Introduzione alla Sacra Scrittura, Edizioni Ares

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\"\"Josemaría Monforte, CONOSCERE LA BIBBIA. Introduzione alla Sacra Scrittura, Edizioni Ares, Collana: Biblioteca teologica di base, ISBN: 88-8155-200-0, Pagine: 184, Euro 10 

Sconto su: http://www.theseuslibri.it/

Alcuni anni fa mi raccontarono un episodio. Non ricordo il nome del protagonista, né i dettagli di questo fatto, però il contenuto rimase impresso nella mia memoria
Un sacerdote era in viaggio in treno dalla città dove risiedeva verso un paese vicino, a lui sconosciuto, per tenere una conferenza sulla Bibbia. Quando arrivò, nella stazione del paese non c’era nessuno a cui rivolgersi. Vide un gruppo di bambini che stavano giocando a calcio in un campetto lì vicino, si avvicinò loro e chiese informazioni. «Scusate se vi interrompo» disse loro «qualcuno mi potrebbe indicare come si va da qui al municipio subito?». Si avvicinarono circondandolo e uno più smaliziato, pallone in mano, inizia questo dialogo: «Senta Padre, che cosa ha perso nel municipio?». «Devo tenere lì una conferenza» risponde il prete, passando sopra all’impertinenza del ragazzo. «E… di che cosa parlerà?». «Ascolta… – risponde divertito il sacerdote – Parlerò di come si va in Cielo». Il rossore tinge la faccia del bambino che risponde spontaneo: «Va a parlare di come si va in Cielo…e non sa come si arriva al municipio?».
Mi sento molto vicino a questo sacerdote, perché è mia intenzione, con queste pagine, mostrare la strada per il Cielo, attraverso la Bibbia. Riassumere in poche pagine quello che la Bibbia dice – o come «come andare in cielo» – non è affatto facile. Tra le altre cose, perché la Bibbia è una biblioteca di 73 libri sui quali sono state scritte intere biblioteche.

Il Libro santo è di una ricchezza infinita. È il «libro fondamentale» dei cristiani, perché è la Parola di Dio in parole umane, rivolte agli uomini di tutti i luoghi e di tutti i tempi. Conoscere la Bibbia è conoscere Dio; conoscere meglio la Bibbia è conoscere meglio Dio; vivere quello che impariamo dalla Bibbia è avvicinarsi al Cielo qui sulla terra…, anche se non sappiamo «arrivare al municipio» in tante cose di questa vita.
Per presentare brevemente il contenuto delle Scritture sante, ricorro a cinque nozioni basilari, cercando una sintesi semplice: rivelazione, storia, letteratura, salvezza e Chiesa. La Bibbia è vertice della rivelazione di Dio, manifestazione divina agli uomini lungo la storia. La Bibbia è un’opera letteraria, una libro peculiare che contiene un messaggio di salvezza, rivolto a tutti gli uomini e che viene custodito come «in deposito» dalla Chiesa fondata da Gesù Cristo.
La prima parte di questo libro – Bibbia, Rivelazione e Storia – presenta, in primo luogo, il contesto divina del «quadro» biblico (cap. I): conoscere la natura della rivelazione divina è essenziale per comprenderla quando diventa «libro», Parola di Dio scritta. Ma questa rivelazione possiede anche un contesto umano: la storia degli uomini (cap. II) lungo la quale furono stesi i testi di questi libri (cap. III).
La seconda parte, si occupa dell’opera letteraria – La Bibbia come testo letterario –, dove studieremo le caratteristiche di un libro ispirato da Dio ad autori umani (cap. IV); normativo, perché è regola di fede o canone dei credenti (cap. V); santo e unitario, perché deriva dalla santità del Dio Unico – autore dei libri – ed è destinato alla santità degli uomini (cap.VI); e umano – scritto dagli uomini, con un linguaggio umano –, che ha bisogno di interpretazione (cap. VII).
Nella terza parte – Bibbia, Salvezza e Chiesa –, tratteremo del messaggio salvifico rivolto a tutti gli uomini. La salvezza è un progetto divino, che inizia fin dai primi tempi dell’umanità, si sviluppa e culmina in Gesù di Nazaret, il Figlio di Dio fatto uomo. La Chiesa da Lui fondata, sulla roccia di Pietro e sugli altri Apostoli, è lo strumento di salvezza per instaurare il Regno di Dio sulla terra, fino alla Parusia o Seconda venuta del Signore. La Chiesa ha, tra l’altro, la missione di custodire la rivelazione divina, in generale, e le Scritture, in particolare, per difenderle da possibili errori o deviazioni fino alla fine dei tempi.
L’Antico Testamento è il tempo di preparazione del Vangelo: le parole e i fatti dei libri dell’Antica Alleanza mostrano la meravigliosa pedagogia divina nel suo disegno di salvezza (cap. VIII). Il Nuovo Testamento è la rivelazione di Gesù Cristo e della sua Buona Novella, pienezza dei tempi, in cui si compiono le promesse e si realizzano le profezie, si apre il cammino verso la conclusione della Storia (cap IX). Infine, il nostro sguardo si rivolge alla Chiesa (cap. X) per considerare l’applicazione della Bibbia alla vita quotidiana dei credenti, che alimentano la propria vita spirituale non solo con il «pane eucaristico», ma anche con il «pane della Parola di Dio» per compiere la volontà del Padre che sta nei cieli.
In questa breve esposizione ho tenuto presente soprattutto tre documenti: la Costituzione Dogmatica Dei Verbum, del Concilio Vaticano II, sulla divina rivelazione; il Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato da Giovanni Paolo II l’11 ottobre 1992; e il documento della Pontificia Commissione Biblica, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, del 15 aprile 1993. La bibliografia, posta al termine del libro, potrà servire per approfondire molti temi che ho potuto solo enunciare.
Debbo ringraziare in primo luogo il mio maestro e amico, il Prof. Casciaro, che molti anni fa mi ha trasmesso l’amore per la Sacra Scrittura e ha sempre continuato ad incoraggiarmi. Inoltre ringrazio sinceramente l’editore per la collaborazione datami nel tentativo di divulgare efficacemente argomenti così centrali nella vita di ogni cristiano. Infine, rivolgo il mio ringraziamento a Maria, la Madre di Gesù, e anche se è nominata appena in queste pagine, l’ho tenuta molto presente, sapendo che è sempre contenta quando si tratta di far conoscere suo Figlio. A Lei mi raccomando e pongo sotto la sua dolcissima protezione i frutti apostolici di questo lavoro.
 
Josemaría Monforte: sacerdote, ha ottenuto la Licenza in fisica dell’Università Complutense di Madrid e il dottorato in sacra teologia nell’Università di Navarra.