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DIFESA DELLA VITA
In meno di due giorni, in una decina di città da Nord a Sud, in tantissimi hanno sottoscritto la richiesta per lo stop alla ricerca
Sos embrioni, migliaia di firme per la moratoria
DA ROMA GIANNI SANTAMARIA
S i muove il popolo della moratoria. Spiega, convince, fa sottoscrivere l’appello lanciato da Avvenire al Governo italiano perché si adoperi a far sospendere in Europa, nei prossimi cinque anni, l’uso per la ricerca degli embrioni, alla luce delle recenti scoperte americane e giapponesi.
Intensifica la sua attività l’associazione Scienza & Vita e scende in campo anche il Movimento cristiano lavoratori (Mcl). L’appello «ci trova ampiamente convinti e partecipi», ha dichiarato ieri il presidente nazionale Carlo Costalli. Il movimento «parteciperà con grande passione, e lo farà anche contro le grandi campagne mediatiche che mirano a zittire coloro – i cattolici – che si battono contro una ricerca che utilizzi cellule staminali ottenute distruggendo embrioni umani o creando mostruosità in laboratorio ». Un’opera dal basso che già ha contagiato Scienza & Vita. Il sodalizio, nato in difesa della legge 40 dal referendum del giugno 2005, nel week end appena trascorso ha iniziato a raccogliere adesioni alla moratoria, grazie alla mobilitazione di alcuni comitati locali. All’impegno di Moncalieri, di cui abbiamo già dato conto domenica, si sono aggiunti quelli di Macerata, Lamezia Terme, Brescia, Albenga, Arezzo e Pesaro Urbino. In totale, compresi messaggi di sostegno giunti direttamente al centro nazionale di Roma, si sono registrati in sole 48 ore – e grazie al lavoro di una piccola parte degli 84 gruppi locali – oltre 1.500 «sì». Un numero che cresceva ancora ieri, giornata in cui è arrivata anche l’adesione di Scienza & Vita Crotone, che si mobiliterà a breve.
Diverse le modalità di raccolta, unica la soddisfazione per la risposta. A Lamezia Terme sono stati organizzati banchetti in strada, soprattutto domenica all’uscita dalle Messe. Nelle Marche è stato organizzato un tam tam negli ambienti di lavoro degli aderenti. A Brescia si è approfittato di un incontro pubbli- co già in cantiere per sabato sera. A Macerata, dove le adesioni hanno superato quota 400, «non abbiamo neanche dovuto faticare troppo», commenta sorridente il medico Giovanni Borroni, presidente locale. Le risposte sono arrivate da professionisti e casalinghe. «Molti non erano proprio a conoscenza della questione. L’opinione pubblica ne è all’oscuro, per colpa dei media laicisti», lamenta Borroni. Allo stesso tempo, però, nota che «la sensibilità sul tema è cresciuta, grazie anche alla capacità da parte dei cattolici di dare spiegazioni convincenti. C’è stato un vero balzo in avanti rispetto al passato». Nel capoluogo lombardo la presidente di Scienza & Vita, la biologa e ricercatrice Ornella Parolini, ha avuto ampio modo di spiegare all’uditorio le recenti acquisizioni della scienza e l’inutilità dell’insistenza sulle embrionali. «Le persone che erano presenti, anche se si può presumere fossero già orientate alla difesa della vita, hanno voluto sapere prima di firmare l’adesione alla moratoria, che gli abbiamo prima illustrato». Sostegno convinto e motivato, dunque, non certo dato con leggerezza. Domenica e ieri il numero degli aderenti è lievitato a 260. In terra calabrese, invece, hanno aderito in 364. «Un frutto del lavoro di sensibilizzazione sui temi bioetici, che abbiamo continuato dopo il referendum », spiega il presidente, avvocato Vincenzo Massara. Un terreno arato che, però, non ha evitato di dover motivare la richiesta. «Molti hanno aderito perché convinti che non bisogna solo partecipare a convegni, informarsi, proclamare valori, ma anche attivarsi per incidere fortemente sulle scelte». Della stessa opinione Costalli, che chiama forze politiche, sociali e Governo a lavorare in Europa «per il riconoscimento dei diritti del concepito, il divieto di manipolazioni genetiche e il sostegno economico alla ricerca sulle staminali ‘adulte’». In coerenza con i principi della legge 40, «condivisi dalla grande maggioranza degli italiani». Una maggioranza sempre meno silenziosa.
In campo con Scienza & Vita anche Mcl Il presidente Costalli: «Un appello che ci trova convinti e partecipi»