ABORTO: scomunicati i deputati messicani abortisti
Notizia del 04/05/2007
stampata dal sito web www.lucisullest.it
Il governo messicano vagheggia la possibilità di incriminare l’Arcivescovado per la sua opposizione alla legge sull’aborto.
Dopo una intensa giornata di protesta, il 25 aprile i deputati dell’Assemblea Legislativa del Distretto Federale di Città del Messico, hanno approvato una controversa legge che depenalizza l’aborto a Città del Messico durante le prime dodici settimane di gravidanza nonostante la forte opposizione di gruppi cattolici e di altre confessioni cristiane.
Dopo una intensa giornata di protesta, il 25 aprile i deputati dell’Assemblea Legislativa del Distretto Federale di Città del Messico, hanno approvato una controversa legge che depenalizza l’aborto a Città del Messico durante le prime dodici settimane di gravidanza nonostante la forte opposizione di gruppi cattolici e di altre confessioni cristiane.
La Chiesa cattolica del Paese ha mobilitato tutte le sue risorse per impedire che la maggioranza legislativa del Partito della Rivoluzione Democratica (PRD), di Sinistra, approvasse la depenalizzazione ma ha trovato una resistenza ferrea nell’ala radicale che controlla la capitale del Paese.
Successivamente è trapelato che la Segreteria di Governo della capitale ha dato il via a un procedimento amministrativo contro il Cardinale e Arcivescovo primate di Città del Messico, monsignor Norberto Rivera Carrera, e contro il portavoce dell’Arcivescovado, Hugo Valdemar, accusati di aver violato, nel dibattito sulla depenalizzazione dell’aborto, la Legge per le Associazioni Religiose e il Culto Pubblico, che impedisce ai sacerdoti di sostenere un’opinione in materia politica.
Alla votazione del 25 aprile, ha fatto seguito, nei giorni successivi, la decisione dell’Arcidiocesi di Città del Messico di scomunicare tutti i deputati (compreso il Sindaco Erbrand) che hanno votato e approvato la la depenalizzazione dell’aborto.La notizia è stata diffusa dall’Arcidiocesi che ha chiesto ai Parlamentari: «Abbiate la decenza di non entrare in cattedrale nè in nessuna altra chiesa cattolica del mondo».
Inoltre la Chiesa messicana ha emesso una dichiarazione congiunta firmata dal Cardinale Carrera e dai suoi otto vescovi ausiliari nella quale si invitano i fedeli cattolici a «non riconoscere i cambiamenti legislativi che depenalizzano l’aborto entro le 12 settimane».
(Corrispondenza Romana/990 del 5 maggio 2007)