Mons. Daly (USA): Dei vescovi vogliono compromessi sui principi morali fondamentali

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Ci sono alcune diocesi e comunità religiose dove c’è una cricca che gestisce le cose. Sono definiti dalla loro sessualità? Possono benissimo esserlo”.

Credo che la Chiesa sia divisa perché abbiamo persone che vogliono scendere a compromessi – e sto parlando dei vescovi – sui principi morali fondamentali su cui la Chiesa è rimasta molto chiara e ferma”.

Abbiamo attraversato un periodo di tempo – per una qualsiasi ragione: debolezza, relativismo morale, peccato, anche il male – nel quale non è la chiesa che Cristo ha fondato”.

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Dal Blog di Sabino Paciolla. Abbiamo già conosciuto su queste pagine l’arcivescovo Thomas Daly, di Spokane, Stato di Washington. Lo abbiamo apprezzato per la sua schiettezza, che non manca anche in questa intervista. Ho preso solo alcuni sprazzi di una lunga intervista rilasciata a Daniel Walters, dividendo l’articolo in capitoletti. Ecco gli stralci nella mia traduzione.

Il vescovo di Spokane, Thomas Daly, sulla divisione nella Chiesa cattolica:

“Un arcivescovo mi ha detto un paio di anni fa – era un arcivescovo della East Coast, è stato ordinato nei primi anni ’70 – ha detto: ‘Non ho mai visto la chiesa così divisa nella mia vita’. E questo è un uomo che ha vissuto la follia della fine degli anni ’60 e ’70 nella Chiesa.
E sarei d’accordo su questo. Penso che ci sia una divisione.
Credo che la Chiesa sia divisa perché abbiamo persone che vogliono scendere a compromessi – e sto parlando dei vescovi – principi morali fondamentali su cui la Chiesa è rimasta molto chiara e ferma”.

Su come la Chiesa cattolica è stata arrogante:

“La Chiesa, quando è arrogante, è peccaminosa. Quando è umile, cresce nella sua santità. E credo che l’atteggiamento di certi vescovi e oltre (cioè anche cardinali…, ndr) sia stato un atteggiamento di arroganza.
Cosa deve fare la Chiesa? Dobbiamo essere sinceri. Non mi piace la parola ‘trasparente’. Sembra il fraseggio della nostra agenzia pubblicitaria, della nostra agenzia di pubbliche relazioni, ci rende raffinati. ….. Noi tutti comprendiamo il significato di ‘verità’. Qual è la verità? Per quanto riguarda McCarrick, chi sapeva cosa e perché?
Che aspetto ha l’arroganza? E’ il non ascoltare persone che sono piene di fede – non persone che stanno cercando di distruggere la Chiesa – persone piene di fede che dicono: ‘Vogliamo conoscere la verità’. Vogliamo sapere che voi, come nostri vescovi e sacerdoti, vi preoccupate di noi, che ci proteggete e che ci fate da pastori”.

Su ciò che causa la cattiva condotta sessuale nel clero:

La cattiva condotta sessuale del clero, può essere causata dalla debolezza. Può essere l’uso di droghe e alcool e la solitudine. Può essere, infatti, malvagio e diabolico”.
“C’era un sacerdote in California che portava i bambini a casa sua in estate, li faceva ubriacare, li violentava, e poi faceva servire loro la messa il giorno dopo. Un avvocato, al quale era stato inizialmente chiesto di difenderlo, disse: ‘Non posso. Quest’uomo è malvagio’. Credo che quel caso sia malvagio”.
“Un sacerdote che si faccia coinvolgere da una donna, non credo sia una cosa malvagia. Questa è debolezza. Grossomodo quello che improvvisamente capita a un uomo in un buon matrimonio.
“C’è un elemento diabolico in questo (cioè nell’abuso fatto da un sacerdote, ndr), penso, perché una Chiesa indebolita è una Chiesa che non può proclamare il Vangelo.
“Ci sono anche sacerdoti che non prendono sul serio ciò che significa aver fatto dei voti. Penso che stiamo vedendo – e non mi è mai stato detto questo – che alcuni sacerdoti pensano che il voto di astinenza sia: ‘Non mi sposerò con una donna. Così, dunque, posso fare sesso con chiunque’. Questa è una violazione del voto”.

Se è d’accordo con Viganò che “le reti omosessuali presenti nella Chiesa devono essere sradicate”:

“So che ci sono state situazioni – e su questo sono stato intervistato dal Wall Street Journal – ci sono alcune diocesi e comunità religiose dove c’è una cricca che gestisce le cose. Sono definiti dalla loro sessualità? Possono benissimo esserlo.
“Il rettore quando ero in seminario mi disse, se c’è una sottocultura gay in un presbiterato o seminario, allora il comportamento clandestino porta ad altri comportamenti clandestini. Stai vivendo segretamente una doppia vita. E questa è la ricetta del disastro.
“Se guardi, storicamente, se guardi a Lafayette, Louisiana, c’è stato questo scandalo negli anni ’90.
“Dissero che la diocesi era stata compromessa perché avevano accolto ragazzi che erano stati cacciati da un’altra diocesi, e [un sacerdote] disse, quindi, non ho intenzione di prendere provvedimenti nei vostri confronti, perché so che ve la state spassando con i bambini; non avete intenzione di prendere provvedimenti nei miei confronti, perché sapete che ho una relazione con la mia segretaria; e non abbiamo intenzione di prendere provvedimenti nei confronti di tizio perché è stato arrestato da qualche parte.
“E’ stata questa cultura della segretezza e dello scandalo”.

Sulla possibilità che un prete sia gay:

“Il documento vaticano proibisce [che entrino in seminario] le persone con tendenze omosessuali ‘profonde’. E parlano di coloro che vivono in una cultura gay. Tutti sono chiamati alla castità – la castità è diversa dal celibato. Una persona sposata è casta, nel senso che non infrange le promesse del matrimonio.
“Un sacerdote è chiamato ad essere casto nel senso che non deve infrangere i suoi voti con la cattiva condotta sessuale. Il problema dell’omosessualità nel sacerdozio è che un individuo si definisce per la sua sessualità, e non sostiene l’insegnamento della Chiesa sulla chiamata alla castità. Sei chiamato ad insegnare ciò in cui la Chiesa crede”.

Riguardo il suo colloquio con il governatore del Washington Democratic Lt. Gov. Cyrus Habib quando il vescovo Daly ha visitato la capitale, poco dopo aver inviato una lettera in cui annunciava che i politici che difendono l’aborto non dovrebbero fare la Comunione:

“Il vice governatore voleva incontrarmi. E io l’ho incontrato. E’ stata un’ottimo incontro…… Si è convertito al cattolicesimo a Oxford.
Mi ha detto: ‘Vescovo, non pensa che la [sua] lettera, piuttosto che aiutare le persone, pensi a quei deputati cattolici eletti sul fil di lana, ai margini, possa aver distrutto la loro disponibilità a venire a vedere la verità di quello che sta dicendo?’ Sto parafrasando.
“Ed era un’ottima domanda. Ho detto: ‘Non ho detto che li avrei scomunicati’. Fondamentalmente li ho chiamati a riconciliarsi con Cristo e con la Chiesa….. e discutere di queste cose con il loro pastore.
“…..Su questi temi fondamentali della vita, tu devi scegliere di vivere la tua fede e non compartimentalizzare la tua fede”.

Sul fatto se i cattolici divorziati e risposati dovrebbero fare la Comunione:

“No. Il fatto è che non saremo un [lettore di codici a barre] che scannerizza il loro impegno di fede. La Chiesa non può mai perdere la sua missione di misericordia. Questo è cruciale per la Chiesa. Ci sono momenti in cui la Chiesa è stata dura. Non penso che questo sia duro. Penso che dobbiamo assicurarci di non compromettere ciò che Gesù ha insegnato…
“Il mio obiettivo come vescovo di Spokane è quello di aiutare le persone a cercare Dio con cuore sincero”.

Sul perché alcune cose lo fanno arrabbiare riguardo lo stato attuale della Chiesa:

“Ho votato (nella riunione di Baltimore dei vescovi statunitensi dello scorso novembre – vedi video sotto – ndr) per chiedere al Vaticano che rilasci tutti i [documenti] su McCarrick (l’ex cardinale ridotto allo stato laicale in seguito agli abusi sessuali, anche su minori, ndr).
“Siamo stati accusati da un vescovo che si alzato in piedi (credo si riferisca al card. Cupich, ndr) di essere sleali nei confronti del Santo Padre su questo punto. [Invece, la nostra richiesta] Non aveva niente a che fare con la slealtà. Dovevamo andare in fondo a questa vicenda.
“Tu conosci laici, brava gente fedele – non sto parlando di gente scontenta, che è arrabbiata due volte all’anno con la Chiesa –  è inorridisci [pensando] che questa cosa sia accaduta nella Chiesa.
“Proprio quando pensavamo fosse finita (dopo la prima crisi di abusi del 2002, ndr), viene fuori di nuovo. Sono arrabbiato. La Chiesa è necessaria. La Chiesa si indebolisce quando cade preda delle cose che dovrebbe evitare.
“Abbiamo attraversato un periodo di tempo – per una qualsiasi ragione: debolezza, relativismo morale, peccato, anche il male – non è la chiesa che Cristo ha fondato. Sì, può essere peccaminoso, siamo esseri umani deboli. Ma il peccato non può guidare o, vergogna, nascondere la questione. Perché mi sono imbattuto, arrabbiato, è ho visto quanto sia importante la fede cattolica nella vita delle persone.
“Ho visto quanto bene fa la Chiesa. E c’è un intero gruppo di persone che dice: “Vuoi che io faccia parte di questo? Di questo gruppo di degenerati? Chi ha ferito i nostri figli? Chi ha mentito su questa cosa? Chi prende i nostri soldi? E poi non riescono mai a vedere Cristo come il Salvatore. È allora che mi colpisce, la Chiesa ha bisogno di una chiamata alla santità e di una riforma”.

 

da: https://www.sabinopaciolla.com/arciv-daly-penso-che-dobbiamo-assicurarci-di-non-compromettere-cio-che-gesu-ha-insegnato/ – Fonte: inlander

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