Avvenire 31-5-2007
In tv i fogli del «terzo segreto»
Bertone stasera a «Porta a Porta» racconta Fatima
Da Roma Salvatore Mazza
Si potrà vedere stasera, per la prima volta in televisione, l’originale
della lettera – completa della serie di buste che la contengono – sulla
quale suor Lucia Dos Santos, la terza dei pastorinhos di Fatima, annotò
la terza parte del "segreto" rivelato loro dalla Madonna. A mostrarlo
sarà il cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, nella puntata
di Porta a Porta in onda stasera e registrata ieri, dedicata ai
novant’anni dall’apparizione.
La lettera, il cui contenuto era stato rivelato nel 2000 per volontà di
Giovanni Paolo II, e della quale erano state diffuse in quell’occasione
alcune fotografie, sarà come detto mostrata in originale per la prima
volta, assieme ad altri documenti inediti che documentano la vicenda.
«Sarà una puntata molto ricca – anticipa ad Avvenire
Giuseppe De Carli, responsabile della struttura Rai Vaticano – dove di
certo non si parlerà solamente delle questioni sollevate da chi mette
ancora in dubbio il fatto che il cosiddetto "Terzo Segreto" non sia
stato in realtà del tutto rivelato», ma dove piuttosto «si cercherà di
vedere il significato di Fatima nel suo insieme». Il cardinale Bertone,
che il prossimo 13 ottobre sarà nel santuario portoghese a chiudere le
celebrazioni del 90° anniversario, ha scritto di recente, in
collaborazione con De Carli, un libro dal titolo L’ultima veggente di Fatima – I miei colloqui con suor Lucia.
«Si voleva far conoscere la vita e la personalità di Suor Lucia –
spiega De Carli – tutto il processo che ha portato nel 2000 alla
rivelazione della parte ancora nascosta del segreto, che ha preso le
decisioni e chi no, e in buona sostanza far capire come questa suora
carmelitana abbia inciso sulla vita di un Papa. Un libro che, in larga
misura, per Bertone è anche una sorta di testimonianza personale: fu
lui infatti, all’epoca non ancora cardinale e segretario della
Congregazione della Dottrina della Fede il cui prefetto era il
cardinale Joseph Ratzinger, a gestire la parte esec
utiva del lungo e delicato processo che avrebbe portato alla
rivelazione del segreto, a iniziare dai colloqui con la veggente. «Nel
libro – osserva De Carli – c’è poi ancora molto più, compresa una
cronologia degli eventi accuratissima, finendo con l’entrare fin nel
pontificato di Benedetto XVI. La parte dedicata alle "contestazioni" –
chiarisce il giornalista – occupa in realtà solo due pagine, aggiunte
lo scorso dicembre, quando il testo era già pronto, per ribattere ai
dubbi che proprio in quel periodo alcuni autori stavano sollevando
sulla trasparenza di quell’operazione del 2000. E che i documenti della
Congregazione che oggi il cardinale farà vedere a tutti dimostrano
invece molto bene». Non a caso lo stesso Benedetto XVI,
nell’introduzione al libro che ha voluto scrivere personalmente,
Benedetto XVI definisce «un tempo di luce» il momento in cui Wojtyla
decise di far conoscere a tutti il contenuto del terzo segreto, «non
solo perché il messaggio poté così essere conosciuto da tutti, ma anche
perché veniva così disvelata la verità nel confuso quadro delle
interpretazioni e speculazioni di tipo apocalittico che circolavano
nella Chiesa, creando turbamento fra i fedeli più che invitarli alla
preghiera e alla penitenza».