TURCHIA: un islamico a capo della Repubblica
Gul è il primo islamico Capo dello Stato, negli 84 anni di storia della Turchia laica fondata da Kemal Ataturk sulle ceneri dell’Impero ottomano.
Egli proviene dal partito Giustizia e Sviluppo (AKP) del Premier Recep Tagyyp Erdogan.
Per la sua elezione, avvenuta al terzo scrutinio, con 339 voti su 550 deputati, in pratica solo quelli del suo partito, è stata decisiva l’estrema destra nazionalista del MhP di Devlet Bahcelli, vicina ai Lupi Grigi, che con la sua presenza in aula ha garantito che ci fosse il numero legale.
Islamico contro Padre Pio
La Madonna murata da un musulmano
Non sopporta la statua della Madonna
Immigrato musulmano mura l’edicola
Per l’uomo l’immagine sacra, che si trova davanti alla sua abitazione, era un’offesa alla sua coscienza religiosa.
L’episodio è accaduto in un paesino in provincia di Lecco, il sindaco: "Iniziativa arbitraria e incivile"
La Bibbia, il Corano e Gesù: come arrivare al cuore del credo musulmano
Intervista con Michel Cuypers
D. – Fratel Michel Cuypers, ci parli della sua ricerca e del suo nuovo libro: "Il banchetto. Una lettura della sura al-Ma’ida".
R. – Da una dozzina d’anni porto avanti una ricerca sulla composizione del testo del Corano con il metodo chiamato “analisi retorica”, già sperimentato negli studi biblici. Questa ricerca beneficia di due secoli e mezzo di studi sulla Bibbia e da una ventina d’anni è stata sistematizzata in modo eccellente da Roland Meynet, gesuita, professore di teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Si tratta della riscoperta delle tecniche di scrittura e di composizione che gli scribi del mondo semitico antico utilizzavano per redigere i loro testi. La parola “retorica” si deve quindi in questo caso prendere nel senso preciso di “arte della composizione del testo” (che corrisponde a una parte soltanto di ciò che Aristotele intendeva con "dispositio", la retorica).
La retorica biblica e, più ampiamente, semitica differisce completamente da quella greca, che ha segnato tutta la nostra cultura occidentale e anche la cultura araba, dopo che essa si è aperta all’eredità di quella greca.
Essa è fondata su un principio semplice, la simmetria, che può prendere la forma di parallelismi sinonimici, antitetici o complementari (ossia i tre tipi di parallelismi che l’esegesi biblica, con Robert Lowth e le sue "Lezioni sulla poesia sacra degli ebrei", apparse nel 1753, ha messo in evidenza nei Salmi), o ancora la forma del chiasmo o “parallelismo inverso” (AB/B’A’), e infine il “concentrismo”, quando appare un elemento centrale fra due versanti simmetrici del testo (AB/x/B’A’).
Tali corrispondenze si presentano a diversi livelli testuali: membri, gruppi di membri ecc., fino a sette, otto livelli per testi importanti. L’individuazione di queste simmetrie permette di dividere il testo in unità semantiche e di evidenziarne la struttura, che ne orienta a sua volta l’interpretazione. Infatti lo scopo finale di questa tecnica d’analisi, come per tutte le esegesi, è comprendere il senso del testo. La mia ricerca è dunque assolutamente interdisciplinare, poiché applico al Corano un sistema d’analisi che proviene dagli studi biblici.
All’inizio non era che un’ipotesi di ricerca: si voleva verificare se effettivamente l’analisi retorica biblica fosse applicabile al Corano. Ho cominciato analizzando alcune delle sure brevi e presto è risultato evidente che questo sistema si adattava perfettamente all’analisi del testo coranico: a livello di teoria non cambiava nulla, tutti i principi si verificavano esattamente nel testo del Corano.
Dopo lo studio di una trentina di sure brevi, che sono attribuite all’inizio della profezia maomettana, ho voluto iniziare l’analisi di una sura lunga. Ho scelto la sura 5 (chiamata normalmente “La tavola imbandita”, in arabo al-Ma’ida), perché essa secondo la tradizione sarebbe l’ultima in ordine di tempo: in questo modo il metodo si sarebbe applicato sia per i testi dell’inizio cronologico del Corano sia per quelli della fine. Questo avrebbe permesso di trarre deduzioni ponderate e affermare che verosimilmente la totalità del Corano è costruita secondo questi stessi principi di composizione. (altro…)
Fides.org, Dio: pace o dominio
VATICANO – “Dio: pace o dominio” – Alla presenza di esponenti della Curia Romana, dei Movimenti ecclesiali e delle Realtà religiose, il Presidente del Senato della Repubblica Italiana presenterà domani il programma televisivo dedicato al rapporto tra le religioni per la pace e la convivenza dei popoli. (altro…)
(AsiaNews) Il buono ed il cattivo dell’Iraq di oggi
20/03/2007 IRAQ
Vescovo di Kirkuk: il buono e il cattivo in Iraq dopo questi quattro anni
di Louis Sako*
A quattro anni dallo scoppio della guerra nel Paese del Golfo, una riflessione di mons. Sako: c’è più libertà, ma la pace non si conquista con la guerra; servono riconciliazione e sviluppo dell’economia da una parte e ricostruzione del tessuto sociale dall’altra. Appello ai cristiani iracheni per un ruolo “più dinamico” nella società.
(AsiaNews) I predicatori d’odio
INDONESIA
Al Qaeda e predicatori islamici dietro le decapitazioni di cristiane a Poso
Il maxi ricercato Basri, della Jemaah Islamiyah, confessa di aver decapitato con le sue mani una delle tre studentesse uccise nel 2005 e spiega: eravamo scossi dalla perdita dei nostri cari nel conflitto di Poso, istruttori e predicatori portati da al Qaeda ci hanno addestrato al jihad, facendoci credere che era Allah a volere quelle morti; ma siamo pentiti.