Terza domenica del Tempo Ordinario
LETTURE
Is 8,23-9,3
Salmo 27
1 Cor 1,10-13,17
Mt 4,12-23
TEMA DELLE LETTURE
Quando Giovanni il Battista viene arrestato Gesù decide di avviare la sua predicazione da Cafarnao. Matteo vede in questa circostanza l´adempimento di un annuncio del profeta Isaia, il quale aveva dichiarato che la regione delle tribù di Zabulon e Neftali, dove era situata Cafarnao al tempo di Gesù, sarebbe stata resa gloriosa da Dio. Con parole splendide Isaia descrive la gioia e la pace future, la fine della guerra e dell´oppressione, quando "un figlio nascerà per loro" (cfr. 9,5). Di nuovo, si vede il contrasto tra i termini esaltanti della profezia di Isaia e l´adempimento del tutto privo di ostentazione nella decisione di Gesù di vivere a Cafarnao. La missione pubblica di Gesù comincia con la sua predicazione e la scelta dei suoi primi apostoli. Fin dall´inizio Gesù condivide la sua missione con alcuni uomini, attraverso l´insolita promessa fatta a dei pescatori di diventare "pescatori di uomini" (v. 19). Implicita in questa chiamata è la necessità di un impegno totale. Dice Gesù che il Regno di Dio è vicino, ed esorta alla conversione del cuore. Egli dedica il suo tempo a predicare e prendersi cura di malati e bisognosi. Il salmo 27 presenta una fiducia sublime nel Signore di fronte alla paura e alla difficoltà. C´è la serena speranza della persona che ha assaporato la fedeltà e sa che, nonostante la tribolazione, non resterà delusa. Paolo lancia un appello all´unità ai cristiani di Corinto e li supplica di evitare di dividersi in fazioni basate sullee simpatie o le antipatie. Gesù Cristo è l´unico Signore. Il potere che Paolo predica sta sulla croce di Gesù Cristo e non nella sapienza umana.
MESSAGGIO DOTTRINALE
Il Regno di Dio. Vediamo ancora, come in altri testi, il contrasto tra il dispiegarsi straordinario della pace infinita di Dio secondo Isaia, e la presentazione del tutto ordinaria del Regno di Gesù. È probabile, e comprensibile, che molti ebrei avessero in mente un´idea differente del Regno. Dagli altri testi evangelici sappiamo che questo Regno, in questi tempi, si trova principalmente all´interno del cuore dell´uomo. I segni visibili, esterni sono forse pochi. Comunque sia, l´esperienza personale del Regno è autentica. Lo Spirito di Dio vive nella persona battezzata. Nel nostro presente, siamo chiamati a partecipare nella realizzazione della conversione della nostra vita per riflettere questa realtà. Gli effetti del battesimo sono resi visibili anche nel nostro amore attivo per gli altri. Dobbiamo contribuire alla estensione di questo Regno. Il definitivo e universale stabilirsi del Regno giungerà a breve.
Riferimenti nel catechismo: i paragrafi 541-556 trattano del Regno di Dio e dei suoi segni; i paragrafi 2816-2820 si riferiscono alla richiesta "venga il tuo Regno", i paragrafi 2822-2837 alle frasi "sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra" e "dacci oggi il nostro pane quotidiano".
Pescatori di uomini. In una frase che aveva un riferimento immediato per Pietro ed Andrea, Gesù li invita a diventare "pescatori di uomini" (v. 20) Una parte essenziale della missione di Gesù sta nel far sì che altri partecipano alla sua opera. La sua missione pubblica comincia con alcuni apostoli eletti. Tutti i cristiani sono chiamati ad essere altri pescatori di uomini. Cosa significa questo? Vuol dire che siamo corresponsabili della salvezza degli altri. Come conseguenza, dobbiamo essere consapevoli di essere un tramite che permetta agli altri di sperimentare Dio ed il significato cristiano della loro vita. Se, a livello naturale, la persona è orientata verso gli altri, questo fatto di per sé naturale è ora caricato di significato religioso.
Riferimenti nel catechismo: i paragrafi 863-864 si riferiscono all´apostolato; i paragrafi 897-913 trattano della vocazione dei laici; i paragrafi 1506-1510 ricordano la condivisione da parte dei discepoli nel ministero di compassione e servizio portato avanti Gesù.
La sapienza umana e la croce di Cristo. Paolo dice ai cristiani di Corinto che, nella sua predicazione, lui ha fatto affidamento più sulla croce di Cristo che sui "discorsi sapienti" (cfr. v. 17). Cosa vuol dire questo precisamente? Ciò non implica il rifiuto del pensiero umano, ma sottolinea il fatto che è il potere di Dio che realizza la conversione attraverso le azioni umane. Non si dovrebbe attribuire soltanto a cause umane le opere di conversione. Il nostro lavoro come pescatori di uomini deve essere intelligente ed efficiente, e in conformità con le realtà umane, ma è sempre Dio che realizza gli scopi dei nostri sforzi umani.
Riferimenti nel catechismo: il paragrafo 159 tratta della relazione tra la fede e la scienza; il paragrafo 1806 parla della virtù umana della prudenza; i paragrafi 2293-2294 si riferiscono all´uso della scienza e della tecnologia.
APPLICAZIONI PASTORALI
È facile equivocare la natura del Regno di Dio. Alcuni l´hanno identificato con una realtà di terrena, ome un nuovo ordine politico e sociale. Altri l´hanno rimosso in maniera totale dalle realtà di questo mondo. Entrambi gli estremi sono errati. Sappiamo che il Regno cristiano ha la sua vera radice nel cuore dell´uomo, per la presenza dello Spirito di Dio. Ogni persona deve divenire consapevole di questa realtà e lasciare consapevolmente che agisca nella sua vita, attraverso l´educazione integrale di tutte le qualità naturali.
Una delle conseguenze principali della vita cristiana del Regno consapevolmente praticata è il desiderio di vivere al servizio di altri. L´insieme delle nostre qualità personali e dei nostri talenti diviene il complesso di modi e strumenti per aiutare gli altri a crescere nella loro esperienza di Dio; i cristiani cercano di dare ad ogni persona ciò che più le occorre. Molte persone sono prive dei mezzi fondamentali per sopravvivere, altre hanno bisogno di istruzione, altre di tempo e di attenzione, di cure mediche, di opportunità di lavoro, di formazione familiare, ecc. I cristiani sono al servizio dei bisogni più importanti del prossimo. In questo modo, il cristiano mostra e spiega la realtà del Regno di Dio.
Apostolato efficace. L´idea che il Regno di Dio sia di un altro mondo, a volte, è stata usata in modo errato per giustificare la mancata applicazione di un pizzico di sapienza del mondo nelle opere buone. Se l´amore cristiano deve essere reale, deve essere efficace, deve risolvere le cause primarie della sofferenza umana. I cristiani possono forse imparare molto dall´efficienza e dalla professionalità delle attività umane ed applicare, quando possibile, metodi pratici, modi di pensare, tecnologie e scienze per rendere le loro attività e l´amore di Cristo più concreto ed efficace. Passiamo costantemente in rassegna le nostre attività apostoliche per giudicare se stiamo affrontando nel modo più efficace le necessità più urgenti del prossimo.