(La Stampa) Il Vaticano contro i sandali-rosario

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La Stampa”, 23/10/2002

L´AGENZIA FIDES SUBISSATA DI LETTERE E E-MAIL INDIGNATE DAL
TERZO MONDO

«A Parigi l´alta moda ha offeso i sentimenti di tanti cristiani»
CITTÀ DEL VATICANO —-

Sui sandali, è un po´ troppo. Alle ultime sfilate di Parigi
alcune top-model hanno sfilato ostentando sandali e cavigliere intrecciate
con perline e croci: in parole povere dei rosari. Il destino ha voluto che
la provocazione modaiola avvenisse proprio mentre il Papa «rilanciava»
quest´antica preghiera, con una «Lettera Apostolica». «Ancora una volta
l’alta moda ha puntato allo scandalo per farsi bassa pubblicità, offendendo
i sentimenti religiosi di tanta gente», commentano a «Fides» l´agenzia di
stampa della Congregazione per l´Evangelizzazione dei Popoli, che ha
ricevuto lettere e e-mail indignate o ironiche, provenienti soprattutto dal
Terzo Mondo. «Gli stilisti credono di provocare i credenti in questo modo,
ma non si rendono conto che il vero scandalo è la povertà che attanaglia il
mondo. I ricchi tessuti e i preziosi gioielli che adornano le belle signore
dell’opulenta società occidentale, provengono dai paesi poveri, dove sono
comprati ad una frazione infinitesimale del loro valore. Noi poveri
continueremo a vestirci di stracci e a tenerci i nostri Rosari contro
l’arroganza dei ricchi», ha scritto a «Fides» suor Rosaria, una missionaria
che vive in uno sperduto villaggio nella Guinea Bissau. Ironico, e amaro, un
missionario: «i poveri boicotteranno l’Alta moda non comprando vestiti
firmati». Positiva suor Leela, una suora che lavora in un villaggio dello
stato del Karnataka, in India, impegnata nella riabilitazione dei bambini
handicappati. «Noi recitiamo ogni giorno il Rosario e la Vergine Maria ci dà
la forza di restituire il sorriso ai bimbi disabili che abbiamo con noi. Se
tutte le ragazze dell’alta moda potessero comprendere quanto è preziosa
quella Corona! Per questo dico loro: quel Rosario che avete alle caviglie,
utilizzatelo per pregare: la vostra vita e la vostra anima ne avrà
giovamento grandissimo»! Polemico don Antonio Carlos Keller, parroco da
sedici anni in una favela, alla periferia di San Paolo in Brasile. «Parigi,
in una notte di alta creatività, ha lanciato la moda dei
“sandali-rosario”…. Ma di questa moda cosa diranno i poveri cristiani che
vivono nelle favelas del Brasile»? I poveri usano il Rosario «come strumento
per mantenere viva la loro speranza». E conclude: «quelli che utilizzeranno
i sandali Rosario, ai poveri non pensano mai… Ma la moda passerà, ci
saranno magari altre aggressioni al nostro sentimento religioso. Allora, per
favore, lasciate in pace quelli che credono. I poveri continueranno a
boicottare i negozi dell’alta moda, vestendosi di stracci e abiti usati. Ma
soprattutto pregheranno per voi, perché l’amore vi illumini». L´unico
sacerdote di Funafuti, gruppo di nove isole coralline nell’Oceano Pacifico,
ricorda Madre Teresa: «Ha sempre fatto riferimento alla povertà più brutta
presente nei Paesi più ricchi, questa povertà ha dato prova di sè attraverso
i sandali ornati da Rosari. Forse costoro non sanno quello che fanno, oppure
non sanno che il Rosario è la memoria della nascita, della morte e della
Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo». Già nel maggio scorso il
Vaticano aveva criticato «la mania incomprensibile» e «poco evangelica» di
portare al collo gioielli preziosi a forma di croce. I sandali-rosario però
costituiscono, per ora, il massimo della provocazione. Per ora.

Marco Tosatti