Santa Sede: ai genitori spetta il diritto primario di educare figli

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L’arcivescovo Ivan Jurkovič è intervenuto al Consiglio per i diritti umani a Ginevra nella sessione sul diritto all’istruzione e ha ricordato l’impegno della Chiesa cattolica su questo fronte con oltre 200 mila scuole e più di mille università
Debora Donnini-Città del Vaticano

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I genitori abbiano la possibilità di scegliere le scuole che riflettono meglio i loro valori. Lo chiede l’arcivescovo Ivan Jurkovič, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Ginevra, nel suo intervento alla 38.ma Sessione del Consiglio per i diritti umani nella città svizzera.

No a colonizzazioni ideologiche

In un mondo globalizzato, l’istruzione ha bisogno di “praticare la grammatica del dialogo che forma l’incontro e l’apprezzamento delle diversità culturali e religiose”. Ma “un obiettivo così importante” – spiega mons. Jurkovič – non può essere raggiunto attraverso una “colonizzazione ideologica”, che trasmette “idee errate” sulla natura della società e la persona umana, che si scontrano con la saggezza dei popoli e delle religioni.

Ai genitori il diritto-dovere primario di educare i figli

Mons. Ivan Jurkovič sottolinea, quindi, che il diritto e il dovere primario e inalienabile di educare i figli spetta ai genitori.
Riconoscere questo principio significa anche la possibilità per le famiglie di scegliere le scuole che riflettono meglio i loro valori fondamentali.
Tale libertà è davvero cruciale per consentire all’istruzione di svolgere un ruolo più profondo nel progresso integrale di una data società.

Ogni essere umano ha diritto inalienabile a educazione

La delegazione della Santa Sede ribadisce, poi, che ogni essere umano ha un diritto inalienabile all’educazione. L’educazione mira, infatti, alla formazione della persona umana nel perseguire il suo fine ultimo e il bene delle società di cui fa parte. E come l’Agenda 2030 chiede ai governi di stanziare risorse finanziarie adeguate affinché tutte le persone possano avere “opportunità di apprendimento permanente”, così il presule auspica che la Comunità internazionale sostenga gli sforzi di quei Paesi che in tal senso lottano per il proprio popolo.

L’impegno per l’educazione della Chiesa cattolica

Da parte sua la Chiesa cattolica si sforza continuamente di contribuire attraverso la sua rete di oltre 200mila scuole e più di mille università cattoliche.

Agenti di sviluppo umano integrale

Sostenere il diritto all’istruzione garantisce in effetti ai ragazzi e ai cittadini di domani, “una partecipazione alla ricchezza del patrimonio culturale della loro società e una preparazione al dialogo con uomini e donne di un mondo sempre più interconnesso” per diventare così – conclude mons. Jurkovič – “agenti di pace e di sviluppo umano integrale”.

 

19/6/2018, da: https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2018-06/mons-jurkovic-istruzione-onu.html

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