Sotto la guida del Card. Biffi, i vescovi dell'Emilia Romagna firmarono il primo e forse unico documento episcopale di studio serio dell'islam. Si tratta di un testo semplice ed essenziale, che tutti i presbiteri e laici dovrebbero leggere e conservare. Benchè ormai introvabile, è disponibile qui:
– Islam e Cristianesimo (01): http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=article&sid=319
– Islam e Cristianesimo (02): http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=article&sid=320
– Islam e Cristianesimo (03): http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=article&sid=321
– Islam e Cristianesimo (04): http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=article&sid=322
– Islam e Cristianesimo (05): http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=article&sid=323
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Proponiamo anche un istruttivo video sul tema sempre attuale:
Non esiste un Islam moderato o estremista ma esiste un solo Islam. A dirlo sono i musulmani
A un musulmano sono concessi con il mondo infedele solo trattati di tregua, non di pace. Una tregua può essere dovuta solo a un fattore: i musulmani sono in stato di inferiorità e necessitano di tempo per riorganizzare le proprie fila. Hamas, come l’Olp, sono disposti ad accordarsi su tregue, mai sulla pace. Tutto il mondo è terra dell’islam.
Quando noi doniamo a un islamico raccattato in mezzo al Mediterraneo di che sopravvivere e un qualsiasi tipo di sussidio, secondo la nostra mentalità stiamo facendo un atto di generosità. Secondo quella islamica stiamo pagando il tributo che è dovuto. Riconosciamo il nostro obbligo a questo tributo che deve essere congruo. E nessuna gratitudine ci spetterà, ma solo la sacrosanta protesta ogni volta che il tributo non sarà sufficiente. L’islam domina e non è dominato. La nostra democrazia offende l’islam, come ci ricordano gli imam, per cui saremo puniti.
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E' dunque indispensabile studiare e riflettere sul tema
Dhimmitudine
Il “dhimmi”, nella storia e nella legislazione islamica è colui che si “sottomette alla legge islamica per salvarsi la vita”.
I paesi non musulmani sono chiamati “dar al-harb”, paesi di guerra. Una possibilità di tregua può esistere solo a certe condizioni: il pagamento di un tributo e lo sviluppo dell’islamismo nel paese che sancisce la tregua. In questa situazione la “dhimmitudine” è una condizione simile a quella dell’ostaggio.
La "dhimmitudine" è la condizione assegnata ai cristiani e agli ebrei dalla dottrina musulmana.
Ne deriva che, per ogni musulmano, anche non osservante, i cristiani d´Europa, col loro dialogo e tolleranza, cercano protezione.
ISIS ha soltanto applicato un sistema messo in pratica in molti periodi della storia e che ha molte giustificazioni nella giurisprudenza islamica, che non ammette, né nel passato né oggi, l'uguaglianza dei diritti e dei doveri dei cittadini in uno stato basato sulla legge islamica.
Queste posizioni oscillano tra riportare l’ imposizione della jizya, in quanto è stabilita nel Corano, e cancellare o cambiarne il nome se disturba i cittadini "dhimmi".
Egli dice: "I popoli della Umma islamica non abbandoneranno l'Islam. La Storia testimonia. I fatti testimoniano. E così i non -musulmani hanno una scelta: partire o fare un accordo con i musulmani sulla base di una sola formula. Se si vuole una terza opzione – per i musulmani abbandonare il loro Islam – né loro né altri potranno avere questo".
Il sistema di dhimmitudine non è un'invenzione di ISIS. Infatti, si trova nel cuore della giurisprudenza islamica. Ora abbiamo un urgente bisogno di innovazioni giuridiche islamiche che ammettano la partnership nazionale e l'uguaglianza totale tra i cittadini senza riserve, siano esse legislative o di qualsiasi altro tipo.
Fr. Georges Massouh
(da http://oraprosiria.blogspot.it/2014/03/dhimmitudine-e-legge-islamica.html )