(CorSera) Il 50° della pubblicazione de ”Il Signore degli Anelli”

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Tolkien: anniversario di un capolavoro

Sono trascorsi 50 anni dall’uscita, (la prima edizione risale infatti al 1954), nelle librerie di lingua inglese, dei primi due volumi del capolavoro dello scrittore inglese J.R. R. Tolkien: «Il Signore degli Anelli». Il terzo volume «Il ritorno del re» uscì infatti solo nel 1955.

LE CELEBRAZIONI – I suoi appassionati lettori festeggiano l’evento in tutto il pianeta, con punto di riferimento a Bruxelles, dov’è ospitata una manifestazione di sette giorni (22-28 marzo) voluta dalla Tolkien Society britannica e dalla Società Tokieniana Italiana. Musiche e travestimenti, convegni ed esposizioni rendono omaggio all’universo creato dal professore di Oxford, che mescolò mitologia nordica e invenzioni narrative, avvicinando il genere fantasy al pubblico adulto. J.R.R. Tolkien sosteneva che la fantasia è un’attività naturale dell’uomo, da non considerare in contraddizione con la sua razionalità.

TERRA DI MEZZO – La Terra di Mezzo si presenta al lettore come un ambiente immaginario, ma allo stesso tempo reale, poiché dotato di una propria storia passata e di una forte coerenza interna: il linguaggio elfico e la Contea degli Hobbit, la brutalità degli Orchi e la città di Minas Tirith acquistano così un proprio spessore ed escono dalla pagina cartacea, diventando luoghi e protagonisti di altre avventure, in parte scritte dallo stesso autore e successivamente anche da alcuni dei suoi più ispirati lettori, tra i tanti che amano definirsi tolkieniani.

IL FENOMENO
– In mezzo secolo sono state vendute oltre cento milioni di copie del romanzo “Il Signore degli Anelli”, tradotto in 52 lingue differenti; sono state realizzate versioni fumettistiche e cartoni animati, edizioni rilegate ed economiche, essenziali ed illustrate. Senza contare che i tre film realizzati dal regista neozelandese Peter Jackson sono non solo tra i maggiori incassi di sempre di tutta la storia del cinema, ma si sono aggiudicati complessivamente 17 Oscar, 11 solo per «Il ritorno del re» giudicato miglior film nell’edizione 2004 del celebre premio hollywoodiano.
Ma l’opera di Tolkien è stata anche un fenomeno politico: le interpretazioni dell’opera tolkieniana, sorte a destra (valori tradizionali e la netta contrapposizione tra Bene e Male) esattamente come a sinistra (l’Anello come simbolo di un Potere assoluto, corruttivo per chiunque se ne appropri), si sono via via succedute negli anni, senza tuttavia sottrarre il racconto alla sua dimensione fantastica e narrativa. Le tavole disegnate da Alan Lee e John Howe hanno alimentato poi l’immaginazione dei lettori, fino a trasformarsi nelle scenografie da Oscar della trilogia cinematografica diretta da Jackson. Il volto degli attori ha sostituito l’immagine indefinita dei personaggi letterari, il mito si è rinnovato e diffuso in tutto il mondo, senza lasciarsi scalfire dal tempo.


LA FESTA DI BRUXELLES – Il popolo dei tolkieniani, particolarmente vivace in Gran Bretagna e Italia, si è dato quindi appuntamento a Bruxelles in occasione del cinquantennio dalla pubblicazione de La Compagnia dell’Anello e Le due torri, per una settimana di festeggiamenti che focalizza l’attenzione sul cosmopolitismo della saga e sulla creatività dei lettori. Lunedì 22 marzo saranno inaugurate tre mostre all’Istituto Italiano di Cultura (18.30):“Tolkien e la Terra di Mezzo”, una raccolta di opere ispirate al Signore degli Anelli; “Il Signore degli anelli”, esposizione delle edizioni internazionali del romanzo, dalla traduzione francese a quella messicana; “Il Signore degli Anelli in Nuova Zelanda” con francobolli prodotti dalla New Zealand Post in occasione della trilogia cinematografica.


Da martedì a venerdì sono invece previste maratone cinematografiche, spettacoli teatrali, concerti e incontri, tra i quali va segnalato il convegno “50 anni nel segno di Tolkien” (mercoledì 24 marzo – segue cena tolkieniana), cui partecipano anche Angelo Branduardi, il critico Gianfranco De Turris e il doppiatore italiano di Gollum.

Mara Pace