(CorSera) Avanza l’anticristo nell’ex-cattolicissima

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22 aprile 2005 – CorSera

 





Sì al divorzio veloce e all’introduzione di doveri domestici per i mariti

Matrimoni gay, la Spagna inizia la svolta

Primo via libera alla legge che consente le unioni tra omosessuali. La riforma prevede che possano adottare anche i bambini





MADRID (SPAGNA) – La prima parte della rivoluzione ora è compiuta. In Spagna la Camera dei deputati ha dato il primo via libera al progetto di legge che consentirà le unioni matrimoniali tra omosessuali.

Il provvedimento è passato con 183 voti a favore, 136 contrari e 6 astenuti. Il voto definitivo – che dovrà ricevere il voto del Senato per tornare alla Camera Bassa in caso di eventuali e probabili modifiche- farà della Spagna il terzo paese europeo a legalizzare i matrimoni gay dopo Olanda e Belgio.

La proposta, che fa parte di una serie di riforme sociali del governo di José Luis Rodríguez Zapatero, è destinata a non piacere alla Chiesa cattolica, che martedì ha scelto il cardinale tedesco Joseph Ratzinger come Papa Benedetto XVI, noto per le sue opinioni contrarie alle unioni matrimoniali tra persone dello stesso sesso.

ZAPATERO E RATZINGER – «Se il nuovo Papa dirà qualcosa, sono pronto a rispondere a ciò che dirà», ha detto Zapatero in conferenza stampa. «Una delle garanzie della democrazia è la libertà religiosa, di opinione e la libertà di portare avanti un progetto politico con il voto dei cittadini. Questa è la grandezza della democrazia», ha aggiunto il primo ministro.

LA RIFORMA – Con l’approvazione di questa legge si riforma il Condice civile per dare alle unioni omosessuali lo stesso trattamento giuridico di quelle eterosessuali, il che permetterà, tra le altre cose, di adottare bambini. In particolare il testo prevede la sostituzione delle parole «maritò e moglie» con «coniugi» e le parole «padre e madre» con «genitori». «Il matrimonio – si legge nel testo – avrá gli stessi requisiti e effetti nel caso in cui entrambi i contraenti siano dello stesso sesso o di sesso opposto». Tra i deputati contrari quelli del Partito Popolare, (che hanno la maggioranza in Senato), i nazionalisti del CiU e i baschi del Pnv.

LE REAZIONI – Se per il presidente della Federazione lesbiche, gay e transessuali, Beatriz Gimeno, si tratta di «un giorno storico per tutti i cittadini che credono nell’uguaglianza, nella giustizia e nello stato di diritto», per la Conferenza episcopale spagnola, la riforma «introduce un pericoloso fattore di dissoluzione dell’istituzione familiare e con essa dell’ordine sociale».

DIVORZI BREVI – Il parlamento spagnolo ha anche approvato una legge che consente di divorziare rapidemente, senza dover giustificare le eventuali colpe di un coniuge, senza un periodo di separazione e a partire da tre mesi dopo il matrimonio.

MARITI DOMESTICI – Il Congresso ha poi approvato un emendamento presentato dal Partito nazionale basco (Pnv) che inserisce tra i doveri dei contraenti, oltre a quelli di vivere insieme, di essere fedeli e aiutarsi reciprocamente, quello di «condividere le responsabilitá domestiche, la cura e l’attenzione nei confronti dei figli e dei genitori e delle altre persone a loro carico».