(Avvenire) Verso la piena libertà religiosa in Vietnam

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PIETRO EIL MONDO


Vaticano e Vietnam, un passo avanti


Dal Papa il primo ministro di Hanoi: «Verso normali rapporti diplomatici»L’incontro a più alto livello dall’avvento della Repubblica socialista: «Progressi sulla libertà religiosa»


Da Roma Salvatore Mazza

 Un passo avanti «nuovo e importante». Che segue i «concreti progressi» registratisi negli ultimi anni e apre la strada alla «normalizzazione dei rapporti bilaterali».
I sorrisi smaglianti, non certo figli solo di cortesia diplomatica, che ieri hanno segnato i volti della delegazione vietnamita durante tutta la visita in Vaticano, hanno reso molto bene l’idea di quanto significativo sia stato il primo incontro tra il Papa e un premier di Hanoi. Forse persino meglio del tono, assolutamente positivo, del comunicato ufficiale diramato al termine dell’incontro.
«Stamane il primo ministro della Repubblica socialista del Vietnam, il signor Nguyên Tân Dung – ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede -, è stato ricevuto in udienza dal Santo Padre Benedetto XVI e si è successivamente incontrato con il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati. La Santa Sede ha manifestato il suo compiacimento per la visita, che segna un nuovo e importante passo verso la normalizzazione dei rapporti bilaterali. Questi, negli ultimi anni, hanno registrato concreti progressi, aprendo maggiori spazi di libertà religiosa per la Chiesa Cattolica in Vietnam».
Nel corso dei colloqui, prosegue il comunicato, «ci si è soffermati sui problemi ancora aperti, che si auspica saranno affrontati e risolti attraverso i canali di dialogo esistenti e porteranno ad una fruttuosa cooperazione tra Chiesa e Stato, cosicché i cattolici possano dare sempre più efficacemente il loro positivo contributo per il bene comune del Paese, la promozione dei valori morali, in particolare nella gioventù, la diffusione di una cultura della solidarietà e l’assistenza caritativa in favore dei ceti più deboli della popolazione».
«Inoltre, si è proceduto ad uno scambio di opinioni sull’attualità internazionale, in vista di un comune impegno per la pace e per la soluzione negoziata dei gravi problemi del presente. È stata questa la prima volta – è la sottolineatura conclusiva – che un primo ministro della Repubblica socialista del Vietnam ha incontrato il Santo Padre e le più alte autorità della Segreteria di Stato».
Il colloquio privato tra Benedetto XVI e il premier vietnamita, alla presenza degli interpreti e del capo della Commissione vietnamita per gli Affari religiosi, Ngo Yen Thi, è durato poco più di 25 minuti, in un clima particolarmente cordiale. Complessivamente la delegazione che accompagnava Tan Dung era composta da otto persone, comprendente quattro ministri. Al termine dell’incontro privato tutti sono stati introdotti nella bibliteca per salutare il Pontefice, al quale è stato donato un vaso di ceramica a forma di melone, opera di un artista vietnamita molto quotato, modellato nel 2000 in occasione del Giubileo.
Lasciato l’appartamento papale, Tan Dung ha incontrato come da prassi il cardinale Bertone, col quale s’è trattenuto per un’altra mezz’ora prima di lasciare il Vaticano.