(ZENIT) Internet pericolo e risorsa per la Chiesa

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Consacrati, missionari nel cyberspazio

Un libro raccoglie le esperienze di vita consacrata on-line ROMA, martedì, 21 febbraio 2006 (ZENIT.org).- E’ appena giunto in libreria “Consacrati on line. Rotte per la navigazione dei religiosi in Internet” (Ancora, pp.176, Euro 14), un volume scritto da Vincenzo Comodo, docente di Sociologia presso l’Istituto di Teologia della Vita Consacrata “Claretanium” della Pontificia Università Lateranense.

Si tratta di un libro che registra una situazione inedita nel mondo della vita consacrata: l’aumento dei consacrati che navigano in Internet e dei siti da loro gestiti.

Nella prefazione, suor Enrica Rosanna, Sottosegretario per la Congregazione degli Istituti di Vita Consacrata, ha spiegato che “in prima battuta, si potrebbe valutare assai positivamente l’uso della Rete da parte dei consacrati” perché “Internet non è un tradizionale mezzo di comunicazione di massa, ma è qualcosa di più. Di molto più: è un ambiente culturale”.

“In questa realtà cibernetica, non solo si può ricevere, ma si può anche inviare comunicazione; non solo si può consumare, ma si può anche produrre cultura..”, ha aggiunto.

Secondo suor Rosanna, “nella dilagante deregulation del Web, i consacrati possono essere o semplici fruitori di comunicazione o promotori della cultura cristiana in tutte le sue forme. Di una cultura cristiana che, molte volte, viene offesa ed attaccata da culture anticlericali e anticristiane, nei suoi valori e nei suoi annunciatori”.

“E non è un caso che proprio i consacrati costituiscano i bersagli preferiti su cui far fuoco!”, osserva.

“Proprio per evitare di imbattersi in cose non belle, quali inganni, pericoli, truffe, sporcizie è fondamentale sapere cos’è Internet, ed è necessario, che ogni cybernauta non smarrisca il senso dell’orientamento cristiano”, avverte.

Tuttavia, suor Rosanna tiene a ribadire che “Internet non è solo pericolo: è una risorsa per la Chiesa Cattolica, in generale, e per la vita consacrata, nello specifico. Sono, infatti, tantissime le opportunità che la Rete offre per proclamare il Vangelo e per comunicare la vita consacrata, in tutte le sue espressioni”.

“Non minori sono le occasioni per promuovere i carismi di fondazione e per avviare nuove iniziative pastorali. In particolar, modo di tipo vocazionale – ha sottolineato –. Si pensi, ad esempio, alle vocazioni scoperte o nate in Internet”.

Sul piano delle opportunità, il Sottosegretario del dicastero Vaticano “vede in Internet uno straordinario mezzo attraverso cui avviare nuovi programmi di comunicazione interna alla vita consacrata: sia nel singolo Istituto, sia nel campo intercongregazionale: per condividere la consacrazione, mettendo in comune saperi ed esperienze”.

“Per la stessa ragione – ha precisato suor Rosanna – se si vuole evangelizzare parlando i linguaggi digitali, applicare iniziative pastorali in Rete e praticare forme di comunicazione interna alla vita consacrata, è indispensabile … saper approfittare della lettura di questo libro per trovare strade nuove e feconde di evangelizzazione”.

Intervistato da ZENIT, Vincenzo Comodo, che è pure docente di Bioetica all’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum”, ha affermato che “questo volume, costituisce anche la risposta alle tante richieste di approfondimento sulla tematica, ricevute durante molti incontri di formazione per religiosi e religiose e in occasione dei corsi su ‘Internet e vita consacrata’”, tenuti presso l’Istituto di Teologia della Vita Consacrata “Claretianum” di Roma.

Sul come gli Istituti religiosi possano utilizzare le potenzialità di Internet e sui perché i consacrati debbano evangelizzare in Rete ed essere missionari nel cyberspazio, Comodo ha sostenuto che “bisogna essere pienamente consapevoli di cosa sia Internet”.

Tale condizione, a suo avviso, va rispettata da tutti, “non soltanto dai gestori e dai responsabili dei siti – maggiormente impegnati nel ruolo di operatori della comunicazione cristiana e di promotori della cultura ecclesiale –, ma anche dai semplici navigatori”.

Secondo l’autore del libro “per comprendere le sue rivoluzionarie caratteristiche e per eseguire una sua valutazione d’impatto socio-globale, non bisogna attenersi unicamente agli schemi della classica mediologia di massa, ma occorre aggiornare l’approccio e i modelli di analisi in relazione ai media digitali e interattivi”.

Questo anche al fine di comprende meglio “come sono già cambiati (e come cambieranno ancora!) i modi di fruire e di usare gli stessi media; così come sono già mutate (e come continueranno a mutare!) le forme per comunicare il Vangelo”, ha affermato.

Negli ultimi due capitoli del libro, Comodo illustra le principali opzioni disponibili per i consacrati on-line. Sia sul fronte esterno – “che offre innovative applicazioni per prolungare l’apostolato, per promuovere il carisma dell’Istituto, per la pastorale vocazionale” –, sia sul versante interno – “per avviare nuove politiche di comunicazione nella Congregazione e nell’ambito di tutta la vita consacrata”.

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