(AsiaNews) Iraq: Una bozza costituzionale con luci ed ombre

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Firmata la bozza della nuova costituzione, con qualche timore


Un commento di mons. S. Wardouni


1 Marzo 2004

Baghdad (AsiaNews) – All’alba di stamane, si è conclusa la riunione ad oltranza del Consiglio Governativo Provvisorio (CGP) con l’approvazione della bozza di costituzione temporanea. La firma del documento avverrà mercoledì in occasione della festa sciita di Ashura’a (ricordo del martirio dell’Imam Hussein figlio di Ali, cugino e genero del Profeta – ndr). Le discussioni degli ultimi giorni, affrontavano ostacoli difficili da sormontare. Il pomo della discordia verteva su tre punti: il federalismo, il ruolo dell’islam, il ruolo delle donne nella futura società irachena.




Intifad Kanbar, portavoce del CGP, ha evidenziato i punti principali della nuova costituzione provvisoria, in cui è previsto “il rispetto dei diritti di tutti i cittadini iracheni e la concessione alle donne del 25% dei seggi del parlamento provvisorio”. Secondo il portavoce, nel testo l’’Islam è riconosciuto come “una delle fonti di legislazione” e non l’unica e sola fonte. L’affermazione è seguita da un comma vincolante, secondo cui “nessuna legge potrà essere approvata se contraria agli insegnamenti dell’islam”. Kanbar ha dichiarato che “il linguaggio è messo in modo da non offendere l’identità islamica della maggioranza della popolazione, ma anche in modo da non offendere gli altri, dando l’impressione che [l’Iraq] è uno stato islamico”.




Il vescovo cattolico di Baghdad Shlimon Warduni, ha espresso ad AsiaNews timori sul comma dell’articolo che boccia qualsiasi legge contraria agli insegnamenti dell’islam. “E’ un precedente pericoloso contro le altre minoranze religiose e contro le libertà individuali.” ha detto, aggiungendo “tutto potrà cosi essere bollato come anti-islamico ad esempio con questo comma nessuna donna potrebbe mai essere eletta come presidente della Repubblica, né potranno esserci per legge, delle autorizzazioni a locali o negozi che vendono bevande alcoliche e cosi via…”.




La costituzione pro-tempore concede – in modo provvisorio – lo statuto di governo autonomo al Kurdistan iracheno, in attesa che un futuro governo iracheno eletto prenda una decisione definitiva. Tutte le altre province irachene hanno la facoltà di stabilire – su base geografica e non etnica – dei governi locali. Con questi articoli, pur provvisori, il CGP ammette il federalismo. La bozza riconosce la lingua curda e la lingua araba come due lingue ufficiali dello Stato.. Sono previsti corsi di lingua curda anche nelle scuole pubbliche non curde. Per ora è rinviata la questione di redigere tutti i documenti ufficiali del paese in ambo le lingue.




Il documento traccia anche l’organigramma dell’esecutivo. L’Iraq avrà un presidente, due vice-presidenti, un primo ministro, un gruppo di governo. Nella costituzione vi è una parte dedicata ai diritti umani, in cui si difende la libertà di parola e di espressione religiosa. La costituzione provvisoria chiamata “legge di gestione dello Stato” sarà in vigore fino all’adozione della costituzione definitiva prevista per l’anno prossimo. (PB)