(S&V) La scienza avanza anche senza genocidi

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Comunicato
n° 26 del 08 Ottobre
2007

SCIENZA & VITA: DA CAPECCHI PASSI
AVANTI SENZA SPERIMENTAZIONI SUGLI EMBRIONI
UMANI
L’Associazione Scienza & Vita esprime grande
soddisfazione per l’attribuzione del Premio Nobel della medicina al
ricercatore italiano Mario Capecchi, per la messa a punto della tecnica
del “gene targeting”, utilizzando cellule staminali di embrioni murini,
ovvero dei topi. Si tratta di una tecnica – prosegue l’Associazione – che
può avere importanti applicazioni nella medicina clinica, dal momento che
consente di costruire modelli di malattia genetica umana negli animali da
laboratorio, per poi studiarne l’evoluzione e verificare l’efficacia di
potenziali terapie.
L’utilizzo di modelli animali su cui sperimentare
– aggiunge Scienza & Vita – consente di incrementare le conoscenze su
genesi, evoluzione e cura delle malattie umane senza necessità di
distruggere embrioni umani per ottenere cellule staminali embrionali. Si
tratta, dunque, di un importante risultato in sintonia con gli auspici di
Scienza & Vita – più volte formulati anche durante la campagna per il
referendum sulla Legge 40 – volti ad incrementare la sperimentazione su
modelli animali. Inoltre è la riprova che il divieto espresso dalla stessa
Legge 40 alla sperimentazione su embrioni umani non esclude che conoscenze
strategiche e di per sé rivoluzionarie, possano essere acquisite con altre
metodiche. Una conferma puntuale – se pure ce ne fosse bisogno – che la
buona scienza è sempre alleata dell’uomo.