La guerra sotterranea nei tunnel di Gaza

  • Categoria dell'articolo:Islam

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SANGUE IN MEDIORIENTE
 La guerra sotterranea nei tunnel di Gaza
 Israele vuole espugnare la rete di cunicoli usata dai miliziani. Sospesi gli aiuti dell’Onu
 
 DAL NOSTRO INVIATO A SDEROT
 GIORGIO FERRARI
 AVVENIRE 09/01/2009

«Ci sono tunnel di tutti i tipi – di­ce l’esperto israeliano di strate­gia militare Yaakov Katz – quel­li grandi da cui passano armi e merci e quelli piccoli che servono ai miliziani di Hamas per le sortite fuori dalla Striscia e soprattutto per nascondersi. È da uno di questi tunnel che è partito il commando che ha rapito il capora­le Ghalit. Israele non può più permettere la lo­ro esistenza». \"\"

Una verità che ha qualcosa di surreale sta e­mergendo da questo conflitto: c’è una Gaza sotterranea, una città parallela costruita sot­to le fondamenta di quella alla luce del sole, un reticolo di vie di fuga, gallerie, cunicoli do­ve da anni Hamas ha stipato sedi di coman­do, depositi di armi e munizioni.

Si veda l\’immagine con spiegazioni su http://emperors-clothes.com/analysis/tunnel.jpg

È in questa necropoli che resiste ai bombardamenti i­sraeliani che si nascondono Haniyeh e i diri­genti politici e militari del movimento. Il no­do della tregua, se e quando ci sarà, sta pro­prio qui, nei tunnel che Hamas ha costruito negli anni tra il corridoio Philadelphi e l’Egit­to, ma anche a nord, a Gaza City. E questo spie­ga l’intensità delle operazioni di guerra che ieri hanno interessato la parte meridionale della Striscia, dove artiglieria e cacciabom­bardieri hanno martellato quasi senza sosta la linea di confine, nell’intento di distruggere ciò che resta dei canali sotterranei di comunica­zione. Ma dopo 12 giorni di guerra il potenziale bellico di Hamas preoccupa ancora. Il nume­ro uno dell’ala armata del movimento, Ahmed Jabri è ancora in grado di dirigere le opera­zioni e di dare ordini, nonostante la dirigenza di Hamas sia in tota­le clandestinità e disseminata nei rifugi sotterranei allestiti in previ­sione di questa evenienza. «La ca­pacità di Hamas di lanciare un’of­fensiva “di qualità” è ancora in­tatta », dicono fonti dell’Israeli De­fence Force. Ed è la più esplicita ammissione del fatto che l’offen­siva di terra non è ancora conclu­sa e la terza fase, quella del massiccio ingres­so della fanteria e dei corpi speciali, potrebbe essere imminente. Nelle stime dello Shin Bet Hamas possiede ancora numerosi missili a lunga gittata, che potrebbero arrivare sempre più in profondità, fino a sfiorare Tel Aviv.

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