Sacerdote nega l’Eucaristia a giudice “sposata” con persona dello stesso sesso: la Diocesi lo appoggia

Sharing is caring!

Una diocesi del Michigan ha comunicato di sostenere un sacerdote
che ha detto ad un parrocchiano che – a causa del suo matrimonio civile omosessuale – non dovrebbe ricevere l’Eucaristia.

 

L’inclusione e l’accettazione sono state un segno distintivo delle Chiese cattoliche nella diocesi di Grand Rapids in tutta la storia della diocesi. Rimangono tali. Presuppongono, tuttavia, un rispetto da parte dei singoli per gli insegnamenti e la pratica della più ampia comunità cattolica”, ha detto la Diocesi di Grand Rapids in un comunicato di giovedì.

Nessuna comunità di fede può sostenere la contraddizione pubblica delle proprie credenze da parte dei propri membri. Questo vale soprattutto per questioni centrali per la vita cattolica come il matrimonio, che la Chiesa ha sempre affermato, e continua ad affermare, come sacra alleanza tra un uomo e una donna”, ha aggiunto la diocesi.

La dichiarazione diocesana è arrivata dopo un servizio del canale locale WOOD TV 8 del 26 novembre, che ha affermato che Padre Scott Nolan della parrocchia di Santo Stefano nella East Grand Rapid aveva “negato la Comunione”, al giudice Sara Smolenski, giudice capo del tribunale distrettuale della contea di Kent.

Smolenski, 62 anni, a quanto pare non ha detto al canale di notizie che le era stata negata la comunione durante la Messa, ma piuttosto che Nolan le avesse dato istruzioni telefoniche per non continuare a ricevere l’Eucaristia in parrocchia.

Il sacerdote ha amministrato il sacramento a Smolenski il 17 novembre, secondo una lettera che alcuni parrocchiani hanno inviato al vescovo di Grand Rapids David Walkowiak.

I parrocchiani hanno scritto che Smolenski ha smesso di frequentare S. Stefano “la scorsa primavera per paura che le sarebbe stata negata l’Eucaristia”, come altri parrocchiani apparentemente avevano fatto.

Mentre Smolenski ha partecipato alla Messa del 17 novembre ed ha ricevuto l’Eucaristia, i parrocchiani hanno scritto che Nolan successivamente “l’ha chiamata per chiederle di ‘rispettare la Chiesa’ e non tornare per il Sacramento in futuro”.

Smolenski ha detto alla stazione di notizie che: Il [sacerdote] le ha detto che è stato “perché sei sposata con Linda nello stato del Michigan, non puoi accettare la Comunione”.

“Cerco di essere una buona e fedele serva di nostro Signore Gesù Cristo. La mia fede è una parte enorme di quello che sono, ma è la Chiesa che ha fatto quella fede, la Chiesa stessa dove lui sta prendendo la posizione dicendo “ho-ho, non tu”, ha aggiunto, dicendo anche al telegiornale locale che ha dedicato la sua vita alla Chiesa e recentemente ha fatto una donazione di 7.000 dollari alla parrocchia.

Smolenski avrebbe detto a un collega parrocchiano che ha partecipato alla Messa del 17 novembre per vedere se Nolan le avrebbe amministrato la comunione, secondo le fonti della parrocchia.

Il sacerdote il 27 novembre ha detto a WOOD TV 8 che “ha insegnato quello che tutti i papi che hanno detto sulla famiglia emergente fino a e incluso Papa Francesco,” per quanto riguarda l’accoglienza della santa Comunione.

Nolan ha detto che nel suo ministero è tenuto ad assicurare che coloro che ricevono l’Eucaristia lo facciano in accordo con la dottrina e la disciplina cattolica.

La Chiesa insegna che l’attività omosessuale è un male morale, e che coloro che sono consapevoli del peccato grave non dovrebbero ricevere l’Eucaristia. La Chiesa ha anche insegnato che contrarre un matrimonio civile omosessuale può essere “perseveranza ostinata nel peccato grave manifesto”, il che impedirebbe a una persona di essere ammessa alla Comunione.

La diocesi era d’accordo con la versione degli eventi del sacerdote. “Padre Nolan si è rivolto al giudice Smolenski in privato. I successivi articoli dei media non cambiano l’appropriatezza della sua azione, che la diocesi sostiene”, ha detto il comunicato del 27 novembre.

Nolan, 33 anni, è stato ordinato sacerdote della diocesi di Grand Rapids nel 2013.

Smolenski e Nolan hanno avuto precedenti battibecchi. Il giudice è uno dei numerosi parrocchiani che ha criticato alcune delle azioni di Nolan come pastore della parrocchia, che hanno incluso la richiesta che i lettori alle Messe parrocchiali siano cattolici.

In ottobre, Smolenski ha scritto una lettera agli avvocati del Michigan per segnalare le preoccupazioni di Nolan, che è cappellano dell’Associazione degli avvocati cattolici.

La lettera diceva che Nolan aveva rifiutato l’Eucaristia a due donne in un matrimonio civile omosessuale.

“Questa azione offensiva e umiliante di negare pubblicamente la comunione perché sono gay ha causato molte difficoltà alla parrocchia e nella comunità.

“Questo atto di p. Scott è una chiara indicazione che continuerà a praticare una discriminazione selettiva contro i membri della nostra comunità”, dice la lettera.

Tuttavia, Smolenski ha scritto: “Riconosciamo il diritto di P. Nolan, sotto l’autorità della Chiesa, a negare la Comunione a coloro che non sono si conformano all’insegnamento della Chiesa”.

Anche la diocesi ha riconosciuto questo diritto.

“Padre Scott Nolan, parroco della parrocchia di Santo Stefano, ha dedicato il suo sacerdozio ad avvicinare le persone a Gesù Cristo. Parte del suo dovere nel perseguire tale scopo è quello di insegnare la verità come insegnata dalla Chiesa cattolica, e di aiutarla a radicarsi e crescere nella sua parrocchia. La misericordia è essenziale per questo processo, ma lo sono anche l’umiltà e la conversione da parte di chiunque cerchi di vivere una vita cristiana autenticamente cattolica”, è scritto nella dichiarazione diocesana.

 

J.D. Flyn in:  Catholic News Agency . Traduzione di Sabino Paciolla.

Questo articolo ha 4 commenti

  1. Paolo

    Grazie dell’articolo ma… non si potrebbe tradurlo un pochino meglio?

  2. Jacqueline

    Il Sacerdote ha semplicemente negato il Corpo di Cristo a una persona affinché non mangiasse e bevesse La sua condanna eterna. Atto di carità paterna.

  3. Antonio Volpe

    non faceva così anche S.Padre Pio da Pietrelcina?

  4. Angela Polin

    Non è un discrimine esclusivo contro omosessuali che contraggono unioni civili. Coppie eterossessuali, con alle spalle matrimoni religiosi e divorziati che scelgono di riposarsi o convivere mire uxorio, ugualmente non hanno accesso all’eucarustia. È una legge della Chiesa Cattolica derivante dal Vangelo e chiarita nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Dunque di cosa vanno cianciando questi LGBT americani? Se credono al Vangelo di Gesù Cristo lo rispettino e taccia o!

Lascia un commento