Omosessualità maschile. Un nuovo approccio

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Joseph Nicolosi , Omosessualità maschile: un nuovo approccio, Editore SugarCo, EAN 9788871984612, Prezzo 18,40 €
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Dal Catechismo della Chiesa Cattolica, § 2358 (Corrigenda): “Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza”.
 
E’ facile leggere queste righe ed essere colti da un senso di distonia pensando alle parate dei vari “Gay pride” e alle trasmissioni televisive in cui esponenti del mondo omosessuale parlano di omosessualità come di una condizione “naturale” (ovviamente senza troppo soffermarsi sul significato di questo termine). Perché mai provare “compassione” nei confronti di persone che celebrano giornate dell’«orgoglio» gay? (altro…)

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Bioetica per tutti

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Ramón Lucas Lucas, “BIOETICA PER TUTTI”, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2002, ISBN 88-215-4791-4; pp. 184; 21×13,5; 14€.
 
 
I problemi di bioetica oggi non sono più di dominio esclusivo di un gruppo di specialisti: ne parla il deputato, il professore, il medico, il giornalista, il commesso del bar e la casalinga; la bioetica oggi e per tutti. Per chi sente il valore della vita umana non è possibile evitare le domande cruciali: “Il figlio e un dono che si accoglie o un prodotto che si fabbrica?”; “Tutto ciò che è tecnicamente possibile e moralmente ammissibile?”; “Il fine buono di curare una malattia, come l’Alzaimer, giustifica la sperimentazione su embrioni umani e la loro distruzione?”; “Perché non porre fine al dolore con una ‘buona morte’?” (altro…)

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Il potere e la gloria

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GRAHAM GREENE, Il potere e la gloria, Oscar Mondadori, Italia , 2002, pp. 306, € 6,71
 

Originario di una cittadina della provincia londinese, Berkhampstead, dove nasce nel 1904, Graham Greene è un bambino difficile, solitario e ribelle.
Forse, all’origine di questi suoi comportamenti di disagio, che raggiungono punte drammatiche nei ripetuti tentativi di suicidio, vi è un rapporto conflittuale col padre, direttore didattico della scuola da lui frequentata.
Queste inquietudini, questa sua sete di significato, segno di una personalità alla ricerca del vero e secondo la sua stessa testimonianza decisive per la sua vocazione letteraria, lo condurranno negli anni ad una posizione di mendicanza del cuore, consentendogli ormai adulto di abbracciare la vera fede, cattolica. (altro…)

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Il mito di Garibaldi

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Francesco Pappalardo, Il mito di Garibaldi. Vita, morte e miracoli dell’uomo che conquistò l’Italia, con presentazione di mons. Andrea Gemma F.D.P., vescovo di Isernia-Venafro, e con introduzione di Giovanni Cantoni, Piemme, Casale Monferrato (Alessandria) 2002, euro 14,90.
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PRESENTAZIONE
 
«Parlar male di Garibaldi», fin da quando frequentavo le classi elementari, era ritenuto poco meno che una bestemmia, ma è necessario levare la voce perché certi luoghi comuni, ormai diventati insopportabili, non continuino ad ingannare i semplici.
Vedo bene, dopo aver scorso le pagine di Francesco Pappalardo, che il mito propinatoci tanto abilmente da apparire intoccabile, si va lentamente sgretolando sotto i colpi decisi di una storiografia seria che ristabilisce la verità fondandola su precisa documentazione, così da rendere addirittura ridicolo il «processo di mitizzazione del personaggio, quasi una beatificazione laica […] in una chiave di disarmante apologetica, di liturgica devozione» (cfr. Premessa, p. 25). (altro…)

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Io e il diavolo. Sant’Antonio racconta la sua vita

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Rino Cammilleri, «IO E IL DIAVOLO», Mondadori 2002, pag. 182, 16 Euro 

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ABBIAMO assistito ultimamente a un mediocre sceneggiato televisivo su sant’Antonio di Padova che narrava persino un episodio inventato di sana pianta: il duello iniziale con un amico per una damigella.
 
Non c’era proprio bisogno di quella scena da film di cappa e spada di infima categoria perché vi erano a disposizione tante altre appassionanti avventure reali.
 
A chi volesse ripercorrere fedelmente la sua vita consiglierei di leggere l’autobiografia apocrifa, «Io e il diavolo» (Mondadori), che ha scritto Rino Cammilleri perché, a parer mio, è non soltanto un’opera letteraria eccellente ma anche storicamente attendibile.
 
L’autore s’immedesima talmente nel santo da riuscire a trasmettercene fedelmente l’itinerario di maturazione spirituale fino agli ultimi mesi, quando poco prima di morire volle andare a vivere, pur malato, in una capanna posta sui rami di un albero.
E soprattutto sa farlo parlare al cuore dell’uomo di oggi, come un contemporaneo. 

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Card. Biffi: Liber pastoralis bononiensis

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Giacomo Biffi, “Liber Pastoralis Bononiensis. Omaggio al card. Giovanni Colombo nel centenario della sua nascita”, Edizioni Dehoniane, Bologna, 2002, pagine 874, euro 40,00.

In un solo volume, i testi più acuminati del più controverso dei cardinali italiani.
Come predicare il Vangelo “sine glossa”. Senza cedimenti allo spirito del tempo

Nel 2003 il cardinale Giacomo Biffi, milanese e arcivescovo di Bologna, compirà 75 anni e rimetterà il suo mandato.
 
Per segnare questo passaggio di testimone ha raccolto in un solido volume ben rilegato i suoi dodici testi più importanti e più controversi, prodotti in diciassette anni di episcopato.
 
E a chi ha dedicato il volume? Al terzultimo arcivescovo di Milano, cardinale Giovanni Colombo. Dedica ben studiata. Perché dopo Colombo, a Milano, è venuto Carlo Maria Martini, e dopo quest’ultimo è arrivato Dionigi Tettamanzi. Ma con entrambi Biffi ha sempre avuto poco da spartire, quanto a orientamento e stile. Di Colombo, infatti, Biffi scrive che
«con lui è arrivata alla sua conclusione, dopo quasi novant’anni, l’epoca che nella Chiesa ambrosiana era iniziata nel 1891 con la venuta del beato cardinale Andrea Carlo Ferrari. Un’epoca tra le più luminose e feconde per il calore e la certezza della fede, per la concretezza della iniziative e delle opere, per la capacità di rispondere alle interpellanze dei tempi non con cedimenti e mimetismi ma attingendo al patrimonio inalienabile della verità… Sempre con l’ispirazione e lo slancio attinti alla grande tradizione di san Carlo Borromeo e al ricchissimo, sereno e rasserenante magistero di sant’Ambrogio». (altro…)

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Storia della Chiesa

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\"\"Alessandro Massobrio, Storia della Chiesa, Newton Compton 2005, ISBN: 8854103985 ISBN 13: 9788854103986, € 6.00

 
Disponibile solo su: http://www.theseuslibri.it/

 
 
Capitolo XIII. La Chiesa innanzi alle dottrine politiche dell\’Ottocento: liberalismo e socialismo. Il Concilio Vaticano I (pp. 141-150)
 
Profilo storico-geografico
 
 Léon Daudet (1) amava dare dello stupido al XIX secolo. In effetti, a questa età delle macchine e delle rivoluzioni, s\’adatta forse meglio la definizione di brutto. Non aveva tutti i torti il vecchio Talleyrand, che durante il regno di Luigi XVIII (1755­1824), rimpiangendo il frivolo tempo del rococò, diceva che «non sapevano cosa significasse gioia di vivere coloro che non avevano vissuto cent\’anni prima».
 Certamente, la joie de vivre, il gusto estetico della vita, scompaiono in questa età in cui la rivoluzione industriale porta a completo sviluppo le proprie premesse. Fanno ingresso nella storia le grandi masse, le forze del capitale e del lavoro. La classe borghese che aveva rovesciato l\’Ancien Régime, sviluppa una propria ideologia. Si chiama liberalismo ed è la figlia timida della Rivoluzione.
 Alle sue spalle, o meglio sotto di lei, le forze oscure del proletariato elaborano una coscienza di classe. Il socialismo utopistico dei Saint-Simon, dei Fourier, degli Owen (2) è ancora tutto permeato di aspirazioni evangeliche. Ma presto Carl Marx (1818-1883), identificando nel proletariato la classe destinata alla vittoria, avrebbe posto nelle mani di quest’ultimo una formidabile arma ideologica.
 Il \’48, l\’anno delle rivoluzioni, vide il trionfo di quelle forze che la borghesia stessa aveva scatenato. Gli Austriaci, in Lombardia, si ritirano nelle fortezze del Quadrilatero; in Francia è rovesciato il regime di Luigi Filippo (3), Metternich (4) è costretto ad abbandonare Vienna.
 Dal 1848 in poi le forze borghesi si pongono su posizioni conservatrici. S\’alleano ai monarchi, fanno fronte unico con le aristocrazie. Ma lo spauracchio della rivoluzione, sempre agitato, come un drappo rosso innanzi agli occhi dei moderati, si concretizza nel \’71 con la Comune di Parigi. E tocca ai prussiani "ristabilire l\’ordine" nella capitale francese.
 L\’esposizione di Londra del 1851 battezza frattanto una nuova età: quella del colonialismo. Il grande capitale, ormai inseparabile alleato dei governi, abbisogna di nuovi mercati, nuove riserve di materie prime, mano d\’opera a basso costo. Accanto ad Inghilterra e Francia, nazioni tradizionalmente votate alle imprese d\’oltre mare, si affacciano alla ribalta anche Stati giovani che da poco hanno raggiunto l\’unità territoriale: Italia e Germania.
 Per quanto riguarda la cultura, l\’Ottocento nasce romantico e muore decadente. Al Romanticismo, che domina in Europa sino alla rivoluzione del \’48, succede un\’età più rigorosa che, al posto della tradizione e della storia, adora la scienza. Ma i cannoni prussiani, che nel 1871 bombardano Parigi, pongono fine all\’illusione secondo la quale la filosofia positiva possieda essa sola le chiavi dell\’universo.
 L\’intellettuale dell\’ultimo scorcio di secolo (sino alla prima guerra mondiale circa) è un esule, uno sbandato, alla ricerca delle proprie radici.

 Perduta la fede nella scienza, egli è incerto se affidarsi a Dio o alla disperazione. Le filosofie fanno nuovamente appello all\’irrazionale, al vitalistico; la letteratura scopre il simbolo; la politica, infine, conia un nuovo termine, carico di infausti presagi: il nazionalismo. (altro…)

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LA CHIESA. Introduzione alla Ecclesiologia

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\"\"J. R. Pérez Aranguena, LA CHIESA. Introduzione alla Ecclesiologia, ISBN: 88-8155-190-X, Ares Biblioteca teologica di base, Pagine: 152, Euro 10,33

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C’è una frase di san Cipriano, celebre e veritiera: «Nessuno può avere Dio come Padre, se non ha la Chiesa come Madre» .
Le pagine che seguono si soffermano sulla Chiesa, che è Madre, nonché via per la conoscenza e per il vero amore di Dio, che è Padre.
Come Madre, la Chiesa genera, crea ed educa nella fede i figli di Dio. Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice: «È nella Chiesa, in comunione con tutti i battezzati, che il cristiano realizza la propria vocazione. Dalla Chiesa accoglie la Parola di Dio che contiene gli insegnamenti della “legge di Cristo”. Dalla Chiesa riceve la grazia dei sacramenti che lo sostengono lungo la “via”. Dalla Chiesa apprende l’esempio della santità» .
Fra le tante manifestazioni del suo servizio materno, la Chiesa è costantemente e vicina ai suoi figli per incoraggiarli e consolarli, per averne cura in mille modi, e se si sono allontanati, per attenderli e per riceverli al loro ritorno, e per indicare loro il cammino della speranza che, per mezzo di Cristo e dell’azione dello Spirito Santo, conduce alla casa eterna del Padre. La Chiesa si pone così, letteralmente, al crocevia delle relazioni vitali fra gli uomini e Dio. (altro…)

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Antonio Livi, La ricerca della verità (Dal senso comune alla dialettica)

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\"\"Antonio Livi, La ricerca della verità (Dal senso comune alla dialettica), Casa editrice Leonardo da Vinci, Roma 2001, pp. 290, € 21,00. 

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Antonio Livi, professore ordinario di “Filosofia della conoscenza” nell’Università Lateranense di Roma, si è formato alla scuola tomista del francese Étienne Gilson ampliandone coerentemente le indagini gnoseologiche, sia rispetto alle condizioni di possibilità di una filosofia cristiana, sia nella legittimazione del realismo metafisico.
 
In tal modo, egli ha guadagnato un’originale e sistematica elaborazione teorica del “senso comune” come esperienza originaria nella quale è possibile individuare il criterio assoluto della verità logica; negli ultimi dieci anni, Livi si è proficuamente dedicato allo studio del realismo metafisico, producendo una triade di saggi assai noti agli specialisti del settore: Filosofia del senso comune (Ares, 1990), Il senso comune tra razionalismo e scetticismo (Massimo, 1992) e infine Il principio di coerenza: senso comune e logica epistemica (Armando, 1997).

Il testo che si sta qui esaminando, La ricerca della verità (Dal senso comune alla dialettica), si presenta come una propedeutica filosofica.
L’Autore, infatti, non manca di puntualizzare che «lo scopo specifico di questa “Iniziazione alla filosofia della conoscenza” è di far convergere tutti i discorsi che di solito si fanno in gnoseologia sull’unico problema davvero fondamentale, che è quello della verità» (p. 9).

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Introduzione alla Sacra Scrittura, Edizioni Ares

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\"\"Josemaría Monforte, CONOSCERE LA BIBBIA. Introduzione alla Sacra Scrittura, Edizioni Ares, Collana: Biblioteca teologica di base, ISBN: 88-8155-200-0, Pagine: 184, Euro 10 

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Alcuni anni fa mi raccontarono un episodio. Non ricordo il nome del protagonista, né i dettagli di questo fatto, però il contenuto rimase impresso nella mia memoria
Un sacerdote era in viaggio in treno dalla città dove risiedeva verso un paese vicino, a lui sconosciuto, per tenere una conferenza sulla Bibbia. Quando arrivò, nella stazione del paese non c’era nessuno a cui rivolgersi. Vide un gruppo di bambini che stavano giocando a calcio in un campetto lì vicino, si avvicinò loro e chiese informazioni. «Scusate se vi interrompo» disse loro «qualcuno mi potrebbe indicare come si va da qui al municipio subito?». Si avvicinarono circondandolo e uno più smaliziato, pallone in mano, inizia questo dialogo: «Senta Padre, che cosa ha perso nel municipio?». «Devo tenere lì una conferenza» risponde il prete, passando sopra all’impertinenza del ragazzo. «E… di che cosa parlerà?». «Ascolta… – risponde divertito il sacerdote – Parlerò di come si va in Cielo». Il rossore tinge la faccia del bambino che risponde spontaneo: «Va a parlare di come si va in Cielo…e non sa come si arriva al municipio?».
Mi sento molto vicino a questo sacerdote, perché è mia intenzione, con queste pagine, mostrare la strada per il Cielo, attraverso la Bibbia. Riassumere in poche pagine quello che la Bibbia dice – o come «come andare in cielo» – non è affatto facile. Tra le altre cose, perché la Bibbia è una biblioteca di 73 libri sui quali sono state scritte intere biblioteche.

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