(Fides) Europa un continente senza futuro?

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Presentata al Parlamento Europeo la Relazione sulla "Evoluzione
della Famiglia in Europa, 2008"

BRUXELLES – La Rete Europea
dell’Istituto di Politica Familiare
(IPF)
, il 7 maggio 2008,
alle ore 10.30, presso il Parlamento Europeo, ha presentato la
Relazione sulla "Evoluzione della Famiglia in Europa, 2008",
in concomitanza con le celebrazioni della Giornata dell’Europa e della
Giornata Internazionale della Famiglia. All’atto hanno partecipato Eduardo
Hertfelder
, Presidente della Federazione Internazionale dell’IPF; Lola
Velarde
, Presidente della Rete Europea dell’Istituto di Politica
Familiare; Jaime Maggiore Oreja, Eurodeputato per la Spagna; Miroslav
Mikolasik
, Eurodeputato per la Slovacchia, e Jorge Cesar Dai
Neves
, Consigliere di Politica Europea della Commissione Europea.

La
Relazione
è stata redatta in maniera multidisciplinare da una squadra di esperti
di distinte aree e consta di tre parti: la prima contiene l’analisi
della situazione della famiglia in Europa e la sua evoluzione negli
ultimi 25 anni rispetto a demografia, natalità, unioni matrimoniali e
politiche abitative. Nella seconda parte viene analizzata l’evoluzione
delle distinte politiche che la Commissione Europea ha applicato in
questo tempo e viene fatta una comparazione con le scelte compiute dai
distinti Paesi dell’Unione Europea. Come conseguenza di questa analisi,
la terza parte contiene la proposta di un insieme di misure che
l’Istituto di Politica Familiare considera indispensabili per
l’applicazione di una vera politica integrale sulla famiglia e
l’incremento di politiche pubbliche con prospettive familiari.
"Affinché le famiglie europee possano continuare a compiere la loro
imprescindibile funzione – ha affermato Lola Velarde -, è essenziale
che i diversi organismi, istituzioni ed organizzazioni sociali la
appoggino, e che i distinti Paesi membri incorporino nelle loro
politiche economiche e sociali la dimensione familiare".

Come
ha segnalato Velarde, "benché si constati la crescente preoccupazione
dell’Unione Europea per la famiglia e le sue problematiche – come
dimostrano recenti documenti quali il Giudizio del Comitato Economico e
Sociale Europeo su "La famiglia e l’evoluzione demografica" e
la Comunicazione della Commissione Europea: "Il futuro demografico
dell’Europa: trasformare una sfida in un’opportunità"

– questa azione è ancora chiaramente insufficiente e, come conseguenza
di questa carenza, i problemi della famiglia continuano ad aggravarsi.

In
effetti gli indicatori su popolazione, natalità, unioni matrimoniali,
separazioni e abitazioni sono sostanzialmente peggiorati in questi 27
anni. I dati della Relazione su "Evoluzione della Famiglia in
Europa 2008" sono eloquenti e inoppugnabili.

L’Europa è immersa in un inverno demografico per cui è già oggi un
continente vecchio – gli anziani di 65 anni superano già di più di 6
milioni i giovani minori di 14 anni -. La crescita lenta della
popolazione è dovuta in particolar modo all’immigrazione, che ha
rappresentato l’84 per cento della crescita di popolazione dell’Unione
Europea nel periodo 2000-2007. Il problema della natalità è quindi
diventato critico poiché nascono sempre meno bambini, quasi un milione
di nascite in meno rispetto al 1980. Inoltre si realizzano un milione
di aborti tali da essere – insieme al cancro – la principale causa di
mortalità in Europa. Infine si sta verificando un crollo dei matrimoni.
Ogni volta si registrano sempre meno matrimoni e sono sempre più
numerosi quelli che si rompono: 1 milione sono i divorzi annuali. Le
case poi si stanno svuotando: in 2 case europee su 3 non c’è neanche un
bambino.

Davanti
a questa situazione, l’IPF propone di favorire lo sviluppo di politiche
pubbliche con "prospettiva familiare" in Europa, e di impiantare una
vera ed efficace politica integrale e di carattere universale sulla
famiglia. Questo sarà possibile seguendo quattro direttrici:
"Trasformare la famiglia in una priorità politica; incorporare la
‘prospettiva familiare’ in tutte le attuazioni, politiche e programmi
dell’Unione Europea; promuovere la convergenza nelle politiche
familiari nazionali, evitando la discriminazione tra Paesi; sollecitare
le pari opportunità tra le famiglie europee, evitando discriminazioni
per numero di figli, livello di redditi, ripartizione di entrate,
etc.".

Inoltre
la politica integrale sulla famiglia deve essere di carattere
Universale, diretta a tutte le famiglie, e non esclusivamente
assistenziale, promuovendo la famiglia come istituzione, promuovendo
l’idea stessa di famiglia, una cultura ed un ambiente favorevole che
permetta alla famiglia di affrontare la quotidianità; aiutando i
genitori ad avere i figli che desiderano; integrando in maniera davvero
umana e costruttiva i distinti ambiti di sviluppo lavorativo, familiare
e personale; aiutando a superare le crisi familiari; riconoscendo il
diritto dei genitori ad educare i propri figli; promuovendo la
partecipazione attiva di genitori ed associazioni e tenendo in
considerazione, con misure specifiche, le famiglie con determinate
necessità.

Il testo integrale della Relazione "Evoluzione della Famiglia in Europa, 2008"

 

(Agenzia Fides 7/5/2008)