EUROPA/SPAGNA – I Vescovi della Catalogna: “Il disegno di Legge Organica sull’Educazione dimentica alcuni diritti fondamentali che ogni società democratica e pluralistica deve garantire, e che vanno uniti alla libertà religiosa e di coscienza”
Tarragona (Agenzia Fides) – I Vescovi della Catalogna hanno pubblicato una Nota di adesione e di appoggio alla manifestazione di sabato prossimo, 12 novembre, contro la riforma della legge sull’educazione, nella quale affermano che il disegno di Legge Organica sull’Educazione (LOE) “dimentica alcuni diritti fondamentali che ogni società democratica e pluralistica deve garantire, che vanno uniti alla libertà religiosa e di coscienza”. Tra questi sottolineano il “diritto dei genitori a decidere il tipo di educazione che i loro figli devono ricevere ed il diritto a scegliere, di conseguenza, la scuola che meglio risponda a questa decisione; il diritto affinché i figli ricevano la formazione religiosa e morale secondo le loro convinzioni ed il diritto a scegliere le scuole”.
Inoltre, continua la Nota, “l’attribuzione quasi assoluta all’Amministrazione scolastica della responsabilità di pianificare, dirigere e gestire tutti i centri scolastici che impartiscono insegnamenti finanziati con fondi pubblici, ignora che sono i genitori i titolari del diritto primordiale, insostituibile ed inalienabile di educare i figli”. Chiedono pertanto che la redazione finale della Legge rispetti i diritti di tutte le parti coinvolte e tenga conto dell’interesse sociale delle istituzioni educative.
Davanti a questa situazione, i Vescovi della Catalogna lanciano un appello affinché i genitori facciano valere i loro diritti e “difendano, con i mezzi legittimi che ritengano più adeguati, un giusto riconoscimento dei loro diritti in una materia di così grande importanza per tutta la società come è l’insegnamento”. (RG) (Agenzia Fides 9/11/2005, righe 18, parole 242)
Inoltre, continua la Nota, “l’attribuzione quasi assoluta all’Amministrazione scolastica della responsabilità di pianificare, dirigere e gestire tutti i centri scolastici che impartiscono insegnamenti finanziati con fondi pubblici, ignora che sono i genitori i titolari del diritto primordiale, insostituibile ed inalienabile di educare i figli”. Chiedono pertanto che la redazione finale della Legge rispetti i diritti di tutte le parti coinvolte e tenga conto dell’interesse sociale delle istituzioni educative.
Davanti a questa situazione, i Vescovi della Catalogna lanciano un appello affinché i genitori facciano valere i loro diritti e “difendano, con i mezzi legittimi che ritengano più adeguati, un giusto riconoscimento dei loro diritti in una materia di così grande importanza per tutta la società come è l’insegnamento”. (RG) (Agenzia Fides 9/11/2005, righe 18, parole 242)