Una norma in cui i trans hanno diritti speciali, che parla di “violenza verbale, psicologica” in modo generico, che prevede privilegi nel lavoro per le persone Lgbt, la vigilanza sui contenuti dei media e l’indottrinamento scolastico: una stretta alla libertà di espressione in cui la discriminazione si realizza anche prima che il fatto si compia, un testo incostituzionale che serve al Parlamento.
Mons. Schneider (As): Consigli spirituali quando la S. Messa è proibita

“Noi ci vantiamo anche delle tribolazioni” (Rom 5, 3)
Milioni di cattolici nel cosiddetto mondo occidentale libero, nelle settimane o addirittura nei mesi a venire, e specialmente durante la Settimana Santa e la Pasqua, culmine dell’intero anno liturgico, saranno privati di qualsiasi atto di culto pubblico a causa della reazione civile ed ecclesiastica alla scoppio della malattia del Coronavirus (Covid-19). La più dolorosa e desolante di queste misure è la privazione della Santa Messa e della Comunione Sacramentale.
Si constata l’atmosfera di panico quasi planetario. Misure di sicurezza drastiche e sproporzionate, associate alla negazione dei diritti umani fondamentali come la libertà di movimento, la libertà di riunione e la libertà di opinione, sembrano essere quasi orchestrate a livello globale secondo un piano preciso.
Un importante effetto collaterale di questa nuova “dittatura sanitaria” che si sta diffondendo in tutto il mondo è il crescente e intransigente divieto di tutte le forme di culto pubblico. L’attuale situazione del divieto di culto pubblico a Roma riporta la Chiesa ai tempi di un divieto del culto cristiano emesso dagli imperatori pagani romani nei primi secoli.