Firma anche tu la Supplica ai vescovi dell’Emilia-Romagna: SI alla famiglia naturale!

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Si prega di firmare solo se cattolici residenti in Emilia-Romagna.
Le firme sono destinate a ciascuno dei 14 Vescovi della nostra Regione.
Più sotto il testo della lettera ai vescovi

Supplica ai vescovi dell’Emilia-Romagna: SI alla famiglia naturale!

Le firme sono state inviate ai 14 Vescovi della nostra Regione

Eccellenze Reverendissime,
ci rivolgiamo a Voi come figli per chiedere di capire meglio alcune iniziative ecclesiali relative agli attivisti LGBT.
Ci riferiamo in particolare ad un articolo apparso sull’Avvenire, che riporta le controverse tesi del Padre James Martin S.J. (Cfr. http://www.lanuovabq.it/it/omosessualita-il-vescovo-chaput-contro-padre-martin) e ci è sembrato non chiaro.
Rileviamo che silenzi, ammiccamenti e ambiguità si stanno diffondendo anche nelle parrocchie.
Un parroco del capoluogo regionale ha augurato a un padre che «uno dei vostri figli vi riveli di essere omosessuale»;
un altro ha adottato il catechismo della Elledici con due padri (cfr. http://www.lanuovabq.it/it/coppia-gay-fa-capolino-nel-catechismo-per-bambini );
in una scuola cattolica della Romagna suore fanno visionare la storia dell’elefantino Elmer (Cfr. http://www.lanuovabq.it/it/amore-gay-le-reazioni-preconfezionate-dei-bimbi ).
E anche la pedofilia si diffonde tra i parroci più giovani, come si può verificare su Google notizie.
Nel mondo moderno è già difficile mantenere la castità prematrimoniale e la fedeltà coniugale, ma ora sentiamo minacciati i nostri figli: i vari gay pride, la propaganda omosessualista, le iniziative LGBT, il pretesto dell’inesistente omofobia e bullismo: tutto questo è utile a diffondere la c.d. ideologia gender che, come ha detto più volte il Santo Padre, mina alle fondamenta la famiglia naturale.

Vi supplichiamo, pertanto, di dire una parola chiara, forte e inequivocabile in difesa della famiglia naturale, nella nostra Regione più minacciata che altrove.
Nostra Signora Vi ottenga il coraggio di andare contro corrente per riaffermare le verità naturali e difendere le nostre famiglie!

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Eccellenze Reverendissime,
ci rivolgiamo a Voi come figli per chiedere di capire meglio alcune iniziative ecclesiali relative agli attivisti LGBT.
Ci riferiamo in particolare ad un articolo apparso sull’Avvenire, che riporta le controverse tesi del Padre James Martin S.J. (Cfr. http://www.lanuovabq.it/it/omosessualita-il-vescovo-chaput-contro-padre-martin) e ci è sembrato non chiaro.

Rileviamo che silenzi, ammiccamenti e ambiguità si stanno diffondendo anche nelle parrocchie.

Nel mondo moderno è già difficile mantenere la castità prematrimoniale e la fedeltà coniugale, ma ora sentiamo minacciati i nostri figli: i vari gay pride, la propaganda omosessualista, le iniziative LGBT, il pretesto dell’inesistente omofobia e bullismo: tutto questo è utile a diffondere la c.d. ideologia gender che, come ha detto più volte il Santo Padre, mina alle fondamenta la famiglia naturale.

Vi supplichiamo, pertanto, di dire una parola chiara, forte e inequivocabile in difesa della famiglia naturale, nella nostra Regione più minacciata che altrove.

Nostra Signora Vi ottenga il coraggio di andare contro corrente per riaffermare le verità naturali e difendere le nostre famiglie!

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SE SEI CATTOLICO E RISIEDI IN EMILIA-ROMAGNA SOTTOSCRIVI QUESTA SUPPLICA:
LA TUA RICHIESTA ARRIVERA’ AI NOSTRI 14 VESCOVI

Questo articolo ha 13 commenti

  1. Alberto

    Argomento da difendere senza se e senza ma. Distinguiamo e condanniamo il peccato, mentre il peccatore è sempre accolto a braccia aperte, ma sempre secondo il magistero della chiesa. Il mondo deve compiacere a Dio, non viceversa.
    Cari Vescovi siete chiamati a seguire Cristo, non le correnti o le “mode”.

  2. Sergio

    Sembra che tutti si sentano in dovere di difendere gli omosessuali che per dimostrare di essere normali scendono in piazza vestiti come pagliacci (quando va bene) e pretendono che tutti siamo come loro! Siamo al punto che i discriminati sono gli eterosessuali (guai a dire “normali”).

  3. Marco

    Il mondo va avanti grazie all’incontro del maschile col femminile. Chi nasce maschio muore uomo e chi nasce femmina muore donna. Il fratello che che non è d’accordo è la pecorella smarrita. Le oligarchie che vogliono guadagnare dalle pecorelle smarrite, devono essere fermate

  4. teresa grandi

    La Chiesa Mater et magistra e tutti i nostri Pastori dovrebbero tuonare contro il peccato di sodomia,
    I loro silenzi e comprensioni verso i sodomiti, confonde e lascia spazio ad altre errate interpretazioni.
    Essa deve ritornare farsi sentire chiara, forte e infallibile: “Perdono e accoglienza al peccatore chi si pente, condanna senza se e senza ma al peccato! “.

  5. Hobbit

    Gli uomini non hanno perciò alcun motivo di scusa: hanno conosciuto Dio poi si sono rifiutati di adorarlo e di ringraziarlo come Dio……per questo Dio li ha abbandonati lasciandoli travolgere da passioni vergognose: le loro donne hanno avuto rapporti sessuali contro natura…gli uomini con uomini commettono azioni turpi e ricevono così in loro stessi il giusto castigo per questo traviamento.( Romani 1, 18-26)

  6. Paolo

    1Corinzi 6:9-11
    9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri,
    10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
    11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio!
    _
    La Parola di Dio è chiara, chi incontra Cristo cambia radicalmente vita per il regno dei cieli, chi fa una strada diversa ed era di Cristo pecca contro lo Spirito Santo e questo peccato resta perché si vive in apostasia!

  7. Giuliana Galassi

    pregherò perchè vi sia più chiarezza su questi temi fra le persone che appartengono a Cristo attraverso il Battesimo. lo farò intensamente partecipando al pellegrinaggio a piedi Macerata Loreto che si svolge nella notte tra sabato 9 giugno e domenica 10 giugno

  8. Gabriele

    Si, stiamo travalicando, è ora che la Chiesa della nostra regione prenda posizione chiara e decisa. Ovviamente con tanta Misericordia, che però non deve voler dire passare sotto silenzio o come fanno alcuni ministri, giustificare sempre e addirittura sostenere la l’omosessualità.

  9. Gianfranco Vanzini

    Il 4° Comandamento dice:onora tuo padre e tua madre, cioè un uomo e una donna.
    Cari Pastori riprendete a studiare e divulgare il Decalogo e nonle chiacchiere degli Lgbt. Le persone si amano e si aiutano le ideologie cattive si combattono.

  10. Fabio Massimo Addarii

    Si sentiamo il bisogno di Pastori che sappiano “urlare” la Verità del VANGELO e che sappiano insegnare ciò che la Santa Chiesa insegna da duemila anni. Non vogliamo pastori che si trasformano in agnelli e lasciano i lupi liberi di sbranare il gregge!

  11. Andrea

    Gesù Cristo, Dio, ha parlato chiaramente. ma dove non c’è Lui, o meglio dove non lo si riconosce come Dio, ecco che tutto è corrotto e si ritorce contro l’umanità col pretesto di fare dell’aberrazione la normalità. E’ il gioco di satana. Non lasciamoci ingannare. Noi siamo di Dio. L’unico Dio.

  12. Carla

    La chiesa non si può schierare contro gli omosessuali perché sono peccatori vessati dal satana.
    Si può solo schierare contro le lobby gay omosessualiste, questo sì!
    Conosco qualche omosessuale che viene in chiesa e cerca Dio e non è giusto che questa persona venga cacciata.
    Sono le lobby che vanno combattute e mi sembra che ci sia qualcuno che difende a spada tratta le lobby, non solo il padre Martin gesuita.
    Poi comunque nel Peccato ci siamo tutti, anch’io, anche i fidanzati siamo sempre lì.
    Per il peccato di impurità forse l’essere gay è più grave perché anche contro natura. Però quando ti confessi sono sempre impurità quindi non si può puntare il dito.
    Detesto le lobby gay e la cultura gender, e per questo mi sto battendo.

  13. Renzo Augusto Allegri

    Spesso mi chiedo perchè non venga mai, o quasi mai, citato il passo della Lettera ai Romani di San Paolo. Credo che Paolo abbia scritto quelle parole con grande dolore. Ma sapeva di doverle scrivere, perché tracciano un quadro crudo ma reale della situazione vista nel disegno di Dio.
    “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balia d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa” (Rom., 1, 18-32).

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