Matrimonio e unioni di fatto nelle parole di Benedetto XVI

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\"\"L’Osservatore Romano” (Quaderni de), La verità sulla famiglia. Matrimonio e unioni di fatto nelle parole di Benedetto XVI, Tipografia Vaticana, Città del Vaticano 2007, pp. 86, € 5,00

Presentato il 14 febbraio nella sede della Radio Vaticana con padre Federico Lombardi, il direttore de “L’Osservatore Romano” Mario Agnes ed il presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani Francesco D’Agostino, questo nuovo quaderno edito dal quotidiano della Santa Sede sull’insegnamento sociale di Benedetto XVI appare particolarmente utile. Ciò sia per il delicato passaggio politico-culturale in cui viene a collocarsi e sia per il significativo titolo scelto, “La verità sulla famiglia”, in esplicito contrasto all’inaccettabile relativismo di buona parte del discorso pubblico quando affronta i temi della morale familiare.
Il volumetto raccoglie una selezione di 18 testi tratti da documenti, discorsi ed omelie di papa Ratzinger su tematiche riguardanti il matrimonio e la famiglia, recentemente apparsi sull’Osservatore Romano. Si parte da quello che costituì uno dei primi atti ufficiali di Benedetto XVI, cioè la lettera inviata il 17 maggio 2005 al Card. Alfonso López Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio della famiglia, redazionalmente intitolata “Il matrimonio e la famiglia secondo il progetto di Dio sono insostituibili e non ammettono alternative”, fino al discorso pronunciato prima dell’Angelus nella Giornata per la vita (4 febbraio 2007), il cui titolo, anche in questo caso, è tutto un programma: “Difendere, aiutare, tutelare e valorizzare la famiglia nella sua unicità irripetibile”.

Si tratta quindi di una pubblicazione particolarmente preziosa, oltre che per il fatto di riunire e rendere facilmente consultabili i testi di cui sopra, anche per l’azzeccata appendice, intitolata “Un contributo alla riflessione” (pp. 69-82), nella quale sono riprodotti quattro editoriali sulla concezione naturale e cristiana della famiglia e sul ruolo della Chiesa in Italia, pubblicati dal giornale vaticano nell’ultimo anno. Aprono questa breve rassegna due contributi del prof. D’Agostino (Riconoscere le convivenze? Le scorciatoie delle provocazioni, del 14 gennaio 2006, e Non è forse il momento che la ragione secolare faccia pubblica professione di umiltà?, 19 maggio 2006), cui segue una breve ma significativa nota del Presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli (Nessuna indebita ingerenza della Chiesa su vita e famiglia, 2 febbraio 2007) ed, infine, un’approfondita riflessione (La “verità sul matrimonio”, 9 febbraio 2007) dello storico del diritto Umberto Santarelli a commento dell’ultimo discorso del Santo Padre alla Rota Romana, pronunciato il 27 gennaio 2007 e riprodotto integralmente nel Quaderno.

Il volume è stato presentato alla “Radio Vaticana” da padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa Vaticana, della Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano, insieme ai professori Mario Agnes, Direttore del “L\’Osservatore Romano”, e al professore Francesco D’Agostino, Ordinario di Filosofia del Diritto nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma "Tor Vergata".

“Il ruolo della famiglia è il nostro ruolo fondamentale come persone: non è il lavoro, noi siamo qualificati come persone attraverso la relazione personale in famiglia”, ha osservato D’Agostino, che è anche membro della Pontificia Accademia per la Vita.

“Incrinare la famiglia è incrinare l’identità umana”, ha subito sostenuto il professor d’Agostino, il quale, nel replicare a chi vede nelle parole del Pontefice un’ingerenza nella sfera politica, ha poi detto: “Il Papa è legittimato a parlare del genere umano”.

Infatti, il testo presentato chiarisce che le parole di Benedetto XVI sulla questione della famiglia non sono una invasione di campo, ma “il tener fede ad un preciso mandato”.

“Il discorso cristiano che ha per oggetto l’umano non può essere un discorso intimista chiuso nella propria coscienza”, ha ricordato il professore D’Agostino, che è anche Presidente Onorario del Comitato Nazionale per la Bioetica.

“I cristiani devono rendere pubblica la loro preoccupazione e non basta pensare e pregare perché trionfi il bene: Il bene esige la nostra testimonianza pubblica”, ha ribadito il professor d’Agostino.

Mario Agnes, Direttore de “L\’Osservatore Romano”, ha chiarito che il quotidiano vaticano “scriverà e non tacerà” di fronte a chi intende destabilizzare l\’istituto familiare: “Noi daremo le risposte a parole, come abbiamo sempre fatto”.

Giuseppe Brienza