sofferenza. Ci sono due motivi di sofferenza che stanno insieme: sofferenza per le colpe dei figli della Chiesa, in particolare dei sacerdoti, e sofferenza per questa volontà ostile alla Chiesa. (Montaggio a cura di Maria Brigini)